Presentazione italiana per l'OS indipendente AROS

Approda in Italia AROS, sistema operativo indipendente che ha quali primi obiettivi la semplicità d'uso e l'efficienza. È il frutto di un progetto iniziato nel 1995 da Aaron Digulla.
di Rosario Grasso pubblicata il 21 Settembre 2007, alle 10:23 nel canale Videogames
118 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoNonostante UAE sia uno dei migliori emulatori realizzati un moderno Pc non e' abbastanza potente per emulare bene un'Amiga...
Adesso non diciamo eresie: WinUAE emula benissimo l'Amiga da tempo, e non richiede PC mostruosi, anche attivando filtri AA et similia.
ed in basso c'è anche stampata una domanda "La Commodore ha venduto?"......
Non vedo la data ma probabilmente si era intorno al 96 quando ormai la fossa era scavata.
Al di là dei dinosauri in cui amiga (probabilmente Lightwave, come al solito) aveva fatto non so quanto, in copertina si vede l'immagine di Babylon 5... Questo era un serial in cui gli effetti speciali erano completamente fatti con Lightwave su amiga. Certo non al livello della ILM, ma per un serial in TV andavano benissimo. Ricordo di aver letto che i programmatori di LW (probabilmente Allen Hastings e Steward Ferguson) partecipavano attivamente insieme ai grafici ed i tempi di rendering erano stati dimezzati durante la produzione di quel film. Andavo a cercare le cassette in ntsc dagli USA per guardarmelo.... al tempo non c'era nemmeno internet quasi, figuriamoci l'idea di scaricare i film dalla rete.
I 16 colori li avevi soltanto in modalità testuale con la CGA: in modalità grafica erano 4 a 320x200 e 2 a 640x200.
Sì, Advanced Graphic Architecture. I colori erano 262144 da una palette di 16.8 milioni, la famosa modalità HAM8, la risoluzione arrivava a 1280x512, nel 1992.
Io non credo ci sia altro da aggiungere per far capire cosa è stato buttato nel cestino.
TAD
Architettura a coprocessori. C'erano una moltitudine di coprocessori che si occupavano dei vari aspetti di grafica e sonoro, che lavoravano in modo totalmente indipendente dalla CPU, dalla quale ricevevano soltanto i comandi. C'era il Blitter, capace di spostare montagne di grafica in un cinquantesimo di secondo applicando anche degli operatori binari nel frattempo (con i quali si potevano ottenere vari effetti).
Il blitter però andava bene soltanto con la grafica a bitplane, e non col chunky pixel.
Le copperlist erano le sequenze di istruzioni che il Copper processava. Le istruzioni del Copper erano soltanto 3 (WAIT, SKIP, MOVE).
Esattamente. Per quel che doveva fare andava benissimo così.
La frequenza massima però era di 29Khz circa.
Nemmeno a bassa risoluzione ci riuscivano.
Il DOS non aveva interfaccia grafica: era testuale e basta.
Stabile... Insomma. AmigaOS non ha mai avuto la protezione della memoria e AROS non fa eccezione in questo.
Già. Stupida Commodore a non aver fatto causa a Intel & co per l'autoconfigurazione delle schede: avrebbe fatto soldi a palate.
TAD
Concordo.
Avevo seguito il progetto AROS qualche tempo fa, quando era ancora in uno stato molto embrionale. Vedo che sono stati fatti enormi progressi da allora.
Finalmente si sta creando un po' di maretta nell'ambito dei sistemi operativi. Per il momento molte di queste cose (AROS, ReactOS, GNUStep) sono più per smanettoni che per una reale applicabilità, ma sono convinto che questo trend sia in evoluzione. Non escludo che fra qualche anno ci troveremo di nuovo di fronte ad una serie di architetture software seriamente disponibili a livello applicativo.
Speriamo bene: non se ne può di vedere soltanto s.o. Unix-like.
Da non dimenticare soprattutto quello che ha significato per il mercato video edit, animazione, broadcasting e 3D
Partendo dalla NewTek con il suo videotoaster e LightWave3d, Imagine divenuto poi TrueSpace, Real 3D e Cinema 4D, AMIGA ha portato ai mouse della gente "comune" strumenti prima esclusivi di sistemi quali le SiliconGraphics, e con risultati stupefacenti.
Già. Peccato non avere capitalizzato tutte queste innovazioni.
Quello è il numero 5 di Commodore Gazzette, luglio/agosto 1994. Ricordiamo che la bancarotta volontaria di Commodore è stata ad Aprile di quell'anno.
Io pure lo cercavo disperatamente, poi però lo fecero alla rai se non sbaglio...
TAD
Non credo che Imagine sia diventato TrueSpace, quello era Caligari, Imagine è rimasto Imagine, sfumato anche lui per un inetto di manager, e cmq poi con Lightwave si era avanti anni luce (prendete un lightwave del tempo e confrontatelo con un 3d studio per pc..... c'è da crepare dalle risate). Il Videotoaster era una vera rivoluzione per editing tant'è che quasi tutti gli studi di produzione negli USA avevano Amiga con Videotoaster mentre i PC erano nefandezza. Idem per i Mac che erano raccapriccianti.
Concordo.
I livelli di parallasse di SotB erano 13, se la memoria non m'inganna.
Cose dell'altro mondo.
Amiga 1200 e 4000 col chipset AGA permettevano schermi con palette di 256 colori da 16 milioni, oppure 262144 da 16 milioni usando la modalità HAM8.
I PC con le VGA potevano visualizzare al 320x200 con 256 colori da una palette di 262144. Facendo ricordo a modeX et similia si arrivava a robe come 360x480, sempre se non ricordo male.
Non hai tutti i torti: vedere AROS eseguire il boot in una decina di secondi e vedere quasi tutta la ram libera fa un certo effetto.
Esattamente: senza software non si va da nessuna parte.
Visualizzati su una comune TV, o su un vecchio CRT dell'epoca.
Comunque con l'overscan si arriva anche a 1440x576.
TAD
Ci sarebbe da impalare i due presidenti della Commodore che l'hanno fatta fallire poco prima che ci consegnasse le nuove macchine col chipset AAA (che era FA-VO-LO-SO).
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