Esplosione della pirateria online in Italia

La pirateria rallenta la comunque sostenuta crescita dell'industria dei videogiochi. Secondo un report di ESA in Italia si registra un'esplosione della pirateria sulla rete.
di Rosario Grasso pubblicata il 13 Febbraio 2008, alle 08:51 nel canale Videogames
124 Commenti
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Personalmente preferirei mille volte qualcosa di originale che la semplice copia scaricata... (per nn avere problemi di aggiornamenti, e tutto ciò che ne riguarda.. o nel caso di un cd musicale x averlo bello originale con il suo cd)
Ma se poi vedo i prezzi.. e vedo quanti soldi ho in tasca...
bèh scusatemi ma io ci penso due, tre, quattro volte... ed è così che la penso la maggior parte della gente.
E' questa l'Italia di oggi.
Capisco la situazione, ma avere tutto non è un diritto. Ognuno compra quello che può e con i soldi che ha. I pochi soldi, secondo me, non sono una buona scusa per la pirateria.
Il NON comprare, alla lunga, è un danno più per musicisti e SIAE che non per noi.
E' questa l'Italia di oggi.
Non ci metterei la mano sul fuoco, perchè le cattive abitudini sono dure a morire; un esempio che calza a pennello è quello della differenza di prezzo tra giochi pc e giochi console, dove nella maggior parte dei casi i giochi pc costano meno di quelli per console eppure il mercato pc è meno fiorente (oltre a contare in top ten al primo ed al secondo posto un gioco che necessita di abbonamento e copia originale) ...
1- Lo Stato con la scusa della pirateria estorce la sua bella tassa su tutti i supporti multimediali vergini a prescindere dall'uso e chiaramente si becca anche l'IVA sugli stessi.
2- Telecom ed amici si beccano una valanga di soldi dalle connessioni ADSL che per buona parte vengono fatte proprio per lo scambio di files.
3- TDK, Verbatim, Hitachi, Sandisk ( ecc ecc ecc ) fanno soldi a palate con i loro bei supporti ottici o a stato solido.
4- Le aziende che sviluppano programmi se ne fregano della pirateria tanto per uso pro I PROGRAMMI VENGONO TUTTI REGOLARMENTE ACQUISTATI e pagati profumatamente. Poi se uno studente ha una copia si autocad pirata (perchè non può permettersela) è del tutto irrilevante dato che quando lo studente diventerà un professionista restituirà con gli interessi i soldi dovuti ad Autodesk
5- I cantanti che tanto si lamentano sono tutti contenti che milioni di ragazzini abbiano i loro MP3 "pirata" nel loro iPod, dato che questi milioni di "pirati" porteranno loro Milioni di Dollari andando ai concerti e pagando salatissimi biglietti.
1- Lo Stato con la scusa della pirateria estorce la sua bella tassa su tutti i supporti multimediali vergini a prescindere dall'uso e chiaramente si becca anche l'IVA sugli stessi.
2- Telecom ed amici si beccano una valanga di soldi dalle connessioni ADSL che per buona parte vengono fatte proprio per lo scambio di files.
3- TDK, Verbatim, Hitachi, Sandisk ( ecc ecc ecc ) fanno soldi a palate con il loro bei supporti ottici o a stato solido.
4- Le aziende che sviluppano programmi se ne fregano della pirateria tanto per uso pro I PROGRAMMI VENGONO TUTTI REGOLARMENTE ACQUISTATI e pagati profumatamente. Poi se uno studente ha una copia si autocad pirata (perchè non può permettersela) è del tutto irrilevante dato che quando lo studente diventerà un professionista restituirà con gli interessi i soldi dovuti ad Autodesk
5- I cantanti che tanto si lamentano sono tutti contenti che milioni di ragazzini abbiano i loro MP3 "pirata" nel loro iPod, dato che questi milioni di "pirati" porteranno loro Milioni di Dollari andando ai concerti e pagando salatissimi biglietti.
Una sintesi migliore di questa, non si poteva fare.
Alla fine la pirateria è uno dei più grossi affari del presente che piaccia o meno è così e tutte le parti in causa, anche quelle che fingono di perderci, in realtà ne traggono profitto.
Ricordo, infatti, un articolo comparso proprio su Hardware Upgrade qualche tempo fa. Un responsabile Microsoft per il settore asiatico affermava: "se dovete proprio piratare, piratate Microsoft". Come, del resto, hanno fatto qui in Italia per molti anni.
La strategia è chiara: mettere in tutti i computer i proprio prodotti e dare la consuetudine, poi si penserà a far pagare le licenze. Con Office e Windows ha funzionato mi pare
Il NON comprare, alla lunga, è un danno più per musicisti e SIAE che non per noi.
uh porelli che dio li abbia in gloria.
Spero di essermi spiegato bene: la mia NON era una loro apologia.
La mancata diffusione di un prodotto lo porta, alla lunga nel dimenticatoio. Noi utenti possiamo campare tranquilli senza un paio di gruppi musicali.
[...]
5- I cantanti che tanto si lamentano sono tutti contenti che milioni di ragazzini abbiano i loro MP3 "pirata" nel loro iPod, dato che questi milioni di "pirati" porteranno loro Milioni di Dollari andando ai concerti e pagando salatissimi biglietti.
Questo punto io lo scriverei così:
5- I cantanti sono tutti contenti che milioni di ragazzini abbiano i loro MP3 "pirata" nel loro iPod, dato che questi milioni di "pirati" porteranno loro Milioni di Dollari andando ai concerti e pagando salatissimi biglietti.
I cantanti non si lamentano, anzi, spesso si è sentito di cantanti favoreveli al p2p.... Inoltre, loro non guadagnano praticamente niente dalla vendita di un cd, quindi, come dici te, sono contenti che tutti ascoltino misica scaricata e vadano ai concerti
Inoltre, aggiungerei il punto 6:
6- Le case discografiche dovrebbero morire, perchè succhiano soldi agli artisti e a noi ascoltatori... e non possono dire di non guadagnare molto, dato che di soldi ne fanno tanti
ma ovvio, più soldi si hanno, più se ne vogliono avere...
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