Dustborn è una nuova avventura che ricorda Heavy Rain e che si concentra sul potere delle parole
Abbiamo provato questa nuova avventura sviluppata da Spotlight, un'etichetta sostenuta da Quantic Dream, la famosa software house responsabile di Heavy Rain, Beyond: Two Souls e Detroit: Become Human. Nell'articolo vi diciamo se merita.
di Rosario Grasso pubblicata il 14 Agosto 2024, alle 16:01 nel canale VideogamesIniziamo con il dire che non è un gioco Quantic Dream, in quanto Dustborn è realizzato da un'etichetta parallela alla software house diretta da David Cage. Quest'ultima ha infatti deciso di sostenere dei progetti che lei ritiene in qualche modo affini ai suoi lavori precedenti, evidenziando il lavoro di certi studi indipendenti. Che in certi casi può essere stimolante e accattivante, come è sicuramente il caso di questo Dustborn.
Questa avventura, che condivide con Heavy Rain alcune originali forme di interazione, è basata su un vasto immaginario che vede gli Stati Uniti in conflitto, divisi tra Pacifica e la Repubblica Americana, uno stato dittatoriale governato da una severa forma di polizia conosciuta come Giustizia. A est si trova, invece, Nuova Scozia, la meta che il gruppo di personaggi protagonisti delle vicende deve raggiungere per concludere la propria missione.
La storia inizia all'indomani di una rapina, in cui il gruppo formato da Pax (il personaggio controllato dal giocatore), Sai, Noam e Theo, ha sottratto degli importanti file che deve recapitare in Nuova Scozia. Per farlo dovrà lasciare Pacifica e attraversare tutta la Repubblica Americana, un territorio ormai pieno di insidie dove la disinformazione ha incrinato le certezze della gente, fino a renderle pericolose e offensive.
Gli Stati Uniti sono diventati un posto autoritario diviso in sei regioni amministrative governate dalla Giustizia dopo l'assassinio della moglie di John F. Kennedy. Il Presidente, all'indomani di questo avvenimento, ha infatti fondato la Giustizia che, nei decenni successivi alla fine del mandato di JFK, è diventata un'organizzazione neofascista. Ora è governata dal Presidente Samuel Ward, ed esercita un controllo ferreo nell'area della Repubblica. Negli anni 2000, inoltre, un altro evento significativo, conosciuto come il Broadcast, ha cambiato ancora di più ciò che rimane degli Usa. Un segnale proveniente dal centro dell'America ha diffuso un'ondata di disinformazione che ha causato paura, paranoia e violenza nel paese. Contemporaneamente, alcune persone hanno acquisito un dono, conosciuto come "le Vox". In pratica, le loro parole sono ora potentissime, aggirano i canali uditivi e fanno effetto direttamente sul cervello degli interlocutori. Questi individui sono chiamati Anormali e la loro strana capacità di controllare le parole fa sì che la società li consideri una minaccia. Altri Anomali dispongono di poteri diversi, come la capacità di spostarsi in maniera fulminea.
La protagonista Pax può controllare le Vox: nel suo caso le parole acquisiscono una funzione intimidatoria, generano paura negli interlocutori e li obbligano a fare ciò che lei desidera. Anche Noam, l'ex ragazza di Pax, controlla le Vox, per manipolare coloro con cui parla. Tutto questo è pensato per indurre il giocatore a ragionare su quanto siano importanti le parole stesse, e come possano diventare un'arma sia nei dialoghi tra poche persone sia nella comuncazione tra un'istituzione potente e tanti cittadini. Il tutto non senza riferimenti alla società attuale, così soggiogata da manipolazione e propaganda, dove il libero arbitrio dell'individuo è costantemente messo sotto pressione.
