Microsoft: passo indietro sul controverso DRM dei giochi Xbox One
Secondo un comunicato della stessa Microsoft, ora la quasi totalità dei dischi di gioco per Xbox One non richiede più una connessione internet attiva sia nel caso di esecuzione su Xbox One che su Xbox Series X/S
di Rosario Grasso pubblicata il 21 Settembre 2022, alle 10:01 nel canale VideogamesMicrosoftXbox
Il sistema anti-pirateria dei giochi Xbox One ha attirato molte critiche da parte dei possessori delle console Microsoft. Pertanto, la recente comunicazione di Redmond sulla sua rimozione ha ricevuto reazioni positive: i dischi per Xbox One, infatti, non richiederanno più una connessione internet attiva per l'esecuzione del gioco, sia su Xbox One che su Xbox Series X/S.
Fin dal lancio di Xbox One nel 2013, Microsoft ha richiesto una connessione ai propri server nel momento dell'installazione locale dei giochi che risiedono su supporto ottico. Questo DRM (Digital Rights Management) è stato considerato controverso perché impediva l'installazione dei giochi agli utenti impossibilitati ad accedere a internet.
Microsoft ha finalmente ammesso che il DRM dei giochi Xbox One è troppo limitante e ha fatto un passo indietro. "Abbiamo esaminato i dati dal lancio su Series X|S e abbiamo stabilito che il controllo di compatibilità online non è necessario nella stragrande maggioranza dei casi per i dischi Xbox One. Potrebbe essere ancora necessario aggiornare online alcuni giochi dopo l'installazione per garantire la migliore esperienza", ha affermato Eden Marie, Engineering Lead di Xbox.
Il DRM viene disabilitato con l'update di sistema versione 2208 ora disponibile sia per Xbox Series X/S che per Xbox One. La connessione a internet rimane obbligatoria per quei giochi i cui dati di installazione completi non sono presenti sul disco. Anche i giochi per le precedenti console Xbox e Xbox 360 richiedono internet per una questione di retrocompatibilità e perché i dati che risiedono sui dischi non possono essere utilizzati direttamente.
Microsoft aveva voluto un DRM così stringente per limitare le possibilità di rivendita dei dischi di gioco, così come la loro condivisione.
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1 Commenti
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Questo è il futuro che ci aspetta anche su pc, in preparazione con i vari Pluton, tpm e Win11. Vedremo nel 2025 quando Win10 non sarà più supportato che bella stretta imporrà Ms e soci. E questo è solo l'inizio, chissà cosa'altro si inventeranno per spremerci sempre di più.
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