Non ci occupiamo degli interessi di Sony, ma dei consumatori: il giudice richiama gli avvocati della FTC
Durante un'udienza che vede la FTC opporsi all'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft, la giudice ha richiamato l'autorità antitrust facendole notare che l'argomento della causa non sono i danni che subirebbe il business di Sony, ma piuttosto i rischi per i consumatori.
di Vittorio Rienzo pubblicata il 30 Giugno 2023, alle 19:01 nel canale VideogamesActivisionBlizzardMicrosoftXboxSonyPlaystation
Durante l'udienza che vede la FTC opporsi all'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft, l'accusa dell'autorità antitrust americana ha ricevuto un richiamo direttamente dalla giudice. La ragione è stata l'argomentazione portata a sostegno della sua tesi che diverge dal reale motivo per cui l'acquisizione è in fase di valutazione.
In particolare, la FTC ha sostenuto chiaramente che la conclusione dell'accordo rappresenterebbe un danno per la casa giapponese, ma la giudice ha immediatamente risposto che non è in discussione l'eventuale danno che comporterebbe a Sony, ma quello che potrebbe arrecare ai consumatori.
Una precisazione assolutamente non banale, poiché più volte la FTC ha dato la sensazione di agire più nell'interesse di Sony che non dei consumatori, appunto. L'udienza è poi andata avanti con una serie di domande da parte della togata per comprendere il reale impatto di Call of Duty sugli utenti, piuttosto che sulle casse di Sony.
In particolare, la FTC ha spiegato che l'autonomia di Activision spinge l'azienda a distribuire il gioco su quante più piattaforme possibili, mentre un'acquisizione da parte di Microsoft fornirebbe una spinta maggiore di Xbox, anche se Call of Duty continuasse a essere distribuito su altre piattaforme.
La giudice ha quindi ribattuto dicendo che non sarebbe una novità per Activision, poiché già adesso prende soldi da determinate piattaforme per sviluppare contenuti in esclusiva e ritardare il rilascio su altre. Un riferimento chiaro alla politica di Sony che ha stretto accordi con Activision per trasmettere il messaggio in cui "PlayStation è la casa di Call of Duty".
La FTC, però, ha continuato sottolineando che si tratta di operazioni legittime nell'ambito della concorrenza, mentre quest'ultima verrebbe limitata nel caso di un'acquisizione. A quel punto alla FTC è stato fatto notare che Sony ha appena acquisito Bungie, la quale lavora su diverse piattaforme, ma da anni dà priorità proprio a quella di Sony.
In questo modo, le argomentazioni dell'antitrust sono apparse poco convincenti, così la giudice ha richiesto un'informazione precisa: quanti giocatori potrebbero passare a Xbox solo per Call of Duty. La FTC ha risposto con uno spostamento del 20% del mercato, che però non ha convinto.
La giudice ha quindi chiesto una documentazione più approfondita da poter consultare, in modo da valutare quanto ci sia di fondato nelle ragioni presentate dalla FTC. Insomma, pare che la linea portata avanti dalla FTC abbia assunto dei toni piuttosto contraddittori che hanno fatto storcere il naso in tribunale.
18 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIn realtà non c'è nessuna tangente, ma attività di lobbying dichiarate e fatta alla luce del sole.
E sinceramente preferisco questo metodo, che il metodo italiano, dove esitstono le stesse pratiche, ma in un sottobosco dove il cittadino non può accedervi, e non sa mai se sono attività lecite o inlecite.
E sinceramente preferisco questo metodo, che il metodo italiano, dove esitstono le stesse pratiche, ma in un sottobosco dove il cittadino non può accedervi, e non sa mai se sono attività lecite o inlecite.
Quindi preferisci che la corruzione sia resa legale.
Interessante.
Di fronte ad una linea difensiva che cita spesso Sony, se è vero che tutelano i consumatori allora dovrebbero avviare prima un indagine sui membri dell'FTC.
Come è possibile tutelare gli altri se si tutelano prima i propri interessi ?
Interessante.
Io non ho scelto la corruzione, ma la trasparenza. Preferisco obbligare i politici e le aziende a dichiarare le loro iterazioni, in modo da poter essere monitorate. Il portare i propri interessi all'attenzione del potere è umano, e va monitorato per evitare abusi.
Tutti noi difendiamo prima i nostri interessi. Pensaci, cosa sono i sindacati, confindustria, confartigianato, i vari comitati, se non gruppi di persone che cercano di portare i propri interessi all'attenzione del potere per essere più tutelati ed avere vantaggi?
E' il sistema paese, con i poteri separati, i vari poteri e i loro controbilanciamento, la discussione pubblica, che insieme tutelano la maggior parte della popolazione.
Tutti noi difendiamo prima i nostri interessi. Pensaci, cosa sono i sindacati, confindustria, confartigianato, i vari comitati, se non gruppi di persone che cercano di portare i propri interessi all'attenzione del potere per essere più tutelati ed avere vantaggi?
E' il sistema paese, con i poteri separati, i vari poteri e i loro controbilanciamento, la discussione pubblica, che insieme tutelano la maggior parte della popolazione.
Se ne fanno un altro andrebbero destituiti dal loro incarico.
Tutti noi difendiamo prima i nostri interessi. Pensaci, cosa sono i sindacati, confindustria, confartigianato, i vari comitati, se non gruppi di persone che cercano di portare i propri interessi all'attenzione del potere per essere più tutelati ed avere vantaggi?
E' il sistema paese, con i poteri separati, i vari poteri e i loro controbilanciamento, la discussione pubblica, che insieme tutelano la maggior parte della popolazione.
Perfettamente d'accordo, tuttavia gli interessi della FTC è la difesa dei consumatori. Se poi ai membri dell'FTC è stato regalato un TV Bravia da 5'000$, senza chiedere niente in cambio, a casa mia si chiama "Traffico di influenza" ed è un reato, che sia fatto di nascosto o alla luce del sole.
ma se acquisto un intera ditta e le dico non produrre per i possibili miei concorrenti sono buono... devo ancora capire queste lievi inflessioni della logica umana.
Io sarei più per sei una casa editrice e ci sono queste piattaforme, o il gioco esce per tutte le principali piattaforme .... ...o ti smembro l'azienda.... SONY COMPRESA
E logico che se vuoi togli il NOME DELLA SOTTOAZIENDA allora fai cosa vuoi....
...lo si considera fatto in casa, facendo sparire la scritta per esempio bethesda...MOJAN...ecc e ci scrivi SOLO Microsoft non tonnellate di scatole cinesi per suddividere tasse ecc... Stesso per Sony.... o Nintendo.
Comunque attualmente se esistesse REALMENTE un Anti Trust ci sarebbe da fare tanti spezzatini partendo da Disney.... non solo da Microsoft o Sony.
Farsi richiamare dal giudice in quella maniera è un brutto, bruttissimo segno
Interessante.
L'attività di lobbying negli stati uniti non è corruzione legalizzata, è regolamentata da leggi e una cosa come "ti pago tot affinchè tu faccia questo anche se va contro gli interessi della tua funzione" è comunque un reato.
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