Fortnite, pro player a 8 anni: un team lo ha reclutato per 33mila dollari
Joseph Deen ha una grande passione per i videogiochi, in particolare per Fortnite, il battle royale di Epic Games. A soli 8 anni, Joseph ha ricevuto il suo primo ingaggio da una società eSport, diventando così uno dei giocatori professionisti più giovani del mondo.
di Pasquale Fusco pubblicata il 03 Marzo 2021, alle 17:41 nel canale VideogamesEpicFortnite
41 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoe per quale motivo?
perchè sono sincero invece di fare l'ipocrita come tanti altri?
ma pensa te...
perchè sono sincero invece di fare l'ipocrita come tanti altri?
No, perchè ha 8 anni e hai detto una cazzata.
Capita, ma non insistere nel difenderla, succede a tutti e amen.
Prima ho sorvolato su quell'aspetto anche perché mi pare che la tua sia una sterile provocazione, ma davvero ti pare normale che un adulto di 37 anni reclami il diritto di mandare messaggi d'odio verso un bimbo di 8 anni augurandogli una vita di sofferenze reo solo di fare qualcosa che lui reputa errato?
Davvero ti devo spiegare che ci stai facendo una figura miserabile e meritevole di biasimo?
Nel frappé spero nell'intervento di un moderatore...
Il fatto è che a Fortnite ci giocano ormai solo i pre-adolescenti... per cui sarebbe come vietare Fortnite a tutti.
Un tempo che gli consente di guardare dall'alto della pedana, anche molti atleti molti più grandi di lei. Alcuni addirittura con il doppio della sua età.
Questa si sveglia la mattina, e inizia a correre con suo papà.
Rabbrividisco al solo pensiero che invece ci siano bambini che preferiscono fottersi cervello e occhi davanti a un monitor, piuttosto che stare all'aria aperta...
Io rabbrividisco quando si vuole a tutti i costi far competere i bambini.
Comprendo che alcuni sport richiedano anni di esercizio per primeggiare, ma continuo a non vedere la cosa come positiva.
Un discorso è insegnare l'importanza dell'impegno e della perseveranza, un altro è improntare la vita dei propri figli ad un sacrificio che potrebbero rimpiangere qualora i propri sogni dovessero infrangersi (ed è brutto dirlo... ma sono pochi quelli che diventano famosi e popolari).
Un tempo che gli consente di guardare dall'alto della pedana, anche molti atleti molti più grandi di lei. Alcuni addirittura con il doppio della sua età.
Questa si sveglia la mattina, e inizia a correre con suo papà.
Non importa che tu sia bambino o padre: l'importante è correre
Comprendo che alcuni sport richiedano anni di esercizio per primeggiare, ma continuo a non vedere la cosa come positiva.
Un discorso è insegnare l'importanza dell'impegno e della perseveranza, un altro è improntare la vita dei propri figli ad un sacrificio che potrebbero rimpiangere qualora i propri sogni dovessero infrangersi (ed è brutto dirlo... ma sono pochi quelli che diventano famosi e popolari).
Però la storia è piena di esempi di sport "portati all'eccesso" (non solo a causa dei genitori) che invece hanno prodotto effetti positivi, e sono diversi i casi di chi, pur impegnandosi per ore e ore al giorno senza però raggiungere il successo, ha acquisito una cultura e disciplina per il lavoro e l'impegno che gli rimane e gli permette di superare gli ostacoli della vita.
Anche tra chi ha provato con tutto se stesso, senza riuscire, ci sono parecchi esempi di persone che alla fine sono cresciute decisamente bene e con la testa sulle spalle. Se ci pensi è normale: per quanto possa essere fatto anche a forza, si inculca un certo tipo di mentalità e determinazione che poi ti rimangono per il resto della vita.
Sono molti di più i casi di sportivi con enorme talento ma che si sono persi (o hanno fatto una finaccia) perchè quel tipo di cultura non l'hanno mai avuta, e si sono appoggiati quasi esclusivamente sulle loro abilità naturali.
Se proprio devo trovare un problema è che in alcune di queste situazioni quello che si perde è tutto il periodo dell'infanzia e dell'adolescenza: anzichè provare semplicemente a divertirsi, la tua mente diventa subito pragmatica e indirizzata verso un risultato concreto.
Chi dimostra di essere fuori di testa non sono i "bambini cresciuti" che hanno fallito. Sono nel 99% dei casi sempre i genitori.
A logica sarei d'accordo con te.
Però la storia è piena di esempi di sport "portati all'eccesso" (non solo a causa dei genitori) che invece hanno prodotto effetti positivi, e sono diversi i casi di chi, pur impegnandosi per ore e ore al giorno senza però raggiungere il successo, ha acquisito una cultura e disciplina per il lavoro e l'impegno che gli rimane e gli permette di superare gli ostacoli della vita.
Anche tra chi ha provato con tutto se stesso, senza riuscire, ci sono parecchi esempi di persone che alla fine sono cresciute decisamente bene e con la testa sulle spalle. Se ci pensi è normale: per quanto possa essere fatto anche a forza, si inculca un certo tipo di mentalità e determinazione che poi ti rimangono per il resto della vita.
Sono molti di più i casi di sportivi con enorme talento ma che si sono persi (o hanno fatto una finaccia) perchè quel tipo di cultura non l'hanno mai avuta, e si sono appoggiati quasi esclusivamente sulle loro abilità naturali.
Se proprio devo trovare un problema è che in alcune di queste situazioni quello che si perde è tutto il periodo dell'infanzia e dell'adolescenza: anzichè provare semplicemente a divertirsi, la tua mente diventa subito pragmatica e indirizzata verso un risultato concreto.
Chi dimostra di essere fuori di testa non sono i "bambini cresciuti" che hanno fallito. Sono nel 99% dei casi sempre i genitori.
Non metto in dubbio la valenza degli sport nel formare il carattere delle persone, ma tra impedirgli di vivere la loro infanzia/adolescenza per raggiungere un risultato (spesso inarrivabile) o permettergli di essere come i propri coetanei... io non avrei dubbi...
Certo... finchè questo non si traduca nel farli stare chiusi in casa a diventare dei decerebrati davanti ad una consolle piuttosto che alla tv...
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".