Final Fantasy VII Remake: 'cambiamenti alla storia necessari per mantenere alto l'interesse'
I cambiamenti alla storia voluti da Square Enix rispetto al Final Fantasy VII originale non sono stati graditi da tutti i giocatori. Ecco come li spiega il director Yoshinori Kitase
di Rosario Grasso pubblicata il 06 Febbraio 2023, alle 15:31 nel canale VideogamesSquare EnixFinal Fantasy
Rilasciato nel 2020, Final Fantasy VII Remake rappresenta la prima di tre parti in cui è stato riadattato Final Fantasy VII, il gioco di ruolo arrivato nel 1997 sulla prima PlayStation e considerato come uno dei migliori esponenti di sempre del genere. Con la seconda parte, Final Fantasy VII Rebirth, prevista tra la fine del 2023 e l'inizio del 2024, si sono accese delle polemiche circa i cambiamenti che Square Enix ha praticato rispetto al titolo originale, sia per quanto riguarda il gameplay che, soprattutto, per la storia.
"Ci siamo avvicinati al progetto FF7 Remake con l'obiettivo di renderlo qualcosa che potesse essere apprezzato sia dai fan del gioco originale che dalle persone che non lo conoscevano", dice a tal proposito il director di Final Fantasy VII Remake, Yoshinori Kitase, in un'intervista a VG247. "Mi è capitato di giocare un remake di un gioco del passato che avevo particolarmente amato e di farlo con grande nostalgia. Ma questa nostalgia si esauriva dopo le prime fasi di gioco e, dopo un po', ho smesso di giocarlo".
"Per questo motivo, ho deciso che Final Fantasy VII Remake non avrebbe fatto appello solo alla nostalgia, ma avrebbe incluso anche una nuova storia che potesse renderlo nostalgico e fresco allo stesso tempo". Final Fantasy 7 Remake apporta un numero considerevole di modifiche alla trama originale, al punto che molti appassionati lo hanno definito più come un sequel che come un remake. Con le prossime parti, inoltre, la storia virerà in nuove direzioni non contemplate dal gioco originale.
"Con la Parte 2 e la Parte 3 i giocatori si chiederanno cosa rimarrà fedele al 100% rispetto all'originale e cosa cambierà" ha detto ancora Kitase. Le sue dichiarazioni sono interessanti anche alla luce del recente remaster di Crisis Core: Final Fantasy VII Reunion, che ha apportato modifiche alla grafica e al sistema di combattimento ma è rimasto fedele alla narrazione originale. Si tratta, però, di una situazione diversa rispetto a quella di FF7, perché l'originale Crisis Core: Final Fantasy VII uscì solo su PSP e fu molto meno popolare, al punto che l'attuale può considerarsi come un'esperienza quasi completamente nuova piuttosto che come una reintroduzione.
"L'originale Final Fantasy 7 è stato amato dai fan per oltre 20 anni, ma non volevo che venisse considerato esclusivamente come una cosa del passato, volevo renderlo un titolo che continua ad essere amato per altri 100 anni a venire".
Final Fantasy VII Remake si svolge interamente all'interno della città di Midgar (dove hanno luogo le vicende iniziali del gioco originale), e vede il ritorno di tutti i personaggi che resero celebre il gioco originale, come Barret, Tifa e Cloud, così come il "villain" Sephirot. Final Fantasy VII Rebirth, invece, è stato progettato in modo che le persone possano godersi il gioco indipendentemente dal fatto che conoscano il gioco originale. Cloud e i suoi amici, infatti, intraprendono un nuovo viaggio in questo titolo dopo aver lasciato Midgar.
10 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoHo apprezzato il cambio già nel remake.
Ovviamente mi aspetto anche il NON supporto all'ultrawide, stuttering e uso delle DX12 buggato ......
Non la bevo la scusa della "Nostalgia non è abbastanza", mi sembra una stupidata bella è buona.
Il regista è lo stesso originale che ora con la nuova tecnologia può sicuramente esprimersi con più libertà.
Assolutamente contrario a farlo con le metodologie viste nella prima parte di questo progetto remake (che ormai dovrebbe chiamarsi "alternate", con multiversi, realtà parallele, mischioni da viaggi nel tempo vari e altri deus ex machina per giustificare un po' qualunque cosa vuoi portare a video, strappando violentemente i vecchi copioni e pretendendo che ogni personaggio possa esser riscritto su carta bianca mantenendone solo l'aspetto, in pieno stile animazione nipponica di serie B (ma anche C) che scimmiotta i successi di sparuti prodotti sci-fi (della serie, fai un buon isekai, e per anni tutti ne proveranno a fare centinaia anelando lo stesso successo).
Cosa peggiore l'assoluto assenteismo di nemici percepibili con lo stesso astio del Sephirot originale, qui per ora reso come un fantasma di se stesso, incluso a forza, a più riprese, nella prima parte quasi a volerne creare una conclusione più degna rispetto ai confusionari e assolutamente superficiali combattimenti conclusivi.
