Google Stadia: chiusi gli studi di sviluppo interni, addio ai giochi esclusivi
Google annuncia la chiusura dei suoi studi dedicati allo sviluppo di videogiochi. È la "morte" della divisione Stadia Games and Entertainment guidata da Jade Raymond, che ha deciso di lasciare la società di Mountain View. Quale sarà il futuro della piattaforma di cloud gaming?
di Pasquale Fusco pubblicata il 02 Febbraio 2021, alle 12:41 nel canale VideogamesGoogleStadia
Lanciata nel novembre 2019, Google Stadia si è proposta sin dal debutto come la più grande piattaforma di cloud gaming di sempre. Per l'occasione, il colosso di Mountain View aveva inaugurato la divisione Stadia Games and Entertainment (SG&E) per lo sviluppo interno di nuovi videogiochi, strategia che, purtroppo, non si è rivelata vincente.
Google annuncia ufficialmente la chiusura dei suoi studi di sviluppo e si prepara ad un importante cambio di rotta che porterà a un miglioramento del servizio.
Stadia rinuncia allo sviluppo di esclusive: Jade Raymond lascia la società
Se ne vociferava già da qualche giorno, ma solo poche ore fa abbiamo ricevuto il comunicato di Google: le due software house dedicate allo sviluppo di giochi per Stadia - situate a Montreal e Los Angeles - chiudono i battenti. La chiusura degli studi coinvolge circa 150 dipendenti, ma l'azienda sta già considerando l'idea di assegnarli a nuovi ruoli.
Come spiega Phil Harrison, vice presidente e general manager di Google Stadia, il focus si sposterà sul miglioramento tecnologico del servizio e sulle partnership commerciali. "[...] Abbiamo deciso che non investiremo ulteriormente nello sviluppo di contenuti esclusivi da parte dei team di sviluppo di SG&E, fatta eccezione per tutti i giochi in uscita a breve".
Lo stesso Harrison ci anticipa che Jade Raymond "ha deciso di lasciare Google per perseguire altre opportunità". Veterana dell'industria videoludica che vanta collaborazioni con Electronic Arts e Ubisoft, nel 2019 la Raymond era stata incaricata di guidare lo sviluppo dei giochi esclusivi presso gli studi di Stadia Games and Entertainment.
Dunque, cosa cambierà da oggi per gli utenti Stadia? Assolutamente nulla. Google continuerà a offrire il suo servizio di gioco in streaming, sia in forma gratuita che in quella a pagamento (Stadia Pro). Nell'immediato futuro della piattaforma ci sarà un ampliamento dell'attuale catalogo con nuovi giochi provenienti dai produttori di terze parti.
In merito alle suddette partnership, Phil Harrison ha accennato alla possibilità di offrire la tecnologia di Google Stadia ai publisher interessati a questo tipo di piattaforma. "Riteniamo che questo sia il percorso migliore per trasformare Stadia in un'attività sostenibile a lungo termine che aiuti a far crescere il settore", dichiara Harrison.
Se è vero che Google non svilupperà più i suoi giochi tripla-A, non escluderemmo l'arrivo di eventuali esclusive (temporali?) tramite accordi con altri produttori, una mossa che garantirebbe a Stadia un leggero vantaggio rispetto ai suoi agguerriti concorrenti.
25 Commenti
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Se così dovesse essere chissà cosa faranno con tutti gli utenti che gli hanno dato fiducia ed hanno acquistato giochi a suon di €urozzi?
Se fosse stato un servizio tipo netflix il problema non si sarebbe posto, chiusa la piattaforma--> stop all'abbonamento e via, ma qui si sono vendute licenze che possono essere utilizzate solo sui loro sistemi via cloud, se per ipotesi domani chiudessero il servizio per quanto garantirebbero agli utenti di poter giocare sui loro sistemi? 2/3 anni? E poi?
E si.... soprattutto perchè la botta grossa la prende Google con Migliaia di Server sul Gobbo, anche se è un attimo riconvertirli ad ALTRO.
Se chiudono potrebbero regalare un buono "Store PC e/o Console" per i giochi acquistati, mentre quelli regalati.... Ciuccia !
Mi ricordo quando al lancio di questo servizio su questo forum i "il futuro del gaming" si son sprecati
Certo che no, nel senso che nel mezzo ce ne saranno a dozzine
Comunque manco sapevo che ci fosse un team interno a Google, anche perché di fatto Stadia quali esclusive aveva, e quali avrebbe dovuto avere?
Perché magari sono solo io che ormai avendo smesso di essere un videogiocatore non mi tengo più informato ma mi verrebbe da dire "and nothing of value was lost"
Sarà ricordata come Google Music, Google Plus...
E' incredibile come alcune realtà possano essere allo stesso tempo geniali, efficaci e all'avanguardia, ma anche stupide e miopi su molti altri aspetti.
Google comincia ad assumere profili dioversi perché con soli sviluppatorie tecnici non vai molto lontana in certi mercati.
Al momento non è mai successo che uno store chiudesse (o se è successo erano robe piccoline), ma prima o poi succederà.
Il prossimo sarà quello AMD
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