Free to Play: il documentario Valve con 5,5 milioni di visualizzazioni

Secondo un comunicato di Valve, si tratta di uno dei migliori debutti per un documentario.
di Rosario Grasso pubblicata il 25 Marzo 2014, alle 10:02 nel canale VideogamesSecondo un comunicato di Valve, si tratta di uno dei migliori debutti per un documentario.
di Rosario Grasso pubblicata il 25 Marzo 2014, alle 10:02 nel canale Videogames
47 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoFra il lavorare in un settore ricco ed essere influente in un settore ricco c'è differenza. Se di cognome facessi Rotschild, ti capirei di più!
Siamo destinati a diventare come i paesi poveri dell'eurozona come Bulgaria e Ucraina, dipendenti precari sottopagati e non democraticamente rappresentati che vivono per lavorare e non si possono permettere sfizi!
forse avrebbero potuto inserire tra i ragazzi un giocatore da metà alta della classifica,quello che arriva a ridosso dei premi,avrebbero dato un immagine più completa.
Spero comunque salti tutto prima che sia troppo tardi.... più che altro, al momento sto sperando che Putin invada l'Ucraina, si allei con la Cina, in USA caccino l'incapace e ci mettano uno coi controcaxxi... e tutti insieme rialzino il muro a Berlino. Così forse ci salviamo.
se la Russia invade l'Ucraina e gli USA rispondono,tempo sei mesi e da Noril'sk al pacifico si parlerà mandarino.
Cina e Russia non si vedevano di buon occhio quando erano le uniche superpotenze comuniste,figurati ora.
La Cina non ha nessun interesse a vedere un America sconfitta e debole,è il paese dove esporta di più e dove tiene una bella parte delle sue ricchezze.
Tralasciando che siamo praticamente nella fantapolitica se davvero scoppiasse un conflitto del genere(possibilità talmente remota da essere quasi nulla) le zone bollenti sarebbero in estremo oriente con la corsa tra Cina e Giappone alle risorse Siberiane.
interessante sarebbe anche la situazione Mongola che diverrebbe enclave Cinese
forse avrebbero potuto inserire tra i ragazzi un giocatore da metà alta della classifica,quello che arriva a ridosso dei premi,avrebbero dato un immagine più completa.
se la Russia invade l'Ucraina e gli USA rispondono,tempo sei mesi e da Noril'sk al pacifico si parlerà mandarino.
Cina e Russia non si vedevano di buon occhio quando erano le uniche superpotenze comuniste,figurati ora.
La Cina non ha nessun interesse a vedere un America sconfitta e debole,è il paese dove esporta di più e dove tiene una bella parte delle sue ricchezze.
Tralasciando che siamo praticamente nella fantapolitica se davvero scoppiasse un conflitto del genere(possibilità talmente remota da essere quasi nulla) le zone bollenti sarebbero in estremo oriente con la corsa tra Cina e Giappone alle risorse Siberiane.
interessante sarebbe anche la situazione Mongola che diverrebbe enclave Cinese
Io non parlavo di conflitto, ma di guerra fredda,che pensionasse la Culona Inchiavabile, la Troika, la BCE e l'euro... ma vabbè, è appunto fantapolitica... Siamo destinati a diventare un povero paese a sovranità limitata
molti di voi nelle loro analisi lasciano perdere molti aspetti importanti.
partiamo dall'inizio
I soldi. molti di questi derivano dagli sponsor, come vedete nel documentario marchi come asus gigabyte e altri fanno bella mostra un po dappertutto.
ora, la pubblicità ha senso solo se c'è qualcuno che la guadra, no?
l'efficacia di un cartello pubblicitario cambia se questo è nel deserto o nel cetro di una grande città mi pare ovvio.
tutto questo ci porta al pubblico.
se non ci fosse gente interessata a guardare questi ragazzotti, e magari disposta anche a pagare per farlo (tiket d'ingresso per le manifestazioni) non esisterebbe l'esport come tale.
io sinceramente ci ho provato ma guardare uno che gioca è estremamente noioso, per quanto bravo possa essere il giocatore.
bisogna considerare anche che nell'esport guadi solo il gioco che conosci e sai giocare. ad esempio io non ho mai giocato a starcraft 2, ho provato a vedere una partita ma mi sono arreso perchè non capivo bene le meccaniche..
insomma posso guardare un partita di calcio, alla tv o allo stadio, ma anche tennis basket o nuoto senza essere esperto in queste discipline, ma almeno capisco cosa fanno!
di pubblico ce n'è...la finale degli international 2013 è stata vista da quasi un milione di persone tra twitch e client di gioco...
parlando di dota, gli stream più grossi sono quelli dei tornei (20/50k spettatori)...e quando hai 20k spettatori ogni giorno i soldi arrivano....
ovviamente guardare un singolo giocatore è quasi noioso (il 90% degli stream di league of legends per esempio...singolo streamer che urla/spergiura/fa il pro/si spoglia e fa audience)...questo non è esport ma solo una moda....
starcraft e dota sono esport che avranno un fututo imo...investimenti e ritorni non saranno un problema....
per quanto riguarda il documentario, beh, era atteso e non mi è dispiaciuto...
e sono quasi convinto non sbagli nelle considerazioni che se ne traggono e se ne trarranno..
bio
bisogna fare un buon lavoro dal punto di vista della regia e rendere fruibile i contenuti agli spettatori
Il vero problema di questi giochi è la durata: mentre uno sport rimane tutto sommato uguale per decenni, se non secoli, con al massimo qualche aggiustamento alle regole, i videogiochi hanno un ciclo vitale molto più breve. Passa qualche anno e subito arriva la nuova versione che cambia le carte in tavola. E' vero che giochi come Dota 2 e LoL hanno un modello diverso da quello classico, e possono essere teoricamente aggiornati all'infinito, ma dubito che tra (per esempio) dieci anni saranno ancora in grado di generare interesse.
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