Il processore di Playstation 5 come non l'avete mai visto
Emergono i primi scatti che ci mostrano le viscere del chip di Playstation 5, un SoC con CPU e GPU che attingono dalle architetture Zen e RDNA di AMD, ma con alcune differenze rispetto ai progetti destinati al mondo dei computer.
di Manolo De Agostini pubblicata il 16 Febbraio 2021, alle 08:41 nel canale VideogamesSonyAMDPlaystationRDNAZen
Fritzchens Fritz scatta fotografie "molto particolari" di CPU e GPU (qui trovate i suoi album) da diversi anni, avvalendosi di un microscopio a luce infrarossa a onde corte (SWIR) in grado di mostrarci l'interno dei chip senza ricorrere a tecniche invasive che potrebbero fare danni irreparabili. L'ultimo ritrovato tecnologico a finire sotto il microscopio è il SoC di Playstation 5, un chip custom creato da AMD e Sony basato su 8 core Zen 2 e una GPU RDNA 2 con 36 Compute Unit.
Le fotografie scattate da Fritz, oltre che tecnicamente impressionanti, fanno capire perché si tratta di un chip custom e non della semplice unione di Zen 2 e RDNA 2 nel modo in cui li abbiamo apprezzati nei processori Ryzen 3000 (Zen 2) e nelle schede video RX 6000 (RDNA 2) destinati al settore dei PC.
Uno dei colori assunti dal metallo liquido a "contatto" con la luce
In base a un'analisi preliminare dell'utente Locuza, la parte GPU del SoC non sembra presentare alcun quantitativo di Infinity Cache (ma la stessa cosa vale per il SoC della Xbox Series X), una sorta di cache L3 che invece ritroviamo a bordo delle GPU RDNA 2 e che consente (tra le altre cose) di agire come un amplificatore di bandwidth, permettendo ad AMD di implementare un bus di memoria contenuto per tenere a bada i consumi senza intaccare le prestazioni. I WGP (workgroup processor) presenterebbero inoltre una configurazione - con 2 Compute Unit per WGP - del tutto simile a quella vista sulle GPU RDNA 1 (RX 5000) e anche sul SoC di Xbox Series X|S.
Infine, sul fronte Zen 2 sembrano mancare alcune unità a funzione fissa e Fused Multiply-Add (FMA/FMADD), probabilmente perché non utili in una console da gioco, mentre l'ampiezza della pipeline in virgola mobile sarebbe stata ridotta da 256 a 128 bit.
Insomma, i punti di contatto tra il chip della Playstation 5 e delle nuove console di casa Microsoft potrebbero essere più di quelli che pensiamo, anche se al momento è meglio attendere una disamina più approfondita per tirare le somme.
21 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoEd è un semplice remake, mi immagino i giochi nativi come saranno
Sempre che la fotocamera accetti di fotografare quella bruttura
Sempre che la fotocamera accetti di fotografare quella bruttura
Ormai la mia giustificazione morale e' aspettare la slim visto che la normale e' troppo grande...
Ehm...Demons non va a 4K 60 la versione prestazioni va a 1440p 60fps...molto bella anche quella ma come pulizia d'immagine rimane qualche spanna sotto al preset quality 4K 30 fps.
Mancano decisamente molte feature importanti di RDNA2 e Zen2, c'è da dire che oggi come oggi con "500"€ (messo tra le dovute virgolette) c'è veramente poca competizione per il pacchetto completo. Io sono ancora in attesa (da novembre) della mia RTX3070...fai un po' te...
Mancano decisamente molte feature importanti di RDNA2 e Zen2, c'è da dire che oggi come oggi con "500"€ (messo tra le dovute virgolette) c'è veramente poca competizione per il pacchetto completo. Io sono ancora in attesa (da novembre) della mia RTX3070...fai un po' te...
io la 3070 l'ho beccata solo per via di amicizie di amicizie con un rivenditore, sennò mi attaccavo al tram, e non l'ho pagata poco cmq (7 carte). E non è comuqnue l'acquisto che volevo (desideravo la 3080, ergo alla fine sempre li l'ho presa, ma o questo o la pagavo ancora di più, se proprio non restavo a piedi tutto il 2021...)
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".