LEGO Star Wars The Skywalker Saga: gli sviluppatori sono stati messi sotto torchio per poter completare il gioco
Definito come il gioco sui LEGO più grande di sempre, Lego Star Wars The Skywalker Saga punta a offrire un'esperienza molto profonda contemplando tutte e tre le trilogie di Star Wars
di Rosario Grasso pubblicata il 21 Gennaio 2022, alle 15:00 nel canale VideogameslegoStar WarsWarner Bros.
Più volte rimandato e decisamente ambizioso. Lego Star Wars The Skywalker Saga finalmente sembra in dirittura d'arrivo, come conferma il bellissimo trailer pubblicato nei giorni scorsi, che lo mostra in gran forma e ne esalta la profondità. Ma non è stato certamente semplice completare i lavori e portare a termine il progetto così come preventivato nei programmi iniziali. Si punta a creare, infatti, il gioco sui LEGO più grande di sempre, coinvolgendo le tre trilogie di Star Wars.
LEGO Star Wars The Skywalker Saga troppo ambizioso?
Lo studio di sviluppo TT Games ha iniziato a lavorare a LEGO Star Wars The Skywalker Saga nel 2017 in un momento in cui decine di persone all'interno dell'azienda erano in disaccordo con il management. Alcuni dipendenti dell'azienda hanno riferito a Polygon di condizioni di lavoro stressanti, spesso causate dall'impiego di strumenti di sviluppo obsoleti, di programmi di sviluppo serrati e di una prevalente cultura di tipo "crunch".
Le richieste di cambiamento nel corso degli anni sono state in gran parte ignorate, anche dopo che è risultato evidente che era impossibile raggiungere gli obiettivi iniziali in termini di profondità del progetto. Molti dei dipendenti hanno riferito che spesso capitava di dover rimanere in ufficio fuori dall'orario di lavoro, denunciando condizioni di stress prolungate nel tempo. "Se non iniziate a fare gli straordinari, ci saranno grossi problemi" era il ricatto più o meno implicito della dirigenza, secondo le testimonianze raccolte da Polygon.
Quanto i lavori sono partiti, la direzione promise ai dipendenti di concedere più tempo per lo sviluppo e che sarebbe un nuovo motore grafico, proprio per le diverse ambizioni di questo titolo rispetto ai precedenti giochi LEGO. Per LEGO Star Wars The Skywalker Saga, TT Games, infatti, aveva previsto l'introduzione di un nuovo motore grafico dedicato al progetto, conosciuto come NTT. Dopo aver iniziato lo sviluppo del gioco, però, gran parte degli sviluppatori ha lamentato diverse difficoltà di adattamento a questa tecnologia, segnalando alla dirigenza come fosse inadeguata rispetto agli obiettivi del progetto, oltre che mal funzionante in diversi aspetti. Gli sviluppatori, quindi, hanno consigliato di rinunciare a NTT in favore di Unreal Engine.
Richieste che sono state ignorate, secondo l'articolo di Polygon, il quale ha sentito più di 30 dipendenti di TT Games, alcuni ancora in forze alla software house, mentre altri non ne fanno più parte. Negli ultimi dieci anni e mezzo le modalità di lavoro all'interno dello studio sono peggiorate, e tutto è definitivamente esploso durante il ciclo di sviluppo di The Skywalker Saga.
Polygon ha pubblicato il suo reportage proprio all'indomani dell'annuncio della fine dei lavori sul gioco e della data di rilascio del 4 aprile prossimo. Sono passati due anni da quando TT Games e l'editore Warner Bros. Interactive Entertainment hanno annunciato al pubblico The Skywalker Saga. Successivamente il gioco è stato posticipato per tre volte, mentre TT Games registrava un elevato turnover del personale e un almeno un cambio importante nel gruppo dirigenziale.
7 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoMa oggi i ggiovini non hanno più voglia di smazzarsi, piuttosto scelgono un lavoro che gli dia meno soldi ma che consenta loro di fare l'aperitivo.
Ma se tutti i giorni sei costretto a farti 12 ore di lavoro diventa insopportabile dai.
Si lavora per vivere. Non il contrario.
Ma se tutti i giorni sei costretto a farti 12 ore di lavoro diventa insopportabile dai.
Si lavora per vivere. Non il contrario.
E' vero che non si vive per lavorare, su questo non si discute, ma il fatto che ho riportato io non è una mia cattiveria gratuita, deriva da uno studio fatto più volte, ed i problemi derivanti da questa tendenza delle nuove generazioni esistono, non sono fantasie.
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