Fifa 18, e altri giochi, violano le leggi del gioco d'azzardo in Belgio
Nei giorni scorsi si era espressa in maniera molto simile anche la Gaming Authority olandese. Fifa 18 citato tra i videogiochi più a rischio
di Rosario Grasso pubblicata il 27 Aprile 2018, alle 11:21 nel canale VideogamesElectronic ArtsFifa
La Commissione Gaming in seno al parlamento belga ha avviato le indagini su videogiochi e gioco d'azzardo subito dopo il rilascio di Star Wars Battlefront II. La struttura del titolo EA fortemente orientata sulle casse premio e i miglioramenti da queste consentiti in termini di performance di gioco ha insospettito le istituzioni del Belgio.
La commissione ha esaminato quattro videogiochi popolari, ovvero Star Wars Battlefront II, Overwatch, FIFA 18 e Counter-Strike: Global Offensive. La conclusione dello studio è che tre di questi giochi contravvengono alle regole sul gioco d'azzardo in Belgio.
"Mettere insieme videogiochi e gioco d'azzardo, soprattutto in giovane età, è pericoloso per la salute mentale. Abbiamo già adottato numerose misure per proteggere sia i minori che gli adulti dall'influenza della pubblicità del gioco d'azzardo", ha detto il Ministro della Giustizia del Belgio Koen Green.
Nonostante l'indagine, come detto, sia partita da Battlefront II, lo sparatutto sviluppato da DICE è risultato essere l'unico conforme, tra quelli esaminati, alla legge. Questo perché dopo il rilascio sono state apportate delle modifiche che lo rendono aderente alle normative. Il rapporto rileva, inoltre, che il sistema di classificazione PEGI viene applicato ai giochi sulla base dei contenuti, ma non tiene conto degli elementi relativi al gioco d'azzardo. Allo stesso tempo, "gli sviluppatori usano sempre più sistemi per convincere i giocatori a spendere soldi veri dopo aver acquistato un gioco", usando celebrità per promuovere le casse premio o nascondendo le effettive probabilità di successo al momento dell'acquisto.
Fondamentalmente la Commissione Gaming vede le casse premio, o le bustine di figurine di Fifa, come una scommessa, perché i giochi invogliano i giocatori ad acquistare questi prodotti senza che vi siano delle garanzie sul loro contenuto, visto che al momento dell'apertura si può solo "azzardare" che vi sia qualcosa di reale valore e utilità.
"Se le casse premio incriminate non vengono prontamente rimosse, i produttori rischiano una pena detentiva fino a cinque anni e una multa fino a 800 mila euro", si legge nel rapporto. Se sono coinvolti dei minori, le sanzioni raddoppiano.
Non sono state indicate delle tempistiche precise circa l'obbligo a uniformarsi alla normativa, ma un rappresentante di Electronic Arts per Fifa 18 ha dichiarato che avrebbe "accolto favorevolmente il dialogo con il Ministro Geens", pur riaffermando che per EA questi contenuti non costituiscono gioco d'azzardo.
Accostare un videogioco al gioco d'azzardo comporta ripercussioni importanti anche in termini promozionali: non sarebbe più possibile, infatti, utilizzare i canali e le fasce orarie tradizionali. Tutto questo inciderebbe fortemente sulla convenienza a produrre titoli con strutture di acquisti in-app di questo tipo.
"Crediamo fortemente che i nostri giochi siano sviluppati e implementati in modo etico e legale in tutto il mondo e consideriamo queste responsabilità seriamente", sono le parole del portavoce EA. "Ci preoccupiamo che i giocatori vivano un'esperienza gratificante, e prestiamo molta attenzione a garantire che ciascun gioco sia commercializzato in modo responsabile, anche in conformità agli standard di rating regionali".
D'altronde la questione è spinosa e presenta mille sfaccettature. A partire dal fatto che le normative sul gioco d'azzardo differiscono anche in maniera sensibile fra le varie parti del mondo. Con questo principio, anche l'apertura di una tradizionale bustina di figurine reali sarebbe gioco d'azzardo. Anche se, in riferimento a questo paragone, non può essere sottovalutato il livello di coinvolgimento che un videogioco sa offrire e certe articolate strutture di gioco che invogliano soprattutto i più giovani a fare acquisti in-app.
5 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoparo paro all'italia dove ci sono pubblicità di slot, poker, tombola, gratta e vinci et similia 24/7 (e non ne parliamo di quando c'è una partita, 8 su 10 sono scommesse)
Triste verità quella delle pubblicità sul gioco d'azzardo durante le partite....
Nella migliore delle ipotesi rende impari il gioco. Nella peggiore trovi meccanismi da ludopatia
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