Fortnite e i balletti: c'è infrazione di copyright?
I balletti di Fortnite sono diventati ormai un fenomeno di costume. Ma per Epic Games hanno rappresentato anche un costo, visto che a causa loro ha dovuto affrontare una serie di azioni legali
di Rosario Grasso pubblicata il 21 Giugno 2019, alle 09:01 nel canale VideogamesEpicFortnite
Da quando Fortnite ha un successo talmente dilagante molti hanno cercato di salire sul "carro del vincitore". Epic Games ha dovuto affrontare una serie di azioni legali relative ai personaggi di Fortnite, che in certi casi sarebbero stati troppo simili a personaggi già esistenti in altri ballerebbero come attori e altre figure iconiche del passato. I balletti di Fortnite sono ormai diventati un fenomeno di costume, imitati dai più giovani e anche dai campioni del mondo del calcio.
Ultimamente si sta discutendo molto sulla possibile violazione del copyright da parte dei balletti di Fortnite: insomma, è legale mimare atteggiamenti resi popolari da attori e cantanti del passato? Purtroppo, per gli autori originali di questi balletti non sembrano esserci molte strade legali per il semplice fatto che le loro movenze non possono essere protette da copyright.
L'ultimo caso spinoso che Epic Games ha dovuto affrontare è stato quello che ha visto per protagonista Alfonso Ribeiro, famosissimo attore di Willy il Principe di Bel-Air, dove interpretava l'indimenticabile personaggio di Carlton. Dopo un lungo contenzioso legale, Ribeiro ha deciso di rinunciare: secondo lo U.S. Copyright Office, infatti, non è possibile registrare i copyright di una danza semplice come la Carlton's Dance ballata da Ribeiro nella sit-com.
L'appropriazione di mosse di danza e la loro trasformazione in "meme" popolari potrebbe attirare due tipi di rivendicazione legale: violazione del copyright e per uso non autorizzato dell'immagine di un personaggio popolare. Secondo la difesa di Epic Games, nessuna delle persone che hanno intentato azioni legali ha effettivamente richiesto e ricevuto i diritti d'autore per la loro proprietà intellettuale.
TNW ha parlato con l'assistente legale Carla Navarro, fondatore di Legal Form Solution, che ha risposto così: "Una singola, ripetitiva mossa di danza può essere considerata una proprietà intellettuale? La risposta è no. La legge sul copyright dice che qualsiasi opera protetta deve essere una creazione originale conservata in una forma tangibile. Un passo di danza non può rientrare in questa categoria".
Il Copyright Act alla sezione 102(a)(4) definisce che "Coreografia è la composizione e la disposizione di una serie correlata di movimenti e schemi di danza organizzati in un insieme coerente. Coreografia e pantomime che consistono in attività motorie ordinarie, danze sociali, movimenti o gesti comuni, o movimenti atletici, possono non essere sufficientemente autoriali per qualificarsi per la protezione del copyright. I singoli movimenti o passi di danza unici non sono protetti da copyright". C'è quindi una distinzione tra coreografia completa e passo di danza estratto dal contesto.
In passato ci sono stati usi molto celebri di passi di danza all'interno di opere commerciali. Il passo di danza più famoso della storia, il moonwalk di Michael Jackson, ad esempio era già presente in un video del 1932 di Cab Calloway. Inoltre, Judy Garland e Johnny Carson sono altre celebrità che hanno ballato come Micheal Jackson molto prima che il cantante diventasse famoso.
"Il Copyright Office ha rifiutato la sua registrazione" ha detto Eric Goldman, professore di giurisprudenza presso la Scuola di diritto della Santa Clara University, specializzato in pubblicità e diritto della proprietà intellettuale, ai giornalisti di TNW, riferendosi ancora al caso del passo di danza in Willy il Principe di Bel-Air. "Dovrà trovare il modo di persuadere i giudici senza il beneficio della registrazione, il che probabilmente segnerebbe l'ingresso del Copyright Office nel contenzioso. Secondo me non ci sono molte altre strade per questa causa".
Ribeiro non è stato l'unico a citare Epic per i contenuti in Fortnite. Tra gli altri, lo ha fatto anche Leo Pellegrino, che si sente defraudato del suo stile iconico nel suonare il sassofono. Pellegrino però non ha proceduto in termini di violazione del copyright perché, come Ribeiro, non dispone dei diritti d'autore sul suo modo di suonare il sassofono, piuttosto sta procedendo per l'uso non autorizzato della sua immagine personale.
Nel mondo dei videogiochi casi come questi sono piuttosto frequenti: alcuni ricorderanno, ad esempio, il contenzioso Lindsay Lohan contro Grand Theft Auto V. Banalizzando un po', questi personaggi famosi (o presunti tali) cercano di cavalcare l'onda del successo dei titoli di intrattenimento al momento più popolari.
"Questa causa non ha possibilità di successo" ha detto Goldman a TNW. "Non rivendica una violazione del copyright, ma si rifà piuttosto ai diritti di pubblicità e alla legge sui marchi. Non c'è una legge che protegge uno "stile", specialmente non nelle circostanze che Pellegrino sta rivendicando. Pellegrino sarà fortunato se non dovrà firmare un assegno per coprire i costi legali di Epic".
"In passato creavi contenuti e cercavi di guadagnare vendendo quei contenuti. Oggi crei contenuti e trovi modi fantasiosi per guadagnare del denaro" conclude TNW citando Jonathan Band, Professore legale dell'Università di Georgetown.
7 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoLa modalità zombie e la br personalmente non mi piacciono per niente
non appena apple troverà il modo di inventare e registrare una miscela gassosa composta dal 78% di azoto, 20% di ossigeno e 2% di vapore acqueo e altri gas.
comunque è assurdo chiedere soldi per un movimento di 5 secondi o un atteggiamento o un modo di parlare, per quanto iconico possa essere...
e un imitatore dovrebbe avere con se più avvocati di quanti personaggi riesce ad imitare, per non finire in galera...
capisco che i tempi sono duri e gente che viaggiava con ingaggi da qualche centinaia di migliaia di dollarozzi adesso non se li fila più nessuno... ma qua si sta raschiando il fondo del barile...
Una cosa è certa, il balletto è quello, ma era coperto da copyright? Bho.
E' scritto nell'articolo "Dopo un lungo contenzioso legale, Ribeiro ha deciso di rinunciare: [U]secondo lo U.S. Copyright Office, infatti, non è possibile registrare i copyright di una danza semplice come la Carlton's Dance[/U] ballata da Ribeiro nella sit-com.
Comunque non biasimo questa gente che prova a mungere la vacca grassa, che poi in fondo qualcosa ci hanno anche ricavato, un po' di pubblicità gratuita
Comunque non biasimo questa gente che prova a mungere la vacca grassa, che poi in fondo qualcosa ci hanno anche ricavato, un po' di pubblicità gratuita
Devo ammettere che stavolta non ho letto l'articolo, ho commentato a cazzo sul titolo... My bad.
Fate qualcosa, stanno diventando davvero insopportabili.
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