La storia del PC gaming dagli anni '80 ai giorni d'oggi

Il mondo dei videogiochi e dei personal computer hanno registrato una evoluzione parallela nel corso degli anni: Intel e Videogames Party lo raccontano in un vero e proprio museo virtuale, dagli anni '80 ai giorni d'oggi
di Paolo Corsini pubblicata il 09 Giugno 2021, alle 09:41 nel canale VideogamesCi sono stati anni nei quali chi videogiocava su PC era un pioniere, sempre alla ricerca di altri appassionati con cui condividere le ultime novità o confrontarsi sulle migliori impostazioni per far girare bene il gioco del momento. Si sfogliavano le riviste di videogiochi con le demo delle ultime uscite, installandole così da avere un'idea di quali fossero i giochi del momento.
Erano quelli i tempi dei primi collegamenti a Internet, accompagnati dall'indimenticabile rumore dell' handshake del modem quando il proprio PC, rigorosamente desktop, veniva connesso al web. Sembrano tempi distanti ma stiamo parlando degli ultimi trent’anni di storia di milioni di persone in tutto il mondo: se l'evoluzione della tecnologia ci ha portato a quanto abbiamo a disposizione ora è anche perché siamo passati attraverso l'evoluzione dei PC e dei videogiochi di quella era.
Per celebrare quei tempi Intel e Video Games Party hanno deciso di creare un Museo interamente dedicato a questo mondo, dando vita a un progetto che racconterà la Storia del PC gaming a chi non ha vissuto l’ascesa del fenomeno e al contempo innescherà piacevoli ricordi in chi invece ne ha fatto parte.
La storia dei videogiochi è raccontata in decenni, partendo dagli anni '80 sino a questi anni, con informazioni sulle novità tecnologiche che li hanno contraddistinti e sui titoli più in voga in ogni periodo. E se volete scoprire a cosa abbia giocato io nel 1993, trovate nella storia del PC Gaming anche il mio contributo personale accanto a quello di altri colleghi del web italiano.
19 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoNel mio piccolo sto facendo anche io un piccolo museo del gaming ma essenzialmente dagli anni 90 in su....
Tutto il mondo commodore/amiga/zx/atari e chi più ne ha più ne metta non avendolo vissuto mi attira poco, diciamo tutto ciò che è su cassetta
Lato console giusto il NES della Nintendo mi rifarei.... e la PS1 perchè vabbè......
Il primo PC su cui iniziai a giocare fu un 8086 ad 8 Mhz, 512Kb di ram con grafica CGA/Hercules; i giochi che mi presero di più furono Test Drive, Grand Prix, il primo Flight Simulator e qualche arcade di cui non mi ricordo il nome.
Accidenti quanti anni... sono vecchio!!
Io i primi passi li ho fatti con un Sega Master System e con un'Intellevision che aveva un amico. Pomeriggi a giocare insieme, spensieratezza, che begli anni! Oggi ho la stessa voglia e piacere di allora, ma mooooolto meno tempo
Cosmic Cruncher , il "tarocco" del Pac Mac, !
https://www.youtube.com/watch?v=mXKukR6vydU
Su pc invece ho iniziato direttamente con un Penthium133 e Duke Nukem...
i tempi del primi pc e di Doom me li sono "persi" distratto da altre cose
Sebbene comunque preferissi di gran lunga Stunts (1990) sotto tutti i punti di vista soprattutto la logica del circuito chiuso di Indianapolis 500 dopo un po' stufava.
Personalmente non potevo giocare Doom ai tempi perche' l' hardware che ancora avevo non lo permetteva (mi accontentavo dellla demo di Wolfeinstein3D per avere la percezione comunque innovativa dei primi FPS simil-3D) e ho finito e apprezzato il gioco solo tempo dopo, di per sè non fa parte dei miei ricordi di allora quanto altri giochi appunto su MS-DOS. Ad esempio come non ricordare Another World (1991) con la sua storia in stile cinematografico sempre giocato e finito sullo stesso pc 386. Ci sarebbero tanti di quegli esempi gia' solo nella seconda metà degli anni 90 che farebbero impallidire i tanti giochi di cui proprio non capisco il successo moderni.
