EA: i core gamer non vedono di buon occhio la crescita dell'industria dei videogiochi

EA: i core gamer non vedono di buon occhio la crescita dell'industria dei videogiochi

Secondo Peter Moore, COO di Electronic Arts, l'industria dei giochi dovrebbe essere più propensa ad accollarsi dei rischi, evitando però di replicare il modello Napster.

di pubblicata il , alle 09:01 nel canale Videogames
Electronic Arts
 
33 Commenti
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Giovyx04 Luglio 2014, 06:05 #31
Originariamente inviato da: timer86
Ho 28 anni, e giocavo da quando ne avevo 4 ... una cosa è certa, ha ragione dicendo che il mondo del business sta cambiando, ha ragione dicendo che il mondo dell'economia cambia e anche loro devono stare al passo con i tempi se non vogliono diventare un pezzo di museo. E' vero ciò che dice anche sui core gamer, ma non è totalmente vero tutto. Il business si butta verso il casual gaming, ormai da tempo, non fraintendetemi non odio i casual, ma semplicemente vanno premiati coloro che spendono tempo e invogliati, in maniera migliore di un Casual. Vi faccio un esempio, ho giocato a WOW per 10 anni, fino ad arrivare a Dicembre scorso dove ho mollato la spina definitivamente, di cui gli ultimi 2 anni era un po' come una relazione tra uomo donna, tira e molla. Ma alla fine, mi sono ritrovato ad addormentarmi mentre raidavo, ad appisolarmi nelle istanze, non è che mi annoiava il gioco ma mi annoiava la difficoltà talmente stupida di effettuare boss e quant'altro, mi annoiava quanto quel gioco fosse diventato casual, con uno sputo per terra e un aiutino potevi livellare ed equipparti velocemente. Io come molti altri senatori prima di me hanno mollato la presa con uno dei giochi che non dimenticherò mai, per le emozioni, per le sensazioni per la gilda, i ritrovi e le amicizie fatte. Ma, hanno trasformato un gioco in così casual che è diventato obrobrioso. Questo non va bene in un game, ok puoi dare una variante casual, ma non fare del gioco il casual la parte portante. Imho. E da un punto di vista di business, pensateci. I vecchi Senatori se ne sono andati quasi tutti, ed erano quelli che pagavano l'abbonamento anche se il giorno pioveva fuoco.

Anche se in realtà i miei 13 anni di gioco (parlo soprattutto verso gli MMORPG) li ho spesi tra DAoC & WoW, posso confermare ciò che ha scritto timer86 quì sopra.
Non c'è stato equilibrio tra hardcore gamer & casual gamer, ma una netta flessione unidirezionale verso il casual.. riduzione delle necessità di tempo, capacità, perdita, organizzazione, etc.. senza differenziare i bisogni di entrambe le fazioni, ma solo verso chi tira più grana.. senza tenere più di tanto in considerazione la qualità/affidabilità del cliente.

Secondo me ci sono due principali vie per risolvere questo problema della "decadenza" di qualità (nel singolo gioco)..

1. Un segnale negativo nelle vendite (flop) causato da appunto la diminuzione delle vendite, questo li costringerebbe a rivedere i metodi di produzione dei giochi. Purtroppo però come è già stato detto è un situazione molto utopistica (soprattutto per i titoli molto famosi) dato che appunto c'è (molta) gente che compra i giochi (o fa il pre-order) ancor prima di vedere un video di gameplay..

2. Concorrenza migliore. Sembrerà stupida come idea, ma in realtà è molto più concreta di quanto si possa pensare, in un qualsiasi mercato (dunque anche quello videoludico), se c'è un offerta "migliore" (quindi non necessariamente legata al prezzo), tutte le restanti offerte per tenere il passo sono costrette ad adeguarsi ad essa, o nell'ipotesi migliore a superarla.
Ora, con i mezzi e le possibilità di oggi, tipo Kickstarter per citare la più famosa, ci sono un sacco di progetti ambiziosi e interessanti su cui poter puntare, seppur prodotti da SH anonime o appena create, che però possiedono idee innovative, o semplicemente maggiormente legate alla qualità/esperienza di gioco che al bacino di utenza.. così detto "da mungere".
Sono sicuro che come è gia avvenuto in alcuni casi, quando questi progetti ottengono grande apprezzamento da parte dei giocatori, vengono immediatamente presi in considerazione delle "big" SH, e alle volte (in certi casi purtroppo ) addirittura acquisite da esse e portate avanti con prospettive/fondi migliori..

Secondo me alla base di un buon gioco ci deve -principalmente- essere una buona idea, che poi se farcita con buon motore grafico e supporto raggiunge il livello ottimale.
Ma se l'idea non passa, otterremo soltanto delle -belle- scatole "vuote"..

Detto questo, per chiudere (sono le 6 del mattino omg :eek, mia personalissima opinione, i giochi Free2Play (che in realtà sarebbero Pay2BeBetter..) e quelli CrossPlatform (che spero non arrivino mai, ma qualcuno più informato di mè magari ne conosce alcuni), saranno la 'morte' dei videogame stimolanti/challenging "old style"..

Saluti
timer8604 Luglio 2014, 09:35 #32
Originariamente inviato da: LukeIlBello
Quoto CFranco, e per quanto riguarda l'esempio di WoW...
si sa che WoW è una bimbominkiata madornale, dopo 10 anni d'altronde sarai cresciuto anche un pò tu...
vai su neverwinter online


NOnè una questione di crescita, è proprio una questione di casual e no. Prima world of warcraft era un gioco che dovevi dedicargli tempo, sia per farmare che per raccogliere tutto il necessario per andare in RAID, da 40. Se facevi cag**re allora non vedevi tutto il content, adesso invece vedi le persone ugualmente vestite, del farm non c'è bisogno più di tanto, i soldi li fai facile, e trovi persone che non sanno giocare ma che cmq finiscono di vedere tutta l'espansione, senza parlare dei boss tank e spank.

il concetto è questo, per quanto riguarda neverwinter ho preso qualche informazione di vole...
moicano6804 Luglio 2014, 15:03 #33
ahahahha la faccia tosta di EA non conosce limiti...i core gamer non vedono di buon occhio EA.punto--chiediti perchè

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