Manhunt 2 ancora respinto nel Regno Unito

L'organismo di censura britannico BBFC si rifuta nuovamente di fornire una classificazione per l'action/adventure horror prodotto da Take 2 e da Rockstar.
di Rosario Grasso pubblicata il 09 Ottobre 2007, alle 10:05 nel canale Videogames
31 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infonon regge perchè la situazione in cui un fps solitamente mette il giocatore, è quella di trovarsi a lottare per la giustizia, per la patria, o anche solo per sopravvivere, in ambienti spesso verosimili ma in altri completamente immaginari, contro avversari a loro volta verosimili o completamente irrealistici
in un fps normale si uccidono i nemici (mostri, alieni, droidi, anche persone - ma in quel caso si tratta di gangsters o più spesso, soldati nemici) per proseguire, ma raramente la violenza è gratuita e ancor più raramente si infierisce su di loro per il gusto e il brivido dell' azione stessa
in questo caso sembra che per proseguire si debba infierire in modo via via più sadico e crudele contro "nemici" costituiti da passanti, e far sì che azioni come stupri e squartamenti siano associate ad un "fattore di merito" (punteggio) tanto maggiore quanto più elevata è la loro efferatezza, lo trovo terribilmente aberrante
non si tratta di finte morali - la percezione del significato di certe azioni agli occhi del videogiocatore è una problematica estremamente critica
e non si tratta solo di decenza o dell' aspetto "estetico"
c'è qualche film horror che mostra scene di quel tipo riprese "in prima persona" ( di modo che lo spettatore abbia davvero il brivido di stare compiendo quell' assassinio o quello stupro) ?
Uccidere in nome della giustizia? Che giustizia ci può essere nella guerra? Scusa ma con tutto quello che succede nel mondo con le guerre ancora in corso secondo i tuoi parametri puoi tutto meno che giustificare un gioco che simula la guerra perchè la guerra è la cosa più abominevole che abbia inventato l'uomo.
(In proposito mi è venuto in mente il bellissimo discorso nei cavalieri dello zodiaco del maestro dei 5 picchi con Cancer)
Inoltre ci sono giochi dove puoi essere un gangster, un criminale, un assassino, ce ne sono di tutti i colori, certo che manhunt è più efferato e necessita di un rating più restrittivo ma censurarlo è una limitazione della nostra libertà.
E non venitemi neanche a dire che i videogiochi sono + immersivi quindi influenzano di più perchè basta un TG; mi ricordo il caso dei sassi del cavalcavia: come il primo TG ne ha parlato subito tutte le menti malate ad emularlo.
Ripeto secondo me c'è bisogno di più controllo e non di censura.
Ripeto anche che non si deve andare oltre un certo limite ma mi sembra che il gioco in questione ci rientri ancora.
Ecco, prima mi riferivo proprio a cose del genere: sono d'accordo con la censura di questo gioco (non che l'abbia provato a dire il vero, ma da quanto ho letto in giro penso di averne capito la meccanica), ma bisogna eliminare anche programmi TV simili...
Che "classificazione" ha Manhunt?
E' vietato ai minori di quanti anni?
A chi spetta il controllo sull'età dell'aquirente in caso di acquisto?
Quanti films dell'orrore ultra splatter vengono venduti nelle videoteche, in DVD ed in edizione integrale?
Perchè in Italia IO MAGGIORENNE posso acquistare "l'esorcista" in versione integrale ed in DVD e non posso fare lo stesso col gioco Manhunt 2?
Perchè il divieto ai minori di 18 anni per l'esorcista è considerato un buon deterrente mentre non viene fatto lo stesso per il videogioco in oggetto?
Se un 15/16enne che sta da solo vuole acquistare in videoteca un horror VM18, quando si presenta alla cassa viene "respinto" oppure i controlli sono inesistenti?