Possono rimaneggiare quanto vogliono il mondo di FF VII e le storie dei personaggi, ma non si permettano di rovinarle oltre ogni limite solo per andar dietro alle mode del momento o alle fantasie megalomani di Kitase (ha già fatto abbastanza danni con altri giochi che ha diretto).
Non la bevo la scusa della "Nostalgia non è abbastanza", mi sembra una stupidata bella è buona.
Ci metterebbero 25 anni di sviluppo a rifare il remake dell'intero contenuto
dei tre dischi. E' semplice e chiaro il motivo.
dei tre dischi. E' semplice e chiaro il motivo.
Secondo me te lo ricordi troppo "in grande".
La maggiorparte di FF VII, tolta la mappa del mondo, era ricreato in pochi corridoi con poche "mappe" pre-render.
Alla fine la maggiorparte del tempo era speso nei combattimenti casuali e nella ricerca degli oggetti. Se ti giochi FF7 e disattivi gli scontri casuali, vedrai che impieghi pochi minuti a percorrere tutta la "strada" inclusa nel gioco.
Un gioco impostato così, pur senza i fondali, non impieghi tanto a realizzarlo, sarebbe una sorta di via di mezzo tra quanto Square fece con FF X e FF XIII, a livello di gestione degli spostamenti. Hai dei corridoi, ti sposti solo "avanti e indietro", con qualche deviazione, e anche le location più grandi sono risolte con poco sforzo, o tagliate fuori del tutto e viste solo nei filmati (ad esempio Bevelle).
Tiri via la mappa del mondo, e le varie location al netto dei filmati introduttivi, le risolvi con qualche "stanza" dove far muovere i personaggi.
Ed ecco che luoghi immensi come il Gold Saucer vengono ridimensionati notevolmente.
Di certo non ha molto senso creare delle sezioni immense da porzioni di gioco originale che occupavano a dir tanto 10 minuti, ad esempio lo abbiamo visto nella prima parte del remake con la sezione nelle fogne e nella train graveyard, che sono state estese ad abbondanti ore di gioco con annesso boss extra, quando nell'originale altro non erano che pochi scontri casuali che separavano l'utente dal passo sucessivo della storia. E nel remake non viene aggiunto proprio niente da queste parti di gioco, sono semplicemente state allungate (così come altre) per farlo diventare un titolo da 40 ore che tratta gli stessi contenuti di una porzione di 4 ore (esagerando) nel gioco del 97.
Se continuano su questa strada di espasione delle parti più superflue, ci mettono si 25 anni.
ricerca di misteri rimarrebbero. Questo nuovo che fanno è gia tanto
se non è l'ultimo e una volta usciti di da midgard ci sarà il nulla cosmisco.
ricerca di misteri rimarrebbero. Questo nuovo che fanno è gia tanto
se non è l'ultimo e una volta usciti di da midgard ci sarà il nulla cosmisco.
Non mi preoccupa particolarmente quel che taglieranno dell'originale.
Mi preoccupa molto più quello che inseriranno al posto dei contenuti tagliati, perchè sicuramente punteranno a fare altre 40 o più ore di gioco anche dalla parte 2.
Ma la vera domanda è, fino a che punto vogliono arrivare con la narrazione in queste 40 ore.
Per quanto cambieranno la trama, il setting del gioco è lo stesso mondo, i personaggi anche e il loro background, pure. Possono variare il loro futuro, sicuramente, ma il passato, quello no.
Quindi porzioni come Gongaga (Zack nacque li, per chi non si ricordasse), Nibelheim, Junon, Cosmo Canyon, Corel, il Temple of the Ancient, la Forgotten Capital e lo Shell Village, dovranno pur farne parte.
Considerata l'esuberanza sulle scelte però, ho il timore che ci ritroveremo con la Chocobo Farm sicuramente inclusa, e magari tagliate via altre ben più fondamentali a livello della narrazione e descrizione del mondo di FF VII.
se ti riferisci a Nojima, nel 97 non lavorava da solo alla scrittura della storia. Alla scrittura prendeva parte attiva anche Sakaguchi.
quest'ultimo in particolare venne influenzato nelle stesure (non solo di ff7) dalla perdita improvvisa della madre per incidente.
ora non ci sono le stesse persone, Sakaguchi è via da anni (sostituito aihmè da Kitase alla produzione) e Nomura è diventato direttore, se ne sono aggiunte altre alla scrittura, oltre al fatto che Nojima stesso non è detto sia la stessa persona di quasi 30 anni fa. Alcuni dei suoi lavori post FF VII non sono sullo stesso livello, altri si, per cui bravo lui, ma non è detto sia sinonimo di successo assicurato.
non sto dicendo sia un male avere il team che hanno oggi, ma semplicemente che FF VII non sta venendo scritto dalle stesse persone e con le stesse basi/contesto del 97, anche se uno degli scrittori storici è presente.
la sua presenza è forse più utile a mantenere sui binari tutto quanto vorrano riutilizzare, ma il fatto che ricicleranno anche tanti contenuti saltati fuori dalla Compilation di FF VII (molti dei quali di dubbio gusto) pone problemi non da poco per la creazione di una amalgama funzionale al tentativo di bissare (o avvicinare) il successo dell'originale.
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