Con grafica in cel-shading, Dustborn ci porta così a esplorare gli straordinari paesaggi neo-western di un'America distopica e in preda al panico. I quattro protagonisti, che per sfuggire ai controlli della polizia si spacciano per un gruppo musicale conosciuto appunto come Dustborn, affrontano il viaggio su un vecchio autobus guidato da un robot. Devono portare a termine diverse tappe sul loro percorso, stringere relazioni per ogni fermata, risolvere enigmi in stile avventura grafica, completare missioni e affrontare sfide sempre più difficili. Il tutto mentre i documenti rubati diventano un problema di pubblico dominio e i legittimi proprietari, coadivuati dalla Giustizia, li rivogliono.
Con l'aiuto dei suoi compagni di avventura, Pax può risolvere enigmi, mentre utilizza il ME-EM, una vecchia console portatile anni '90, per intrappolare gli Echi creati dal Broadcast, e alimentare le sue Vox. Ad esempio, mentre uno dei membri tenta di destabilizzare la comunità rurale di Liberty (dove Pax è cresciuta), la protagonista riesce ad apprendere la Vox che crea discordia per mettere i membri della comunità contro la persona che fomenta la ribellione. Inoltre, per superare certi ostacoli o aprire delle porte, Pax può fare affidamento a Noam, Theo e Sai. Quest'ultima è potente, e può aprire qualsiasi porta (o quasi) sfondandola, mentre Theo usa l'astuzia e il grimaldello. Anche Ziggy, la "sorella" di Pax, si unirà presto alla strada: lei combatte ansia e iper-attività, e può spostarsi velocemente per compiere delle scaltre mosse stealth.
C'è anche un sistema di combattimento basato su schivate, affondi e Vox per stordire gli avversari, ma le animazioni legnose e il sistema di controllo poco preciso lo rendono uno degli aspetti meno gratificanti di questa produzione. Ad ogni modo, è possibile potenziare le abilità in combattimento di Pax in modo, ad esempio, da colpire più avversari contemporaneamente, essere più veloce e usare armi più potenti, anche per attaccare dalla distanza.
Ma sono i dialoghi il vero centro di questa avventura. Pax ha a disposizione diverse opzioni, a seconda di quanto brava è diventata con le Vox, e degli oggetti che ha scoperto nel corso dell'avventura. Fare dei regali ai personaggi principali, infatti, modifica il rapporto tra loro e Pax e può abilitare uno dei 3 finali a disposizione per ciascuno di loro. Dustborn è così indirizzato soprattutto a quei giocatori che amano scoprire una storia e le conseguenze che ha sui personaggi protagonisti, su come modella la loro personalità mentre la maggior parte del tempo di gioco è dedicata proprio alle parole. I membri della gang dei Dustborn spesso fanno delle soste in accampamenti, motel o altri rifugi in cui è possibile fare il punto della situazione e chiedere loro cosa ne pensano delle scelte fatte e di come si sono evolute le vicende.
La storia è raccontata in capitoli e, alla fine di ciascuno di essi, si potranno ripercorrere le varie vicissitudini affrontate in un riassunto in stile fumetto. Mentre percorriamo la strada verso Nuova Scozia sull'autobus, inoltre, Pax comporrà nuovi brani musicali che poi andranno esibiti nei concerti per evitare che la Giustizia ci identifichi: in queste fasi di gioco Dustborn diventa un Rhythm game con meccaniche del tutto simili a Guitar Hero.
In definitiva, Dustborn è un'avventura interessante, capace di trascinare i giocatori in un immaginario dettagliato e stimolante, oltre che ben strutturato, per circa 15 ore di gioco. Con la capacità di disvelare gli aspetti di questo immaginario poco per volta durante l'avventura, insieme al passato dei vari personaggi protagonisti e all'alone di mistero che tutto questo determina, è certamente in grado di appassionare il giocatore interessato ai temi più delicati della società moderna, fermo restando che non può vantare le rifiniture e la fluidità nel sistema di controllo propri dei titoli ad alto budget.
Dustborn sarà disponibile dal 20 agosto su Steam, Epic Games Store, PS5, PS4, Xbox One e Xbox Series S/X.
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