Nuova Xbox richiederà la connessione online per bloccare il mercato dell'usato

Nuova Xbox richiederà la connessione online per bloccare il mercato dell'usato

I giochi per Xbox di prossima generazione richiederanno la connessione a internet. Si tratta di una strategia di Microsoft volta a bloccare il mercato dell'usato, secondo quanto riporta Edge.

di pubblicata il , alle 08:41 nel canale Videogames
MicrosoftXbox
 
76 Commenti
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Avatar007 Febbraio 2013, 10:54 #31
Originariamente inviato da: Lanfi
Soluzioni di questo genere magari toglieranno vita al mercato dell'usato ma sicuramente daranno molta più forza alla pirateria !


Veramente una cosa così la distruggerebbe la pirateria.
ciocia07 Febbraio 2013, 11:00 #32
Non sarebbe un problema, se abbassassero il prezzo dei giochi del 15/20%. Ma questo non avverra' mai, visto che per sony e microsoft il grosso guadagno dalle console e' dato dalle quote dei giochi, che non e' piccola ( basta vedere differenza di prezzo nei giochi pc-console ).

inited07 Febbraio 2013, 11:18 #33
Partiamo dal fatto che la disponibilità di titoli in download su PC non ha numeri comparabili con quelli delle console per il semplice fatto che l'intero mercato giochi su PC non ce li ha. Questo per dire che non è sensato pensare che si stia replicando un modello d'affari sviluppatosi su PC nelle console, dato che non è indice di successo. Steam sarà il pesce grosso nello stagno, ma lo stagno è pur sempre uno stagno vicino a grossi laghi. E lo dico da giocatore PC.

Ho serie difficoltà ad accettare la trovata dell'always on in questo contesto, ma non perché voglia tuonare contro i sistemi DRM o per la soppressione del mercato dell'usato (ancora una volta, sono un utente PC, ho mezzo migliaio e passa di giochi su Steam, non mi interessa il mercato dell'usato), quanto perché anche ammesso che Microsoft qui stia pensando all'America quale mercato principale, le connessioni disponibili in quel territorio sono mediamente inferiori a quelle del resto del mondo civilizzato. Figurarsi da noi dove il cosiddetto digital divide, o baratro digitale, comporta situazioni come il trovarsi alle porte di Roma (formalmente dentro il comune!) senza avere connettività fissa di sorta, o come in varie provincie basti spostarsi di una manciata di chilometri per passare da Alice 20 Mega ad una 640K non garantita c he, infatti, non è degna nemmeno di una ISDN di 10 anni fa. Partire dall'idea non solo che l'utenza possa, non voglia, ma possa mantenere la connessione persistente per giocare è ancora oggi un azzardo che possono permettersi solo se a)gli sta bene accontentarsi solo di una parte dei potenziali acquirenti o b)sanno qualcosa che noi non sappiamo sull'evoluzione della diffusione della banda larga.

Io mi sono formato sui microcomputer e poi sui computer. Di console da me specificamente possedute l'ultima fu il Master System, anche se ho giocato a casa d'altri con le generazioni successive, quelle a dischi ottici. Ma la mia mentalità come videogiocatore è fatta di poke sul C64, del cambiare i testi ai giochi per tradurli, di trainer, e più avanti, anche di mod e in generale di doverci capire un minimo di più che non "soffia sui contatti della cartuccia". Per me Mario non è il caposaldo videoludico che può essere per un americano, quindi probabilmente non ragiono secondo il target di questi dispositivi. Pur tuttavia, recentemente avendo comprato un bel tv e avendo lo spazio e la tranquillità per farlo, gli ho affiancato una PS3 e una 360.

