Errore 37 di Diablo III: Blizzard offre rimborsi completi in Corea del Sud

I giocatori di Diablo III residenti in Corea del Sud che hanno avuto problemi legati al famoso Errore 37 saranno completamente rimborsati da Blizzard.
di Rosario Grasso pubblicata il 22 Giugno 2012, alle 08:13 nel canale VideogamesBlizzardDiablo
68 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoio ci gioco saltuariamente e sono oltre lvl 50 con alcuni char.. e non è che ne faccio un problema di vita se i server ogni tanto non vanno.. ho anche una vita a tempo perso..
anzi.. spesso sono quasi felice se mi crasha un server.. mi alzo dalla sedia e vado a farmi una passeggiata..
Bravo: scrivi una mail e ringrazia blizzard per aver, col suo disservizio, portato un immenso beneficio alla tua salute e alla tua vita..
Siamo alla frutta!! felici di comprare qualcosa che NON FUNZIONA perché siamo liberati dall' "onere" di usarlo !!
Se non fosse una tragedia (il rinunciare sempre volontariamente a diritti e tutele, giustificando qualsiasi abuso) sarebbe quasi comico..
E comunque siamo sempre al solito discorso: solo perché ho pagato 60 euro per un giochetto e non 1500 per un software che mi permette di lavorare NON HO DIRITTO A TUTELE come ACQUIRENTE o UTENTE di tale SERVIZIO ???????
Siamo alla follia pura, qui il caldo fa sragionare in troppi..
Danno il rimborso ---> disattivano la key.
Il dvd dopo lo usi come fermapiede del tavolo e la scatola come combustibile nel camino.
E si....il caldo fa davvero male mi sa.
Esagerazione:
"Ehi tu, dammi 60 euro...IO SONO BLIZZARD."
utente: "Maaa....."
"Sei Coreano??? NO???? NESSUN MA DUNQUE."
La verita' e' solo questa.....se Blizzard fosse una persona fisica, e fosse qua davanti per dirmi una cosa del genere.....si sarebbe gia' presa alla quadrupla velocita' della luce una serie di calci in faccia da far impallidire Kenshiro.....ecco qual'e' la verita'.....con tanto di risposta "e' vero...non sono Coreano....ma picchio come un samurai e un ninja Giapponesi messi insieme...."
Che vadano a quel paese loro....Diablo....WoW...SC....e tutto cio' che e' o sara' targato col loro marchio.
Il dvd dopo lo usi come fermapiede del tavolo e la scatola come combustibile nel camino.
E si....il caldo fa davvero male mi sa.
Esagerazione:
"Ehi tu, dammi 60 euro...IO SONO BLIZZARD."
utente: "Maaa....."
"Sei Coreano??? NO???? NESSUN MA DUNQUE."
E che ? ti lamenti pure ? Con SOLI 60 euro hai un bel fermapiede rotondo e un pò di combustibile per il camino
Siamo alla frutta!! felici di comprare qualcosa che NON FUNZIONA perché siamo liberati dall' "onere" di usarlo !!
Se non fosse una tragedia (il rinunciare sempre volontariamente a diritti e tutele, giustificando qualsiasi abuso) sarebbe quasi comico..
della serie "Meno male che mi sono incazzato di brutto quella sera dell'attivazione, e per 2 settimane non ho neanche acceso D3, cosi sono riuscito a studiare e passare finalmente l'esame di Fisica II...GRAZIE BLIZZARD!
Non ci sarà un "Ente" pubblico che possa interagire per il singolo consumatore (anche se ci sono molte associazioni dei consumatori che lo fanno) come in Corea ma ... la struttura legale di un paese è conseguenza delle scelte politiche che vengono fatte da chi governa il paese ...
Cmq è possibile richiedere la restituzione delle somme pagate (o a volte la sostituzione dell'oggetto difettoso).
Poi vorrei ricordare che i diritti sono solo quelli canonizzati nelle normative, ogni altro presunto "diritto" attiene unicamente alla valenza personale di chi lo afferma come tale (giusto o sbagliato che sia), almeno così funziona negli stati di tutto il mondo, e viene "trasfuso" in normativa se un gruppo di influenza riesce a ottenerne la codifica normativa (sintetizzando un pò l'iter)
In ultimo, nel momento che acquisti un bene (tal volta) si accettano le clausole associate alla compravendita relativa all'acquisto che diventano vincolanti tra le parti.
In corea del sud sicuramente lo hanno vissuto in maniera piu' pesante perche' li' danno un importanza ai giochi della blizzard fuori dal normale (e dal razionale), quindi magari molti avevano preso ferie per giocarci o vaccate simili, e forse hanno avuto problemi di entita' diversa rispetto ai server europei.
Quindi non mi sorprende vista la gravita' della cosa per i coreani (immaginate la gente in italia che va a vedersi la partita di campionato allo stadio ma una volta dentro scopre che non ci sono i giocatori e tutte le partite sono sospese.. guerra civile) non mi stupisce che sia stata una class action.
Cio' non toglie che il 98% dei coreani non rinuncera' a diablo!
Quì quanto ci hanno messo anche solo per multare Apple che faceva allegramente la furba sulla garanzia di 2 anni prevista dalla legge?
Se fossimo più svegli magari ci tratterebbero meglio. Poi vabè non esigerei il rimborso per i server down per un po'
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