<cut>
dicevo, uccidere: per la giustizia, O per la patria, O per la semplice sopravvivenza, non ho scritto che la guerra sia intrinsecamente giusta
posto che qui le guerre realmente in corso in varie parti del mondo non c' entrano, e che trattandosi della sezione News di un forum sulla tecnologia, si evitano riferimenti a fatti e personaggi reali (per discuterli nelle sezioni apposite e restare in topic qui ), ma:
non giustifico un gioco violento o bellico in senso generale (certo non quando la violenza contenuta è fine a se stessa), e condanno il gioco in particolare, oggetto della news: ammetterai che c' è una certa differenza
una situazione (simulata) in cui si deve eliminare l' avversario sparando al nemico prima che sia lui a puntare, è drammatica e orrenda, ma razionalmente ha una "logica", umanamente può apparire "accettabile" ( perfino nella realtà, anche chi rifugge la violenza spesso è disposto a lottare, per sopravvivere quando la sua vita è in serio pericolo - inoltre il giocatore è posto sullo stesso piano del nemico , nel sensoche quest' ultimo è tutt' altro che inerme) - ma una simulazione ( abbastanza realistica peraltro) in cui stuprare, o uccidere a sprangate o con una motosega, degli NPC inermi e infierendo il più possibile perchè questo è il modo per venire poi gratificati dal gioco ( completarlo ) è ingiustificabile
No aspetta. In un FPS spari per sopravvivere, per un obiettivo diverso dal semplice sadismo. E comunque non si basa tutto sulla crudeltà con cui uccidi.
L'obbiettivo è 'battere' l'avversario.
In ManHunt è scovare l'avversario e staccargli le unghiette una ad una con delle pinze, per poi ucciderlo e oltraggiarne il cadavere.
Mi pare ci sia differenza.
L'FPS è infinitamente più decente.
Beh questo senza dubbio.... Ma lì la vedo diversamente... E' più 'artistico'.
Più che altro si vede da prodotto a prodotto quando c'è passione e voglia di comunicare o semplicemente la volontà di sfruttare una tendenza commerciale al solo fine di fare soldi.
Per esempio GTA ha un pò di spessore ed è ben realizzato.
Manhunt (parlo da ignorante del gioco) ripropone un sistematico assassinio senza particolari scopi o messaggi. Semplicemente si basa su un debolezza/perversione dell'essere umano.
E alimentarla senza associarci un qualcosa di apprezzabile (come un messaggio particolare, una forma espressiva particolarmente artistica, come in molti film o quadri) è solamente spazzatura che incentiva certi 'pensieri' nella mente di chi gioca.
Non necessariamente incentivando le azioni correlate ma sicuramente influendo (qualunque minimo input dal mondo ci influenza!).
Io non apprezzo i giochi come ManHunt. Sicuramente li giocherei e mi divertirei con esso. Ma non lo apprezzo e non lo rispetto, perchè è un'operazione di esclusivo businness.
Però non mi permetterei mai di censurarlo o limitarlo.
Su questo hai ragione.
Presente la recente legge sull'alcohol dopo le 2 di notte nei locali?
Stessa solfa.... repressione e censura perchè aumentare i controlli costa fatica e soldini
Come ti dicevo non lo censurerei il gioco.... troverei un modo per farlo arrivare solo a chi PUO' giocarlo senza influenze.
Io ho Monkey Island o al massimo ShadowMan (un pò più violento e pesante, ma sicuramente 'artistico') come ricordo di gioventù videoludica.
E mi hanno influenzato un minimo.
Rabbrividisco a come possa influenzare ManHunt in un prossimo futuro qualche ragazzino odierno che se lo prende dal mulo.
Anzi ora che ci penso io avevo Carmageddon, ma quello aveva il pregio di 'esorcizzare' la violenza che esponeva grazie ad un pungente senso dell'umorismo e una creatività tutta sua.
