Dragon Age 4, lascia il direttore creativo. Brutta notizia per il futuro del gioco?
Matt Goldman, direttore creativo di Dragon Age 4, ha lasciato BioWare. Secondo la software house lo sviluppo del titolo rimane in "eccellenti mani", anche se più volte negli ultimi anni sono emerse notizie non certo rinfrancanti.
di Manolo De Agostini pubblicata il 25 Novembre 2021, alle 09:01 nel canale VideogamesElectronic Arts
Dragon Age 4 sta vivendo uno sviluppo a dir poco turbolento. L'ultima brutta notizia riguarda l'addio a BioWare del senior creative director Matt Goldman, impegnato sul gioco dal 2017. Secondo quanto riportato da Kotaku, l'uscita di scena sarebbe frutto di un "accordo reciproco tra le parti".
Gary McKay, general manager di BioWare, ha informato i dipendenti l'addio immediato di Goldman alla software house. "Comprendiamo che la partenza di Matt abbia un impatto su di voi, così come sullo sviluppo del gioco. Vi assicuriamo che il nostro impegno per un Dragon Age di alta qualità non viene meno e non commercializzeremo un gioco che non è all'altezza degli standard di BioWare", si legge nella comunicazione.
Un rappresentante di Electronic Arts ha dichiarato che Goldman "lascia il prossimo gioco di Dragon Age in mani eccellenti", pronte a portare avanti la visione della software house.
Goldman era entrato in BioWare per la prima volta nel 1998, lavorando su molteplici serie, da Baldur's Gate a Jade Empire fino ai primi giochi di Dragon Age. Dopo un breve periodo in Ensemble, dove ha partecipato allo sviluppo di Halo Wars, nel 2017 è rientrato nella software house come senior creative director di Dragon Age 4. Il gioco, all'epoca, era già in sviluppo con risultati non all'altezza, tanto che fu deciso di riavviare l'intera produzione. Non sembra però che le cose siano filate del tutto lisce, di fatti nel febbraio di quest'anno si è deciso di cancellare la parte multiplayer per concentrarsi sull'esperienza single player.
Al momento non è stato nominato un successore di Goldman. Non si tratta dell'unico addio di alto profilo in casa BioWare: nel dicembre dello scorso anno la software house ha perso il produttore esecutivo Mark Darrah e il general manager Casey Hudson. Al di là delle fuoriuscite, ciò che più colpisce è l'assordante silenzio attorno allo sviluppo del gioco dopo un video "dietro le quinte" diffuso un anno fa (qui sopra).
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4 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoStandard davvero bassi a giudicare dalle ultime porcate uscite...
Di dragon age esiste solo il primo, per me.
il secondo era già un mezzo schifo da gamepad, il terzo si era quasi ripreso ma solo in minima parte.. sto 4 per farlo andare su ogni cosa, avrà un gameplay degno di un flipper.
Di dragon age esiste solo il primo, per me.
il secondo era già un mezzo schifo da gamepad, il terzo si era quasi ripreso ma solo in minima parte.. sto 4 per farlo andare su ogni cosa, avrà un gameplay degno di un flipper.
Che cacchio ci avete trovato di bello in Dragon age: Origins non l'ho mai capito. L'avevo recuperato tempo fa (perchè già in parte mi lasciava ampiamente perplesso) ed a parte la fatica per farlo partire correttamente, più una serie inspiegabile di problemi tecnici tra cui crash improvvisi, ha un gameplay cosi macchinoso ed orrido che non ci si crede. L'alternanza tra le due visuali è qualcosa di abominevole e completamente scomodo, si vede che l'avevano pensato già con in testa un gameplay con il pad, infatti con mouse e tastiera si gioca di merda. Inoltre anche qui gli aspetti ruolistici mi son sembrati fin troppo semplificati, almeno per quanto ho visto inizialmente (se faccio il confronto con Pillars of Eternity non c'è storia), poi non so se andando avanti migliorava, ma il core gameplay era cosi orrido che mi ha fatto desistere praticamente subito.
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