Governo cinese ancora più severo con i giochi online stranieri
Ancora non c'è il via libera per la commercializzazione di Wrath of the Lich King nella Repubblica Popolare.
di Rosario Grasso pubblicata il 18 Marzo 2009, alle 17:42 nel canale Videogames
72 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIn confronto qui è il paradiso...
facciamo il purgatorio...
ma se messi davvero in prospettiva siamo entrambi all'inferno, magari noi nel limbo...
la cina è davvero spaventosa, ma almeno non sono tanto ipocriti...
a si? e cosa?
di certo la censura non è la via migliore
potrebbe magari offrire alternative piu' valide ai propri giovani al posto di tagliare via e censurare.... ma il principio non è sbagliatissimo
esistono modi per aggiustare le cose, non ledendo la liberta'...
che poi governare su qualche miliardo di cristiani, con estremi di classe sociale molto piu' marcati dei nostri, è un'altro paio di maniche, sono d'accordo... ma qui cmq si parla di una cerchia di persone appartenenti a classi sociali minimo medie... quindi è cmq un discorso piu' risretto...
p.s.
g.luc intendo
Ma che siamo nel Medioevo??? Benvenuti nel 21° secolo!!!
Ehm...potrei sorprenderti tremendamente dicendoti che pochi governi hanno più supporto dal proprio popolo : è un tipo di cultura che per essere compresa bene bisogna che la si viva dall'interno.
Vorrei anche aggiungere l'esempio della Germania , dove la metà degli sparatutto vengono modificati e molti giochi non vengono commercializzati ; dove sport come il softair e altre simulazioni del medesimo tipo sono illegali. Non mi sembra che si parli della Germania negli stessi termini dei post di questo thread...
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