Nintendo Switch, produzione tagliata del 20% per colpa dello shortage dei chip
Anche Nintendo non è per nulla immune alla produzione di chip che non tiene il passo della domanda: nell'anno fiscale, stando al Nikkei, l'azienda produrrà il 20% in meno di console rispetto a quanto previsto originariamente.
di Manolo De Agostini pubblicata il 03 Novembre 2021, alle 08:21 nel canale VideogamesNintendoSwitch
A causa della carenza di chip Nintendo produrrà il 20% di console Switch in meno nel corso dell'anno fiscale. Secondo quanto diffuso dal giapponese Nikkei, Nintendo aveva pianificato in origine una produzione di 30 milioni di unità entro fine marzo del prossimo anno, ma in realtà si fermerà a 24 milioni.
Il dato è persino più basso rispetto ai 25,5 milioni indicati agli investitori a maggio e, secondo i ben informati, le vendite si sarebbero contratte del 37% a settembre rispetto all'anno precedente. Un anno però anomalo, dove i lockdown a causa della pandemia avevano spinto fortemente le vendite dei vari modelli di Switch.
Fresca del nuovo modello con schermo OLED (e del calo di prezzo del modello base), l'azienda puntava a incrementare la produzione, ma ha fatto male i conti: la carenza di componenti non lo permette. "Stiamo valutando l'impatto sulla nostra produzione", ha detto un portavoce di Nintendo riconoscendo lo shortage che sta interessando ogni segmento tecnologico.
In passato anche il presidente di Nintendo, Shuntaro Furukawa, aveva affermato che l'azienda non era in grado di coprire la domanda. Alla fine di giugno Nintendo aveva venduto un totale di 89,04 milioni di console Switch nel mondo, mettendo nel mirino la console casalinga più venduta della grande N, la Wii con 101,63 milioni di unità.
0 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoDevi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".