Dopo anni di sola crescita, anche il settore dei videogiochi è pronto a frenare nel 2022

Dopo anni di sola crescita, anche il settore dei videogiochi è pronto a frenare nel 2022

Anche il settore dei videogiochi potrebbe frenare quest'anno, per la prima volta dopo anni di continua crescita. Dopo il boom legato al COVID-19, anche il mondo dei videoludico non sarebbe "a prova di recessione" secondo un analista di Ampere Analysis.

di pubblicata il , alle 12:41 nel canale Videogames
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La società di ricerca Ampere Analysis prevede una decrescita del settore videoludico dell'1,2% per il 2022, fermandosi a un giro d'affari di 188 miliardi di dollari. In sostanza, il settore dovrebbe concludere l'anno con una contrazione di 3 miliardi di dollari rispetto a quanto fatto segnare nel 2021, per poi riprendere a crescere nel 2023.

Si tratta di un dato importante non tanto per le cifre a cui si fa riferimento, quanto per il fatto che se confermato rappresenterebbe il primo segno negativo per il settore dal 2015. Negli ultimi 6 anni, infatti, i videogiochi hanno accresciuto sensibilmente il loro share raggiungendo il picco più alto mai registrato durante la pandemia di COVID-19. D'altronde, le restrizioni hanno fatto si che si trascorresse molto più tempo a casa, ragione per cui le attività private al chiuso hanno ampliato inevitabilmente il loro pubblico.

Tra il 2019 e il 2021, il settore gaming è cresciuto di ben il 26% raggiungendo un valore totale di 191 miliardi di dollari. Era prevedibile quindi che un, seppur timido, ritorno alla "normalità" avrebbe impattato su quei settori che dalla pandemia, in qualche modo, ne avevano tratto beneficio. Sfortunatamente, dagli stessi eventi da cui ha preso il via la crescita si originerebbe la contrazione.

La pandemia, infatti, ha costretto numerose aziende a rallentare o addirittura interrompere per un determinato periodo la propria attività. Questo ha naturalmente ridotto le forniture per la produzione di console e hardware di nuova generazione che, a fronte di prezzi in ascesa e difficoltà di reperimento, hanno visto una riduzione dei consumi. A tali circostanze va poi sommata la guerra in corso tra Russia e Ucraina che non solo ha generato difficoltà alle aziende locali, ma ha spinto società come Microsoft e Sony ad interrompere le loro attività in Russia.

Premesso che fino allo scorso anno la Russia rappresentava il decimo mercato più grande per il settore, è chiaro che lo stop va ad influenzare negativamente il giro d'affari. Tuttavia, secondo Ampere l'impatto non è poi così significativo e riguarderà esclusivamente l'anno in corso. Dal 2023, infatti, la crescita dovrebbe riprendere facendo chiudere l'anno a un valore record di 195 miliardi di dollari.

"Dopo due anni di enorme espansione, il mercato dei giochi è pronto a restituire un po' di quella crescita nel 2022, poiché più fattori si sono combinati insieme per minarne le prestazioni" ha commentato Piers Hrding-Rolls, direttore per la ricerca di Ampere.

2 Commenti
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demonsmaycry8408 Luglio 2022, 12:46 #1
per forza non si vendono console....i. prezzi salgono i titoli oramai sempre più fotocopia sono arrivati agli sgoccioli...non a caso macinano hype giochi che sembrano innovativi tanto che poi però sono pieni di bug e non funzionano o sono troppo p2w...
è un periodo di transizione non a caso si troncava il supporto alle vecchie console....però con lo shortage, l'inflazione e la guerra portare ps5 in casa della gente è sempre più difficile....
specialmente perchè diciamola manca un canale ONESTO per comprarla. Se oltre alla console mi devo caricare di 200 euro di paccottiglia posso anche aspettare.
david-108 Luglio 2022, 13:34 #2
Statistica senza senso… primo perché la serie positiva comincia solamente nel 2015 e secondo perché si becca la pandemia che ha fatto il boom, visto che tutti a casa non sapevano cosa fare…

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