Per la PS3, già sapevo di una inferiore resa del servizio online e non mi sono fatto illusioni. Per l'Xbox, mi sono sentito particolarmente deluso dall'aspetto "negozio" del tanto decantato sistema Live. Se già gli altri aspetti che negli USA sono tutto sommato interessanti, da noi vengono decurtati (i servizi video ad esempio fanno mediamente pena, ciao ciao Netflix), per la parte di acquisto dei giochi ho riscontrato la dura realtà di un approccio ben diverso alle offerte di uno Steam su PC, con i suoi prezzi frequentemente aggiornati all'età del gioco del caso, o le continue promozioni e pacchetti. Giochi di anni e anni addietro ancora al doppio del prezzo su Steam, o giochi non acquistabili in specifici territori (ma magari invece i relativi DLC - inutili senza il gioco - sì!), localizzazioni forzate (grazie tante per i giochi di Halo con dentro i contenuti in inglese ma forzati in tedesco, ragazzi), e la ben poco rassicurante necessità di accettare che se qualcosa va storto ti attacchi al tram al momento dell'adesione al servizio.

A fronte di ciò, ho l'impressione che alle prossime console, se vogliono davvero sfondare in un contesto in cui non sono forti, occorrerà una revisione della filosofia di fondo, altrimenti mi sa che continueremo ad affidarci ai supporti fisici. A tal proposito, considerando che su PC l'unico gioco fisico comprato negli ultimi cinque anni è stato Diablo III per via dell'edizione speciale, la necessità di dovermi affidare ai supporti fisici per le console non me le ha certo ingraziate. Non prevedo di rivendere i giochi (vedi sopra), ma il fatto di averli dovuti aspettare non mi ha certo fatto piacere. In più, il solo fatto di doverli inserire e lasciare inseriti anche se installati su hdd mi mette l'orticaria. Fa un po' d'amarezza che questa sia considerata l'attuale generazione ludica, anche se ciò è senz'altro vero in termini economici e di influenza sul modo di concepire i giochi, perché quanto a evoluzione del mezzo e del suo ecosistema, è indietro, molto indietro. D'altronde, ha 8 anni di vita.

Detto ciò, le console svolgono ancora un ruolo importante nell'ambito più ampio della tecnologia d'intrattenimento. Ad esempio, i televisori full-HD si diffusero proprio grazie alla presenza di queste, più che non attorno ai formati home video, peraltro all'epoca guerreggianti, e non è un caso che molti usino la PS3 come lettore BD (io, fra i tanti). Vero, al giorno d'oggi abbiamo soluzioni come Apple TV e gli altri box da tavolo che sdoganano altri modi per intrattenersi, ma è ancora possibile che nuovi modi di fare intrattenimento in casa possano essere sospinti dalle nuove console, in modo non dissimile da come Wii ha portato il gioco a motion-tracking nel salotto e fra le famiglie. E' tutto molto fumoso al momento, ma sto pensando a cose come il proiettore d'ambienti in studio da Microsoft associato a una nuova generazione di Kinect in grado di tener conto dei movimenti del giocatore all'interno dell'ambiente visualizzato, o ancora come volgarizzatori di soluzioni stile Oculus Rift.

Per tutti questi motivi, pur con vari interrogativi non mi sento di vedere nuvole particolarmente funeste sull'orizzonte delle console.
BulletHe@d07 Febbraio 2013, 11:40 #34
Personalmente sono dubbioso solo sul come gestiranno i giochi su supporto fisico, nel senso ke anke se il dvd-bluray viene verificato solo al primo lancio sarà poi possibile usarlo sulla xbox del mio amico-vicino di casa ? perkè a quel punto è tutto lì il mio dubbio: se sarà possibile allora no problem ma se non lo sarà allora prevedo molti che rnunceranno ad acquistarla,

