Fortnite, pro player a 8 anni: un team lo ha reclutato per 33mila dollari
Joseph Deen ha una grande passione per i videogiochi, in particolare per Fortnite, il battle royale di Epic Games. A soli 8 anni, Joseph ha ricevuto il suo primo ingaggio da una società eSport, diventando così uno dei giocatori professionisti più giovani del mondo.
di Pasquale Fusco pubblicata il 03 Marzo 2021, alle 17:41 nel canale VideogamesEpicFortnite
Tra i giochi più amati dai giovani, Fortnite occupa una delle prime posizioni. Lo sparatutto di Epic Games ha rivoluzionato il panorama del gaming competitivo attirando a sé milioni di utenti, anche persone non particolarmente avvezze al genere degli shooter.
Nel caso di Joseph Deen, Fortnite non è solo un divertente passatempo: il gioco è stato un trampolino di lancio per il suo debutto sulla scena eSport. Nulla di nuovo, no? Forse dovremmo specificare che Deen si è assicurato un contratto da pro player a soli 8 anni.
La storia di Joseph Deen, giovane promessa di Fortnite
In un'intervista concessa alla BBC, Joseph Deen ha parlato della sua nuova carriera come giocatore professionista di Fortnite. Residente in California, il bambino è dotato di un grande talento per quel che concerne i battle royale, al punto da attirare l'attenzione di una società di sport elettronici.
Lo scorso dicembre, uno scout del Team 33 ha contattato la famiglia Deen con l'intenzione di reclutare il giovanissimo player. "Devo conoscere questo ragazzino chiamato Joseph, è incredibilmente bravo", queste sono le parole riferite a Tyler Gallagher, amministratore delegato e co-fondatore della società. "Devi ingaggiarlo. Se non lo facciamo noi, qualcun altro lo farà".
La firma è arrivata e il piccolo Joseph è diventato ufficialmente un videogiocatore professionista. Il contratto proposto da Team 33 prevede un pagamento immediato di 33mila dollari e, per non far mancare nulla al nuovo arrivato, un computer high-end in regalo.
Nello scambio di chiacchiere con la BBC, Joseph ha affermato che la sua più grande fonte d'ispirazione è Kyle "Bugha" Giersdorf, giocatore che, a soli 16 anni, ha conquistato la Fortnite World Cup 2019 e un premio finale di 3 milioni di dollari. "Il mio sogno è quello di essere come Bugha e di giocare come lui. Lo guardo con ammirazione perché nessuno lo ha preso sul serio, fino a quando non ha vinto la World Cup, e io mi sento allo stesso modo: nessuno mi ha preso sul serio, finché non sono stato ingaggiato dal Team 33", spiega il pro player.
Joseph Deen ha "sfiorato" il primato per il videogiocatore professionista più giovane del mondo. Il record, stando al Guinness dei Primati, appartiene ancora a Victor "Lil Poison" De Leon III: nel 2005 aveva ricevuto il suo primo ingaggio a soli 7 anni.
41 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info...Tutta invidia, lo so
D'altronde, in cima alla montagna c'è posto per un culo solo.
Certi genitori dovrebbero evitare di sfruttare i propri figli per dei facili guadagni (questo vale anche per gli attori in fasce).
come se qui in italia non si stiano rincoglionendo centinaia di migliaia di minorenni con fortnite...ai genitori di questi non gli levate la patria potesta?fatemi capire questo 2 pesi 2 misure...ipocrisia portami via
come se qui in italia non si stiano rincoglionendo centinaia di migliaia di minorenni con fortnite...ai genitori di questi non gli levate la patria potesta?fatemi capire questo 2 pesi 2 misure...ipocrisia portami via
Mah, non penso sia questa la questione. Per raggiungere (e mantenere) quel livello, quel bambino deve passare ore su ore ogni giorno su quel gioco, esattamente come farebbe un atleta professionista.
Molto semplicemente, quell'età non è una cosa sana, da nessun punto di vista.
come se qui in italia non si stiano rincoglionendo centinaia di migliaia di minorenni con fortnite...ai genitori di questi non gli levate la patria potesta?fatemi capire questo 2 pesi 2 misure...ipocrisia portami via
A quell'età devono giocare... con gli amici... non fissarsi per decine di ore davanti ad uno schermo.
Guadagnerà tanti soldi? Sicuramente...
Ma ogni tanto bisognerebbe mettere da parte l'aspetto economico e concentrarsi sulla tutela dei propri figli.
Oltretutto una delusione a quell'età lascia sicuramente più strascichi che da adulti (anche se alcuni effettivamente sono peggio dei bambini).
Ma in fondo per alcuni genitori, i figli spesso diventano un trampolino di lancio verso la ricchezza.
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