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1497079&page=9
E poi aggiungerei un link che mi è passato sott'occhio per caso mentre navigavo oggi:
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=10743&sez=HOME_NELMONDO
non regge perchè la situazione in cui un fps solitamente mette il giocatore, è quella di trovarsi a lottare per la giustizia, per la patria, o anche solo per sopravvivere, in ambienti spesso verosimili ma in altri completamente immaginari, contro avversari a loro volta verosimili o completamente irrealistici
in un fps normale si uccidono i nemici (mostri, alieni, droidi, anche persone - ma in quel caso si tratta di gangsters o più spesso, soldati nemici) per proseguire, ma raramente la violenza è gratuita e ancor più raramente si infierisce su di loro per il gusto e il brivido dell' azione stessa
in questo caso sembra che per proseguire si debba infierire in modo via via più sadico e crudele contro "nemici" costituiti da passanti, e far sì che azioni come stupri e squartamenti siano associate ad un "fattore di merito" (punteggio) tanto maggiore quanto più elevata è la loro efferatezza, lo trovo terribilmente aberrante
Mi hai anticipato la spiegazione
e non si tratta solo di decenza o dell' aspetto "estetico"
Come dicevo... ogni prodotto è a parte.
Imo ManHunt è un prodotto 'critico'. Non da censurare ma sicuramente da non far avere a dei bambini.
E come ho detto io ero favorevole a carmageddon per un 14enne.
Beh sì... un bel pò
Alla prima mi viene in mente la scena dello stupro di "Strange Days".
Abbastanza cattiva e 'doppiamente shockante' (per il duplice punto di vista, senza spoilerare troppo).
Ma Strange Days è un film con i controcazzi ed è veramente bello, ben realizzato, ha un messaggio, ha dell'arte, ha un motivo di esistere esterno a quella scena specifica.
Anzi... il film parla anche proprio di tematiche riguardanti giochi come ManHunt (indirettamente, ovvio).
Oppure il recente "28 Settimane dopo" mostra una scena in prima persona.
Ma anche qua il film è 'di un certo livello'. Lo scopo non è mostrare solo gente zombizzata che squarta gente non ancora zombizzata.
E' un bel film con un'analisi sociologica particolare.....
.... e guarda il caso è ambientato proprio in Inghilterra
La mia provocazione voleva sottolineare non che voi consideraste la guerra giusta o quant'altro ma semplicemente quanto può essere diseducativo anche il più comune dei videogiochi un fps.
Voi però continuate a separare la violenza degli shooter, dei vari GTA, Padrino o chicchessia semplicemente perchè ha uno scopo + o - nobile da quella di manhunt, secondo me invece sono dello stesso tipo ma con intensità e efferatezza diversa.
A parte che se non sbaglio nel primo manhunt eri costretto ad uccidere per sopravvivere perchè un pazzo ti teneva sotto controllo, vorrei capire perchè se ci fosse una storia dietro (che poi sicuramente c'è semplicemente non sarà un granchè come capita nella maggior parte degli horror) o se il gioco fosse più artistico
l'atto violento diventerebbe giustificabile.
Dal punto di vista psicologico sempre IMO sono proprio la rappresentazione dell'atto violento e l'adrenalina generata dall'atmosfera che determinano il successo di questo tipo di videogiochi e secondo me c'entra poco la storia perchè ad esempio in multiplayer conta solo uccidere l'avversario.
Giusto per completezza vorrei aggiungere che a me piacciono moltissimo gli FPS, RTS, GTA, ecc ma non mi piace il genere di manhunt.
Certezza non fa parte del mio vocabolario
Voi però continuate a separare la violenza degli shooter, dei vari GTA, Padrino o chicchessia semplicemente perchè ha uno scopo + o - nobile da quella di manhunt, secondo me invece sono dello stesso tipo ma con intensità e efferatezza diversa.
Io non distinguo violenza da non violenza, sia chiaro.
Manhunt è violenza fine a sè stessa, priva di un concept (o contesto che tenti anche solo decentemente di giustificare lo scopo del gioco), e priva di un valore ludico.
Prendi ManHunt, toglici la pesantezza e la sadicità della violenza. Se si potesse sparare ai nemici visualizzando qualche irrealistica goccetta di sangue (alla Tomb Raider 2 per esempio) cosa rimarrebbe del gioco e della sua attrattiva?
Secondo me niente.
E' violenza malata è di bassa lega.
Non reputo sbagliato mostrare violenza gratuita (ovviamente ne aborro l'attuazione però
Prendi un gioco come Mafia (e di conseguenza tutti i film sull'argomento degli ultimi 30 anni tra cui Scarface, Quei Bravi Ragazzi, Casinò
Posso capire le polemiche di chi non c'è abituato, o è bigotto o perbenista.