tutto IMHO ovviamente
JOT07 Febbraio 2013, 12:02 #35
ti compri un gioco appena uscito a 60 euro, nel dvd del gioco c'è il codice per attivarlo legandolo alla tua xbox e a nessun altra.
Rivendi il gioco e quando il tizio lo prova sulla sua xbox il sistema riconosce che il codice è già stato attivato (connessione internet obbligatoria per avviare i giochi) e ti chiede di pagare direttamente dallo store online 5 euro per riattivarlo sulla tua e disattivarlo quindi automaticamente sull'altra.
Risultato la microsoft non uccide il mercato dell'usato, ma comincia a mangiarci sopra.
Tutti contenti? Ovviamente no, ma sapendo che c'è una quota di 5 euro da pagare in più, fissa, se si acquista un gioco usato poi i conti se li fanno gli utenti quando lo rivendono e microsoft recupera soldi.
nickmot07 Febbraio 2013, 12:05 #36
Originariamente inviato da: JOT
ti compri un gioco appena uscito a 60 euro, nel dvd del gioco c'è il codice per attivarlo legandolo alla tua xbox e a nessun altra.
Rivendi il gioco e quando il tizio lo prova sulla sua xbox il sistema riconosce che il codice è già stato attivato (connessione internet obbligatoria per avviare i giochi) e ti chiede di pagare direttamente dallo store online 5 euro per riattivarlo sulla tua e disattivarlo quindi automaticamente sull'altra.
Risultato la microsoft non uccide il mercato dell'usato, ma comincia a mangiarci sopra.
Tutti contenti? Ovviamente no, ma sapendo che c'è una quota di 5 euro da pagare in più, fissa, se si acquista un gioco usato poi i conti se li fanno gli utenti quando lo rivendono e microsoft recupera soldi.


Immagino (e spero) che si leghi all'account live e non alla console stessa, altrimenti alla prima sostituzione in garanzia la gente da fuoco alla sede MS ed insegue i dipendenti con il forcone!
JOT07 Febbraio 2013, 12:15 #37
Originariamente inviato da: nickmot
Immagino (e spero) che si leghi all'account live e non alla console stessa, altrimenti alla prima sostituzione in garanzia la gente da fuoco alla sede MS ed insegue i dipendenti con il forcone!

ovviamente, comunque la mia era solo un'idea di come comincerei ad affrontare il mercato dell'usato se fossi in microsoft, cominciando a guadagnarci gradualmente.
Marci07 Febbraio 2013, 12:52 #38
Originariamente inviato da: Spectrum7glr
Scusate ma voi su steam potete vendere i vostri giochi in un mercato dell'usato? no...se consideriamo che il mercato dei giochi su PC è ormai sempre più solo DD e che Steam fa la parte del leone in questo settore direi che il fatto che i produttori di console decidano di attuare un approccio simile a quello di Valve non dovrebbe stupire nessuno. Non è MS a fare da precursore: è Valve che ha dimostrato che il mercato è maturo per un salto di questo tipo.
Che poi ad uno possa stare sulle balle è perfettamente legittimo, ma non venitemi a dire che il prodotto XYZ fallirà perchè non si possono vendere i giochi usati.

Verissimo quello che dici ma un gioco su Steam quanto costa? Io finora non ho mai preso un gioco che costasse più di 15€ e anche sui giochi nuovi e appena usciti fanno spesso dei buoni sconti; i giochi per console costano almeno 10€ in più di quelli nuovi per pc e non vengono mai scontato salvo aspettare parecchio
Timewolf07 Febbraio 2013, 13:01 #39
una cosa non ho capito:

se io (a casa) scarico un gioco, lo attivo, poi porto la console alla casa in montagna dove non ho internet, ci posso giocare?
Capozz07 Febbraio 2013, 13:06 #40
Originariamente inviato da: Microfrost
si certo piu 50€ a gioco


questa leggenda che giocare su console costi meno ancora devo capire chi l'ha messa in giro


E' vero.
Probabilmente un pc gaming costerà più di una PS4 o una X720, ma si ammortizzerà la spesa in poco tempo grazie al costo dei giochi inferiore.
Se si ha la pazienza di attendere qualche mese dall'uscita, su steam o su altre piattaforme di distribuzione digitale spesso si trovano titoloni a 10 euro o meno, mentre i giochi per console non costano meno di 60 o 70 euro.

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