Giovani: il 97% si dedica ai videogiochi

Secondo una ricerca realizzata dall'americana Pew Internet & American Life Project, il 97% dei giovani tra 12 e 17 anni si intrattiene regolarmente con i videogiochi.
di Rosario Grasso pubblicata il 18 Settembre 2008, alle 08:41 nel canale Videogames
237 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoLa vera vita è fuori non a casa coi videogiochi, forse per te è una dura verità ma è così.
riesci a superarti ad ogni messaggio... adesso i non giocatori odiano i VG?
attento quando inizi a pulire la cucina... prima o poi a forza di dare craniate sulle mensole potresti riprenderti.
sai che incubo la vera vita dopo?
detto cio ,personalmente preferisco il pensiero autonomo (questo sconosciuto).
l'apprezzamento altrui, per altro non dipende nemmeno da cio che fai, tranne che tu non sia una specie di fanboy in stile GF allora si... tu vali in base a quello che appari.
ps stai socializzando alla grande
Ho colto nel segno eh? Pensiero autonomo non significa credere a prescindere che il pensiero comune sia sbagliato.
Purtroppo l'apparenza è tutto, volenti o nolenti.
non fa nulla se proprio ti serve diro che mi sento ferito! ahia!
Il fatto che tu abbia rievocato ulteriormente questa cosa, non fa altro che confermare la mia affermazione.
Lasciamo stare le definizioni quindi.
....
Io quindi ci andrei piano a definire il multiplayer come associativo...
Bravissimo gran bel ragionamento, veramente geniale.
Lascia stare le definizioni = ragiona a caso, senza regole = parlare a vanvera
Nella definizione di Maria de Filippi non vedo la necessità dell'associatività per l'esistenza dell'oggetto nè tantomeno nella definizione di solitudine.
Se poi dare degli sfigati agli altri ti fa sentire figo... buon per te, ne ho conosciuti tanti così.
Significa che o lo è davvero o che comunque ha una personalità debole. Le cose non vere non tangono: "non ragioniam di lor ma guarda e passa" scrisse un omino toscano qualche tempo addietro.
attento quando inizi a pulire la cucina... prima o poi a forza di dare craniate sulle mensole potresti riprenderti.
sai che incubo la vera vita dopo?
Anche per te vale lo stesso discorso... se leggessi bene invece di farti prendere dalla foga di voler replicare, forse capiresti meglio quello che viene scritto. Quello che dici lo ha affermato implicitamente Arthens con il suo ragionamento fallace, non io.
Diglielo a chi scrive le definizioni del vocabolario o nell'enciclopedia
Purtroppo l'apparenza è tutto, volenti o nolenti.
affatto.. sei tu che ritieni il pensiero autonomo(in questo caso ci metto dentro anche l'edonismo) non appropriato.
non il contrario.
riguardo l'apparenza , fai bene dire purtroppo... purtroppo per te. anche perche visto che ti interessa tanto l'apparire, dovresti migliorare la tua capacita di cogliere qualitativamente i tuoi risultati.
Aegon e Blade9722 , potreste dirmi dove, nel mio post dico che:
- I videogiocatori non leggono
- I videogiocatori sono stupidi (a parte i ragazzi di cui parlo, sono sincero, che passano 7 ore al giorno per 7 giorni a settimana davanti un monitor, quelli si, so un pò rincoglioniti...)
- I videogiochi sono un passatempo per stupidi
Come ho scritto (e non avete capito... e mi dispiace, lo dico con un pò di stizza, visto che mi flaggellate per un paio di errori di battitura), io mi riferisco all'immaginazione. Mai detto che un videogioco è inferiore ad un gioco da tavolo in termini di interazione (bhe, veramente lo è fortemente nei confronti di un gioco di ruolo tradizionali), ma dal punto di vista immaginifico, mi riferisco alla peculiare facoltà che altri passatempi, chiamiamoli cosi (e in questi metto anche la pittura, ad esempio), di solleticare la nostra immaginazione. Non hai bisogno di immaginare (o anche voi avete perso questa caratteristica tanto da confondere le parole?) la scena, è già li, non puoi aggiungere niente di tuo perchè, letteralmente, non c'è spazio. Discorso diverso (DA QUESTO PUNTO DI VISTA) per un gioco da tavolo, sia GDR o altro, o ancora per la pittura, la musica o anche solamente ascoltare un racconto. Spero di essermi spiegato. La Fantasia tattica o decisionale che viene citata la trovo un pò stravagante (IMHO), visto che il più delle volte i videogiochi impongono le scelte (esistono un paio di soluzioni differenti allo stesso problema, poche di più, contro la moltitudine, anzi, le infinite possibilità offerte dai VERI (fa un pò ridere dire cosi) giochi di ruolo. Inoltre, il processo immaginifico viene proprio bloccato dai videogiochi. In un libro noi completiamo la scena presentata dallo scrittore, in un VG invece non si ha uno spunto, lo stimolo che fa partire il resto, è già tutto li, anche dal punto di vista delle scelte, possiamo cercare di risolvere, o immaginare come il programmatore ha pensato la soluzione dle problema, e quindi seguirla. Ovviamente in un libro, dal punto di vista decisianale, si ha poco o nulla (dico poco perchè esistono anche i libri gioco), ma altri hobby danno infinite possibilità da questo punto di vista.
L'atrofizarsi dell'immaginazione è palese in molti giovani, credo che in parte sia colpa di intrattenimenti come il VG (fermo restando che gente che non ha immaginazione, o rifiuta di usarla c'è sempre stata a prescindere). E non ditemi che l'immaginazione non è importante.
Poi non so se i vostri commenti sono rivolti solamente a me o sono in generale, anche io parlo di svago, non credo che ogni momento della giornata si debba rimanere incollati ai problemi personali o del mondo, dico, e lo ripeto per l'ennesima volta, che sarebbe bene per ogniuno avere degli hobby creativi da abbinare a quello del videogioco (che io trovo un pò sterile di per se, pur riconoscendogli immediatezza e velocità, ovviamente IMHO).
Per favore, poi non diciamo che il videogioco è l'ottava arte. già il semplice fatto che sia un prodotto (per lo più
Non è un mio problema se ti tange o no. Il fatto di tangerti o meno è ininfluente su quanto detto che sta in piedi di per se.
Cioè se un dato di fatto o una statistica è così non è che cambia perchè ti tange o no, la statistica fatta è sempre quella.
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