I giocatori di Call of Duty fondamentali nella guerra tra Russia e Ucraina
Un operatore dell'unità ucraina specializzata nel pilotaggio dei droni ha spiegato che i videogiocatori di Call of Duty sono particolarmente abili. La loro capacità di prendere decisioni rapidamente li rende più abili nel pilotare i droni.
di Vittorio Rienzo pubblicata il 10 Febbraio 2025, alle 12:52 nel canale VideogamesActivisionCall of Duty
La guerra non è un videogioco e su questo non vi è alcun dubbio. Tuttavia, i videogiochi si sono rivelati un ottimo esercizio per formare i piloti di droni. Lo ha capito Typhoon, un'unità speciale ucraina deputata all'utilizzo dei droni che nel reclutamento dà priorità ai videogiocatori per le loro capacità di prendere decisioni rapidamente.

In un'intervista con Business Insider, un operatore della suddetta unità ha paragonato il pilotaggio degli UAV (Unmanned Aerial Vehicle, veicoli senza pilota) al modo in cui gli utenti interagiscono con videogiochi come Call of Duty. E no, non si tratta semplicemente degli sparatutto, ma di quelli particolarmente frenetici.
Naturalmente, l'operatore ha spiegato che pilotare un drone reale non è come giocare a un videogioco. "La gente pensa che pilotare un drone militare sia come giocare a Call of Duty, fino a quando non si rende conto che non c'è alcuna possibilità di riavvio". Ma non è l'unica differenza a cui devono far fronte gli operatori.
In Call of Duty basta premere un pulsante e il drone sarà già in traiettoria, dobbiamo solo scegliere il bersaglio. Gli operatori di Typhoon, invece, devono innanzitutto studiare la configurazione tecnica del drone e formulare di conseguenza la strategia in base al bersaglio e all'ambiente circostante.

Inoltre, i piloti devono fronteggiare i sistemi di difesa nemici, il che comprende le contromisure di terra ed eventuali droni che potrebbero contrattaccare. Infine, bisogna prendere in considerazione le interferenze e la distanza a cui il segnale si indebolisce. In sintesi: no, non si ha un drone pronto sulla traiettoria del bersaglio.
Ma allora quali sarebbero le competenze sviluppate dai videogiocatori? Molto semplicemente: la velocità. Nelle circostanze descritte sopra, è fondamentale la capacità di prendere decisioni rapidamente, un'abilità che giochi come Call of Duty impongono soprattutto per partecipare alle modalità multiplayer.

"I giocatori sono ottimi piloti di droni perché sono abituati a situazioni in rapido movimento sullo schermo, proprio come nelle vere operazioni con i droni" ha spiegato l'operatore di Typhoon. "Hanno già esperienza nel prendere decisioni rapide, reagire velocemente e controllare sistemi complessi, tutte abilità importanti in combattimento".
Sono queste le ragioni per cui l'esercito ucraino dà priorità ai giocatori quando deve selezionare le unità che dovranno pilotare i suoi droni. La speranza, tuttavia, è che queste abilità i giocatori possano continuare ad applicarle in Call of Duty e simili o, quantomeno, in contesti ben distanti dalla guerra dove, come è facile immaginare, se si viene colpiti durante il pilotaggio di un drone, non c'è il respawn.










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15 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoDa giocatore della prima ora sono inorridito.
E gli altri difensori perchè non li abbiamo aiutati ?
I vietnamiti, gli iracheni, i kossovari, gli afghani e i palestinesi.
Il tritolo lo ha chiesto il loro governo quando hanno chiesto di aderire alla nato.
Vi suggerisco anche il nuovo nome:
"News, politica e attualità" (originale, eh ?)
Accetterò volentieri la carica di mod onorario, con il nuovo nickname di Cobram II !
I vietnamiti, gli iracheni, i kossovari, gli afghani e i palestinesi.
Il tritolo lo ha chiesto il loro governo quando hanno chiesto di aderire alla nato.
Perché, è vietato chiedere di entrare nella NATO?
I russi sanno maneggiare le pale, i giocatori di Call of Duty Ucraini dovranno allenarsi a Minecraft piuttosto.
ah bhe allora è tutto permesso......
https://youtu.be/NmHgJlEzIJs?si=XrS...7Nn33&t=503
E sicuro che siete gli stessi che stanno a piangere il morto perché il governo non vi da i soldi - ma pronti a regalarli a gente che non c'entra niente con l'europa.
Dopo Trieste - non é piu Europa.
O vi risulta che in Europa si sia mai usato il cirillico?
ma per voi altri, idea geniale farli entrare in Europa, in quella cagata americana della Nato che ha portato solo danni da quando c'é.
Complimenti.
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