PlayStation Vita non morirà, per il momento: ad aprile arriva un nuovo gioco
ScourgeBringer è un roguelite sviluppato dal team indipendente di Flying Oak Games. Cos'ha di speciale rispetto a tanti altri indie? Con ogni probabilità, sarà l'ultimo gioco a sbarcare su PlayStation Vita in formato fisico. Sì, la console portatile di Sony non si è ancora arresa.
di Pasquale Fusco pubblicata il 05 Marzo 2021, alle 18:41 nel canale VideogamesPlaystationSony
15 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIl problema è il supporto degli sviluppatori, su PSP a prescindere dalla natura desktop o meno dei titoli, il supporto c'era, e abbiamo visto giochi stupendi che sul serio ti facevano sembrare di poter godere di titoli "completi" esattamente come quelli che si giocavano su PS casalinga, e per gli appassionati all'epoca fu fenomenale questa cosa.
Su PS Vita il tutto non venne ripetuto...
La PSP l'ho avuta anch'io eh! L'unica cosa che ci facevo era di rigiocarci ai miei giochi preferiti della prima PlayStation, visto che li faceva girare in modo praticamente nativo. Credo di essermi giocato FF7, MGS e qualcos'altro. Di giochi per PSP veri e propri che mi attirassero non ne ricordo neanche.
Ho invece ricordi decisamente migliori dei vari sistemi portatili Nintendo, i vari Zelda, Mario, i Golden Sun, Phoenix Wright, Ghost Trick, I Doctor Layton, Hotel Dusk, ecc... erano insomma dei sistemi che compravo per i titoli che proponevano, non semplicemente perché erano dei sistemi "con delle potenzialità" se eri un po' smanettone.
Vero che alcune console portatili come il Lynx e il Nomad erano a 16bit condividendo hardware molto piu' potente ma uscite dopo e imho con un tempismo sbagliato per non parlare del concept stesso e del design e nemmeno parlare dell' autonomia.
Allora le batterie per lo piu' non ricaricabili AA costavano tanto! E sebbene il GB punto' tutto su portabilità e autonomia con lo schermo riflettivo non illuminato, gli altri puntavano su potenza grafica e feature tecnologiche avanzate tra cui LCD a colori con esotiche soluzioni di retroilluminazione. Nel Game Gear l' LCD e' retroilluminato da una lampada che e' alimentata ad alta tensione partendo dai 9 volts originali con un dispendio di energia che manco a dirsi. Sebbene come per il Nomad, era praticamente la console da casa in versione mobile permettendo praticamente gli stessi identici giochi piu' o meno. Cosa che e' quasi mai successa.
Ho invece ricordi decisamente migliori dei vari sistemi portatili Nintendo, i vari Zelda, Mario, i Golden Sun, Phoenix Wright, Ghost Trick, I Doctor Layton, Hotel Dusk, ecc... erano insomma dei sistemi che compravo per i titoli che proponevano, non semplicemente perché erano dei sistemi "con delle potenzialità" se eri un po' smanettone.
Abbi pazienza ma se ti sei "auto limitato" giocando solo ai classici PS1 non è colpa di PSP e degli altri giochi ottimi che aveva.
Io stesso ho giocato tantissimo ai titoli PS1, ma non mi sono certo privato della serie Ace Combat, i due God of War, i Persona, The Legend of Heroes, Wipeout, Patapon 1-2-3, Ghost in the Shell, Burnout Dominator, i vari GTA per PSP, Castelvania, FF Crisis Core, Dissidia, le riedizioni di FF I-II-III-IV, Disgaea, vari NFS, le riedizioni di FF Tactics e di Tactics Ogre...
Non stavo facendo raffronti con il mondo Nintendo, ma con PS Vita, e a mio modo di vedere PSP vince a mani basse (il supporto Sony scomparve dopo poco, e a un certo punto partirono le riedizioni di giochi PSP rimasti solo in Giappone, ma non erano certo titoli di prima categoria...)
Anche io da utente mobile Nintendo ho i miei giochi preferiti sulle loro portatili (Fire Emblem ad esempio è per me irrinunciabile).
Il Game Gear era inusabile in giro... Dopo 3 settimane, vista la quantità di pile consumata, divenne una console desktop fino al suo fine vita (alla fine usavo solo il Game Boy)
Capisco e infatti anche io nel suo tempo, non lo usai letteralmente mai con le batterie al punto che dopo due decadi il vano batterie era praticamente lucido a specchio mentre gli sportelli ovviamente l'opposto. Sempre usato quindi con il trasformatore AC-DC ma tutto sommato pur essendo un limite concettuale piuttosto pesante, lo si portava in vacanza e si usava che so' in casa, in roulotte, etc.. la portabilità era da intendersi cosi'..laddove c'era una spina da casa.
Pero' tecnicamente era davvero impressionante.. i giochi erano gli stessi se non anche migliori talvolta del Master System e la portatile con un adattatore poteva nativamente far girare i giochi veri e propri del formato home console (no emulazione o trick vari a parte la differente risoluzione e formato per cui si usava un trick appunto ad adattarne la schermata). Ma per certi versi sarebbe stato come fare oggi che so' una PS4 prima versione portatile.. dubito che sarebbe possibile con dimensioni e autonomia del Nintendo GB a prescindere da usare magari processi produttivi moderni e SoC all-in-one in stile PS2 Slim. Invece il Game Gear in qualche modo "era quello".
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