Presentazione italiana per l'OS indipendente AROS
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Approda in Italia AROS, sistema operativo indipendente che ha quali primi obiettivi la semplicità d'uso e l'efficienza. È il frutto di un progetto iniziato nel 1995 da Aaron Digulla.
di Rosario Grasso pubblicata il 21 Settembre 2007, alle 10:23 nel canale Videogames
118 Commenti
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Ehm... Nel 1985 (anno della prima uscita dell'Amiga 1000) non credo che i PC avevano 4096 colori in 640x512...
Windows era alla patetica versione 1.0, nel frattempo Amiga aveva il workbench, con sistema operativo a finestre liberamente trascinabili dal mouse, schermi multipli con risoluzione indipendente e icone a colori, in multitasking preemptive...
Purtroppo anche la macchina più potente del mondo, se messa in mano a degli idioti come la dirigenza Commodore degli anni 90, viene dimenticata dall'utenza...
TAD
Windows era alla patetica versione 1.0, nel frattempo Amiga aveva il workbench, con sistema operativo a finestre liberamente trascinabili dal mouse, schermi multipli con risoluzione indipendente e icone a colori, in multitasking preemptive...
Purtroppo anche la macchina più potente del mondo, se messa in mano a degli idioti come la dirigenza Commodore degli anni 90, viene dimenticata dall'utenza...
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Ci provo.
Architettura a coprocessori. C'erano una moltitudine di coprocessori che si occupavano dei vari aspetti di grafica e sonoro, che lavoravano in modo totalmente indipendente dalla CPU, dalla quale ricevevano soltanto i comandi. C'era il Blitter, capace di spostare montagne di grafica in un cinquantesimo di secondo applicando anche degli operatori binari nel frattempo (con i quali si potevano ottenere vari effetti). C'era il copper, totalmente programmabile tramite una specie di sottolinguaggio chiamato "coppelist", una volta istruito, questo coprocessore era in grado di lavorare autonomamente e poteva, ad esempio, cambiare al volo la palette di colori da una rasterline all'altra. C'era il processore sonoro Paula, che permetteva di suonare campionamenti digitali fino a 14 bit e fino a 4 canali mixati autonomamente.
Tutto questo nel 1985, quando i PC più potenti e costosi visualizzavano 16 colori in bassa risoluzione e facevano beep.
Passiamo al sistema operativo. Come dicevo, nel 1985 quella specie di sistema operativo che quasi tutti usano oggi era una raccapricciante e limitatissima interfaccina grafica del DOS. Nel frattempo, Amiga aveva un sistema a finestre a colori, semplicissimo da usare, stabile, velocissimo e in completo multitasking in appena 256 Kb di ROM. Negli anni successivi sono arrivate altre novità che solo DOPO ANNI sono state copiate sui PC. Per esempio il tanto osannato "Plug & Play" è nato su Amiga nel 1987, ma lì era chiamato "Autoconfig". All'epoca installare una periferiche su un PC e configurarla sul dos era qualcosa da far rabbrividire anche i cacciavitari più smaliziati.
Potrei andare avanti ancora a lungo, si potrebbero riempire pagine e pagine di caratteristiche che Amiga ha introdotto nell'informatica e che oggi tutti siamo abituati a usare nei comuni PC. Purtroppo, però, anche a causa del terribile marketing commodore, molta gente pensa che Amiga era solo un computer per giocare...
TAD
Avevo seguito il progetto AROS qualche tempo fa, quando era ancora in uno stato molto embrionale. Vedo che sono stati fatti enormi progressi da allora.
Finalmente si sta creando un po' di maretta nell'ambito dei sistemi operativi. Per il momento molte di queste cose (AROS, ReactOS, GNUStep) sono più per smanettoni che per una reale applicabilità, ma sono convinto che questo trend sia in evoluzione. Non escludo che fra qualche anno ci troveremo di nuovo di fronte ad una serie di architetture software seriamente disponibili a livello applicativo.
Da non dimenticare soprattutto quello che ha significato per il mercato video edit, animazione, broadcasting e 3D
Partendo dalla NewTek con il suo videotoaster e LightWave3d, Imagine divenuto poi TrueSpace, Real 3D e Cinema 4D, AMIGA ha portato ai mouse della gente "comune" strumenti prima esclusivi di sistemi quali le SiliconGraphics, e con risultati stupefacenti.
Ok piantavo il povero Amiga, ma mentre loro lanciavano un dir sul PC e stavano a guardare, io potevo in contemporanea lanciare la compilazione di un programma c o pascal...bwhahahahah, quando poi gli facevo vedere i giochi, scappavano da casa mia urlando e strappandosi i capelli...
Anche.
Non si tratta soltanto di far girare le vecchie applicazioni: è un s.o. che puoi usare sul tuo PC, e il tuo PC è MOOOOOLTO diverso dai vecchi Amiga.
A questo punto facciamo un nuovo OS anche per un 486.
Scaricati la ISO della versione Live (sono una ventina di mega in tutto e non c'è il solo kernel), e conta quanti secondi impiega a eseguire il boot.
Poi controlla anche quanta memoria ti rimane libera.
Infine smanetta fra le cartelle perché c'è dell'altro, oltre ai file strettamente di sistema.
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