Nintendo ferma le consegne in Russia ma non cita la guerra: problemi logistici

Nintendo ferma le consegne in Russia ma non cita la guerra: problemi logistici

Nintendo ha annunciato lo stop alle consegne di prodotti in Russia a causa "della notevole volatilità che interessa la logistica". Nessuna menzione al conflitto, appelli alla pace o parole di condanna.

di pubblicata il , alle 14:31 nel canale Videogames
Nintendo
 

Dopo Sony Playstation, anche Nintendo ha annunciato di aver bloccato le consegne di prodotti in Russia. Interrogata in merito da Eurogamer, la casa nipponica si è tuttavia guardata dal nominare la guerra in corso e condannare l'azione del Cremlino, citando problemi di carattere logistico.

"Abbiamo deciso di sospendere la spedizione di tutti i prodotti Nintendo in Russia per il prossimo futuro", ha affermato un portavoce. "Questa decisione si deve alla notevole volatilità che interessa la logistica legata alle spedizioni e alla distribuzione di beni fisici. Inoltre, il Nintendo eShop in Russia è attualmente in manutenzione a seguito della sospensione delle transazioni in rubli russi da parte del fornitore di servizi di pagamento".

Fa specie vedere un'azienda di questo calibro e con una tale storia "chiamarsi fuori" e non prendere una posizione contro chi sta sganciando le bombe o, almeno, fare un appello verso una risoluzione pacifica delle ostilità. Microsoft e Sony, seppur con modi e parole diverse, l'hanno fatto.

Questa è l'opinione di chi scrive e in redazione non vi nascondiamo che c'è stato un ampio dibattito su come valutare queste frasi, tra chi ritiene che un'azienda non sia uno Stato e non debba necessariamente prendere posizione e chi invece propugna la tesi della responsabilità. Opinioni rispettabili entrambe.

C'è chi potrebbe obiettare che Nintendo è l'unica azienda "non ipocrita" in circolazione, visto che dietro la presa di distanza di molte realtà dalla Russia non c'è solo la questione d'immagine, ma anche un'evidenza economica data dal crollo del rublo a causa delle pesanti sanzioni inflitte da Stati Uniti, Europa e altri paesi. Commerciare in Russia è quindi tutt'altro che consigliabile in questo momento.

Che dietro la decisione vi sia una scelta morale o economica poco importa, ma a Nintendo non sarebbe costato nulla fare un riferimento alla situazione che vede coinvolte Russia e Ucraina, solo per non apparire scollegata dal mondo che la circonda e dai destini di persone che muoiono sotto le bombe. Qualcuno potrebbe pensare male...

1 Commenti
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agonauta7810 Marzo 2022, 15:57 #1
Finito il conflitto torneranno a mungere la Russia, per cui non vogliono esprimere opinioni che possano compromettere i loro rapporti futuri.
Mica fessi, pecunia non olet

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