Per gli scienziati Nasa guidare Curiosity su Marte è come giocare in 3D

Gli scienziati della Nasa sfruttano la grafica in 3D stereoscopico e simulazioni che ricordano videogiochi per controllare il Rover recentemente approdato su Marte.
di Rosario Grasso pubblicata il 20 Agosto 2012, alle 09:03 nel canale Videogames
37 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infocome è scritto sulla news il rover non ha abbastanza memoria per contenere tutto il firmware necessario a farlo funzionare quindi una volta fatto l'atterraggio hanno eliminato al parte servita a quello scopo e hanno potuto inserire il modulo che servità per la missione di terra.
Domanda come fai a mandare un software su marte super testato e robusto se per testarlo devi essere su marte?
sai le risate se brikkavano appena arrivati!
Beh si potrebbe ricreare in laboratoio l'ambiente (simulato o meno) quanto più probabile rispetto alla realtà fin ora (26 nov 2011) teorizzata/studiata su marte, no?
hanno fatto una cosa simile, ma simulare l'atmosfera marziana e la sua gravità e gli effetti della discesa se non al computer è impossibile. Senza contare i problemi di budget.
Domanda come fai a mandare un software su marte super testato e robusto se per testarlo devi essere su marte?
Per quante sonde puoi mandare su Marte, nessuna di queste riesce a sostituire una missione con equipaggio umano composto da personale altamente qualificato in grado di operare sul posto.
In effetti viene da chiedersi come si può essere certi che una missione così costosa possa basarsi tutto su un upload del software utile allo scopo una volta che la sonda è atterrata su Marte, ma se qualcosa va storto si butta missione e miliardi, penso e spero che hanno fatto tutti i test del caso.
Riguardo i tempi di latenza, risparmiavano di più se usavano un computer con lagdroid, più utile allo scopo...
Enorme?
In effetti viene da chiedersi come si può essere certi che una missione così costosa possa basarsi tutto su un upload del software utile allo scopo una volta che la sonda è atterrata su Marte, ma se qualcosa va storto si butta missione e miliardi, penso e spero che hanno fatto tutti i test del caso.
Riguardo i tempi di latenza, risparmiavano di più se usavano un computer con lagdroid, più utile allo scopo...
Penso si affidassero alla ridondanza (dovrebbe montare un secondo sistema di backup nel caso il primo fallisca), inoltre mi pare di aver letto che nel caso in cui l'upload fosse andato a male, il rover sarebbe comunque tornato automaticamente alla versione di default del software (quella dell'atterraggio).
Insomma non penso al JPL siano così sprovveduti
Beh, non credo che avere più potenza di calcolo gli dispiacerebbe...
Semplicemente, non possono installarci sistemi più potenti per i problemi che avete già descritto; se ne parla in questo articolo da NASA.gov.
C'è anche da dire il fatto che l'upstream dei dati al meglio delle condizioni e sfruttando il Mars Reconnaissance Orbiter arriva a sfiorare i 250kbps.. e quando non è disponibile in connessione diretta siamo a 31.25kbps.. un bel collo di bottiglia se elaborasse tanto.. hanno ovviamente optato per mandare i "pochi" dati qui sulla terra ed elaborarli in casa imho.
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