Google Stadia 'più reattivo del PC entro due anni'

Google ha iniziato a parlare di "latenza negativa" in riferimento a Stadia. Anche se sembra un ossimoro, i tecnici di Google sperano di poter rendere il servizio di cloud gaming reattivo come un PC entro due anni
di Rosario Grasso pubblicata il 10 Ottobre 2019, alle 19:01 nel canale VideogamesGoogleStadia
29 Commenti
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Ovviamente qualsiasi assunzione di privacy va a farsi benedire :P
L'osservazione è molto interessante. Ed infatti visto che i TV sono già collegati alla rete l'idea di google che si possa andare più veloce di un PC è abbastanza plausibile perché i monitor dei PC non sono collegati direttamente alla rete.
Tra 2 anni chissà che tecnicnologia ci sarà nei motori grafici dei giochi che potrebbero appesantire l'infrastruttura di Stadia..
Mah... Ancora prematuro
come al solito il problema maggiore sarà la redditività di un sistema del genere. o costa molto o non regge. a meno che per qualche motivo non vogliano vendere in perdita per anni, un po' come ms o sony fecero con qualche console.
Cioé cosa fanno, renderizzano i prossimi 10 frame di qualsiasi azione l'utente possa svolgere? Tipo muoversi in qualsiasi direzione o premere uno qualsiasi dei 105 tasti della tastiera più quelli del controller? Sarà solo qualche milione di combinazioni possibili...
Poi magari li trasmettono tutte in anticipo, diciamo 1 milione di azioni * 10 frame = 10 milioni di frame, a 60 hz vanno trasmessi in 160 ms, quindi devono trasmettere video a 60 milioni di fps.
La vedo dura da qui a 2 anni.
Stavolta l'anno sparata davvero grossa
Ma non è che c'è solo un controller e un monitor, nell'infrastruttura, eh ? Che ricevi immediatamente un flusso dati a costo zero (solo velocità della rete).
C'è pure una fase di elaborazione dei dati (che avviene in remoto invece che localmente), ci son dei server che processano dei dati (prima in entrata e poi in uscita), per cui l'ipotesi che possa essere più reattivo un sistema così rispetto ad uno dove l'elaborazione è al 100% in locale è una sparata che non sta né in cielo né in terra (a meno che uno non voglia usare un raspberry PI per farci girare i giochi più esosi in locale).
Senza contare che un sistema del genere può funzionare bene con traffico "adeguato" (server praticamente a tua completa disposizione all'istante) e per garantirlo ci son dei costi enormi, soprattutto nel momento in cui gli abbonati (e dunque lo sfruttamento delle risorse per l'elaborazione) aumentano.
Cioè.. garantire da remoto una reattività un minimo paragonabile a quella che si può avere in locale diventa anti-economico dal punto di vista dei costi di gestione, nel senso che per evitare "colli di bottiglia" lato server devi avere SEMPRE a disposizione una quantità di risorse di molto superiore a quella che sarà effettivamente magari in uso per la maggior parte (99%) del tempo.. per cui è tutta fuffa e basta.
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