Ma la violenza è UN aspetto del mondo mafioso.
In un FPS online come Quake III dove non c'è un particolare espediente (oddio una storia c'è scritta sul manuale ma nel gioco non si capisce) e devi semplicemente uccidere è ben diverso.
L'uccisione è battere l'avversario (e si chiama Frag per distinguere da un mero 'assassinio'), usare strategia, gioco di squadra, astuzia, skill nei movimenti e nella mira. C'è una community riducibile a quella del sistema calcistico.
L'uccidere non è tale perchè la gente non è il quanto violentemente ti ammazzo, ma come ti batto.
Mettici che chi fragghi semplicemente si dissolve in uno scintillìo di stelline gialle e il gioco resta comunque valido e bello.
L'adrenalina te la da quando riesci a cavartela contro 3 nemici miracolosamente e lì sconfiggi tutti con evoluzioni spettacolari e talentuose; non te la dà la visione della morte dell'avversario perchè muore spappolandosi in un lago di sangue piuttosto che scomparire.
Senza contare che negli FPS online RINASCI sempre. E questo conta tantissimo nel come viene vissuto il gioco.
Come dici tu è diversa l'intensità e l'efferratezza.... ma non solo. E' il contesto che è diverso e la differenza non è così sottile come stai cercando di dirci. Se si fanno degli accostamenti grossolani è facile generalizzare e catalogare ogni gioco in cui si spara come violento.
Poi scopri che ci son giochi dove spari palline da ping pong o dove spari magari bolle di sapone che regalano felicità a tutti e la tua tesi viene meno.
Apparte gli esempi assurdi è come paragonare la violenza di Hostel alla violenza di Gangs Of New York.
E (sarò ottuso io) non accetto assolutamente che vengano paragonati allo stesso livello.
Hostel è Manhunt, mentre GoNY mostra la violenza per motivi di narrazione (a prescindere che poi fosse pure la nostra realtà storica).
Hostel/Manhunt è solo violenza compiaciuta.
Il compiacimento mi va anche bene per 'fini artistici o stilistici' ma ci dev'essere anche altro.
Non ci siamo.
Qua non si giustifica l'atto violento.
Sparare a qualcuno per uccidere è sbagliato nella realtà quanto nei giochi, nei film o nei libri.
Però sarebbe ipocrisìa mostrare solo un mondo rose e fiori quando la realtà è ben diversa.
Quindi è ovvio che qualche rappresentazione della violenza ci debba essere.
E anzi credo faccia anche del bene (metti anche un TG.... a prescindere che lì ultimamente inizia ad esserci più compiacimento e ipocrisia piuttosto che informazione ed educazione).
Mostrare la violenza non è male. Può essere anche educativo e lo può essere sia la lezione di storia sulla battaglia di Waterloo come la scena delle scimmie che si 'mazzano' all'inizio di "2001 Odissea nello Spazio".
Sta poi a chi produce/crea trattare l'argomento con l'approccio adeguato e con una volontà/sensibilità artistica (cioè di comunicare qualcosa, insegnare, ammonire).
Io questa 'violenza' la giustifico come mezzo espressivo. Ovviamente poi non giustifico la crocifissione di Gesù perchè adoro inchiodare la gente in cima alle colline. La giustifico come espressione di un qualcos'altro che può essere un messaggio, un monito, uno specchio del mondo (sociologicamente: la gente che uccide il suo salvatore), un simbolo di speranza (c'è qualcuno che ci ama talmente da sacrificarsi per il nostro bene, nonostante la nostra ottusità
Insomma, lungi da me fare propaganda religiosa (manco sono cattolico poi
NON giustifico la violenza in sè.
E' una generalizzazione non da poco, non credi?
Come ti ho già detto c'è ben altro dentro al guscio.
Non conta uccidere l'avversario. Conta lo sconfiggerlo.
Poi puoi ucciderlo come semplicemente 'squalificarlo', è indifferente.
Idem....
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