Polemica Battlefield 1: gli alpini criticano la missione sul Grappa

Il presidente dell'Associazione Nazionale Alpini ed un consigliere regionale del Veneto hanno espresso forti critiche circa alcune scelte stilistiche fatte dagli autori del nuovo sparatutto Battlefield 1.
di Rosario Grasso pubblicata il 22 Ottobre 2016, alle 09:31 nel canale VideogamesElectronic ArtsBattlefield
105 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoe il polverone fu talmente fitto ed erosivo, che i dev furono costretti a rinominare i talebani in 'opfor' (opposing force), anche se ambientazioni e skin dei personaggi non lasciavano comunque alcun dubbio su chi fossero questi fantomatici 'nemici'
detto questo, mi trovo in pieno accordo con sintopatataelettronica
#45
@nickname88
Non dire cazzate! Scarsi? L'esercito Italiano, secondo a nessuno. Chiedi scusa.
Altra pubblicità extra per battlefield.
@nickname88
Non dire cazzate! Scarsi? L'esercito Italiano, secondo a nessuno. Chiedi scusa.
ahimè credo che ha ragione nickname88.
il lato positivo è che fin quando siamo stati alleati dei tedeschi (WWII) abbiamo contribuito indebolendo le capacità offensive delle esercito tedesco dato che hitler doveva, spesso, inviare truppe in nostro soccorso.
altrimenti possiamo parlare dei crimini di guerra italiani
il lato positivo è che fin quando siamo stati alleati dei tedeschi (WWII) abbiamo contribuito indebolendo le capacità offensive delle esercito tedesco dato che hitler doveva, spesso, inviare truppe in nostro soccorso.
altrimenti possiamo parlare dei crimini di guerra italiani
Tanto scarsi che ebbero la totale ammirazione da parte di Rommel il quale, invece, ne criticava generali ed equipaggiamenti.
Citazione di Rommel, per i Bersaglieri e non gli Alpini:
https://it.wikipedia.org/wiki/102%C...ta_%22Trento%22
Ad ogni modo che l'esercito in sé sia stato il peggiore se comparato a quello delle altre grandi potenze non credo possa essere oggetto di discussione, e se da un lato il valore e la capacità di adattamento del soldato medio ha permesso di tirare a campare quel tanto che basta per dire che l'Italia ha partecipato attivamente alla guerra, dall'altro con armi ed equipaggiamenti della WWI o precedenti e una carenza di praticamente tutto data la disorganizzazione generale del nostro paese a scendere in guerra, reputare quello Italiano tra i migliori eserciti che hanno preso parte al conflitto è da idioti.
PS: il problema principale è che è stata l'Italia stessa a considerarsi una grande potenza quando in realtà non lo era affatto (e non lo è mai stata), ne consegue che se comparata alle grandi potenze (quelle vere) ne risulta umiliata sotto praticamente tutti gli aspetti
Il resto è propaganda, che alcuni si portano fino ai giorni nostri, per chissà quale motivo
Basterebbe leggere qualche buon libro di studi strategici o di storia della prima guerra mondiale per capire che le tattiche di combattimento erano, per tutti gli eserciti, condizionate da una strategia sbagliata...
La modernizzazione delle armi e lo sfruttamento delle artiglierie moderne con l'uso di armi automatiche portarono alla immobilizzazione delle forze in linee impenetrabili e si confidava solamente nella potenza del numero e del fuoco per prevaricare le forze. Solamente verso la fine del conflitto, dopo milioni di morti inutili e la perdita di ingentissima di materiali, gli stati maggiori cominciarono a sfruttare la strategia di sfondamento in un punto e aggiramento delle linee nemiche per tagliarle fuori dai rifornimenti ed annientarle.
Caporetto, dove Cadorna ci rimise il suo incarico di comandante supremo dello Stato Maggiore, fu dovuta proprio a questo cambio di strategia da parte degli austriaci, tra l'altro rafforzati dalle truppe prussiane arrivate dal fronte russo chiuso con la caduta dell'esercito zarista e l'armistizio di Brest-Litovsk.
Quindi gli eserciti, per quanto riguarda la prima guerra mondiale e nella fattispecie quello italiano, erano organizzati per quel tipo di guerra che prevedeva linee di fronte lunghe centinaia di chilometri scavate di trincee rinforzate e difese da armi automatiche dove ammassare la fanteria che aveva il compito di dare la spallata finale dopo il fuoco pesante dell'artiglieria posta nelle retrovie. Esito: immobilità sostanziale per anni.
Altro piccolo cenno storico dovuto a tutto ciò:il carro armato. Venne sviluppato dagli inglesi come mezzo di supporto alla fanteria per gli sfondamenti delle linee più difese; si montava un pezzo di artiglieria leggera e mitragliatrici su uno scafo blindato e cingolato che doveva procedere inesorabilmente avanti. Così si risparmiavano le tanti morti da fuoco amico ( la fanteria si doveva sincronizzare al minuto con l'artiglieria che martellava a tappeto mobile il campo nemico ) e si dava slancio alle manovre ( tieni conto che nei primi anni di combattimento dopo giorni di assalti e contrassalti si riusciva a conquistare si e no qualche centinaio di metri di suolo a costi assurdi ).
La seconda guerra mondiale è tutta altra storia ( militare intendo ) e per quanto riguarda l'Italia, fu assai tragica per la pressapochezza ed inettitudine del regime fascista che non seppe riconoscere subito che la Germania nazista aveva piani di guerra totale. L'abbiamo pagata cara nonostante l'eroismo di tante unità. Ma ripeto, quella fu un altra storia...
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