First Playable Fund, il fondo per il finanziamento di videogiochi è in Gazzetta Ufficiale

First Playable Fund, il fondo per il finanziamento di videogiochi è in Gazzetta Ufficiale

Il decreto attuativo relativo al “First Playable Fund” è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dello scorso 8 febbraio 2021

di pubblicata il , alle 11:21 nel canale Videogames
 

First Playable Fund è un fondo per il finanziamento di prototipi di videogiochi e ha l’obiettivo di sostenere lo sviluppo dell’industria dei videogiochi a livello nazionale. Il testo, atteso ormai da diversi mesi dal settore, perfeziona l’impianto della misura già introdotta nel DL Rilancio di maggio 2020, confermando la dotazione iniziale di 4 milioni di euro per finanziare prototipi di videogiochi e sostenere la crescita dell’industria dei videogiochi italiana.

IIDEA, l’associazione di categoria che rappresenta l’industria dei videogiochi in Italia, esprime la sua soddisfazione per l’avvenuta pubblicazione del decreto attuativo relativo al “First Playable Fund” sulla Gazzetta Ufficiale dello scorso 8 febbraio 2021. L’Associazione è pronta ora a collaborare attivamente con il Ministero dello Sviluppo Economico per la definizione degli ultimi dettagli necessari a rendere pienamente operativo il First Playable Fund, con l’auspicio di registrare un accesso diffuso a questa misura da parte di molti sviluppatori italiani nell’arco dei prossimi mesi. Il fondo prevede, infatti, l’erogazione di contributi a fondo perduto, riconosciuti nella misura del 50 per cento delle spese ammissibili, e per un importo compreso dai 10.000 euro e 200.000 euro per singolo prototipo. Tra le novità del decreto attuativo, la possibilità per ciascuna impresa di candidare due progetti distinti.

Il prototipo di un videogioco rappresenta la prima versione giocabile dell’opera ed è lo strumento attraverso il quale gli sviluppatori presentano il loro progetto di sviluppo a editori e investitori per ottenere finanziamenti necessari per la successiva produzione del prodotto finale e per la sua distribuzione sul mercato internazionale. La realizzazione del prototipo, che di solito coincide con le fasi di concezione e pre-produzione di un videogioco, richiede un investimento rilevante in termini di risorse da parte delle imprese e solitamente avviene in regime di autofinanziamento da parte delle imprese stesse, senza poter contare su apporti finanziari di editori e/o investitori, che possono intervenire nelle successive fasi della produzione.

Non è l'unica misura a sostegno delle startup che investono in sviluppo di videogiochi in Italia. Di qualche giorno fa, infatti, la notizia di un piano di sostegno con caratteristiche simili da parte della Regione Lazio, nell’ambito del nuovo acceleratore diffuso dedicato all’industria del videogame Cinecittà Game Hub.

1 Commenti
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Axios200612 Febbraio 2021, 12:26 #1
Tranquilli che il figlio/cognato/cugino/compare del politico di turno, creeranno immediatamente uno studio di sviluppo ed i soldi spariranno in 5 secondi come da italica tradizione.

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