Si parla comunque di PC gaming per cui non cito le console che forse erano ben piu' presenti nella mia memoria della seconda metà anni 80 e inizi anni 90. Il Commodore e il Master System e successivamente il Game Gear fanno parte certamente di tanti bei ricordi e titoli eccezionali.
Quel pc fu il primo x86 da casa sebbene comunque non posso tralasciare il gaming su console anni 80. Capitava pero' nei laboratori di usare degli 80286 altri con schermo verde monocromatico mentre amici avevano gia' ad esempio degli 80486 costosissimi per l' epoca. La prima e seconda metà degli anni 90 sono stati certamente il trampolino verso non solo un giocare per me piu' "tecnico" ma legato anche all' hardware e alla passione in sè che in quegli anni proprio fioriva.
I giornali di computer di allora li si "mangiava" leggendoli per le recensioni dell' ultima scheda video, i rumors del mercato, i nuovi titoli in uscita. La decade 1990-2000 e' stata probabilmente la piu' memorabile nell' ambito computers. Soprattutto l' evoluzione concettuale del dispositivo di allora rispetto ad oggigiorno per quel che e' diventato (a prescindere che """computer""" si potrebbero definire persino le TV o le macchine da caffè con assistente vocale sebbene cambia il ruolo delle parti tra user e dispositivo) non sono nemmeno paragonabili.
Il primo PC su cui iniziai a giocare fu un 8086 ad 8 Mhz, 512Kb di ram con grafica CGA/Hercules; i giochi che mi presero di più furono Test Drive, Grand Prix, il primo Flight Simulator e qualche arcade di cui non mi ricordo il nome.
Accidenti quanti anni... sono vecchio!!
Anche io avevo l'8086 con CGA e ricordo tantissime partite soprattutto a Grand Prix e anche Test Drive, e prima ci sono stati vic20, C64 e Amiga.
Io giovani di oggi li invidio soprattutto per l'età e anche perchè mettendo un disco della playstation hanno tutti i giochi che vogliono con grafica fotorealistica, noi però possiamo dire di aver vissuto tutta la storia dei giochi partendo dalla CGA a 4 colori fino ai giorni nostri
Avere un disco di una console e giocare con grafica fotorealistica senza sapere a come ci si e' arrivati "a quella grafica" e passando per quali giochi, quali effetti, quali fatiche di sviluppo sw e hw sono state fatte per arrivare a quello non e' esattamente invidiabile.
Lo stesso possono dire quell che hanno vissuto appieno la passione dei computer a cavallo del 1980 nella sua complessità rispetto alla standardizzazione della decade successiva.
La "console war" che ci fu tra il Master System e il NES gia' permetteva di avere giochi "Plug&Play" eccezionali. Il fotorealismo e' sempre stato un obiettivo ma non necessariamente cosi' importante perche' spesso titoli che oggigiorno farebbero graficamente ridere, ai tempi potevano essere percepiti "fotorealistici" sebbene ovviamente non lo fossero tecnicamente la percezione era quella. Giochi come Stunts, Test Drive 3, ma anche le sequenze di animazione di Another World appunto (la mitica apertura della lattina nella sequenza iniziale con quella percezione cinematografica) dimostravano allora come si e' sempre sperato in un salto "in più" ma non era necessariamente fondamentale.
Il fotorealismo moderno non si porta necessariamente dietro il "coinvolgimento" nel gioco che dipende dall' idea di fondo, dalla sua riuscita. Molti titoli epici che hanno fatto la storia del gaming se si guardano i crediti di quante persone vi hanno lavorato non si puo' certo pensare che non ci fosse piu' che altro una passione di fondo prima che una speranza di successo. E dove c'era passione c'erano idee e magari innovazione.
Trovo alcuni titoli moderni tecnicamente interessanti ma concettualmente di una noia sconsolante. A questo punto preferire delle tech demo davvero.
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