Diablo III: chiude la casa d'aste

A poche settimane dal BlizzCon, la Blizzard anticipa che dal 18 marzo 2014 in Diablo III non sarà più presente la (assai discussa) casa d'aste.
di Antonio Rauccio pubblicata il 18 Settembre 2013, alle 08:40 nel canale VideogamesBlizzardDiablo
62 Commenti
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Per carità, PCista convinto e gli H'n'S [U]DEVONO[/U] essere giocati con il mouse.
Giocare a Diablo con il pad è come farsi la doccia con la tuta da sci addosso...
(in realtà volevo dire una cosa ben più greve che parla di donne e cellophane ma non è il caso
Per carità!
Tasto di schivata e mira semi automatica delle skill (ma un DH resta comunque ingiocabile visto che le trappole vengono piazzate semi random).
Non è un gioco così adatto alle console, forse ancor meno degli FPS.
1) Pirateria. Il gioco sarebbe stato piratato, perdita di entrate economiche. SCII è nato con una modalità offline, ha venduto se non ricordo male circa 3mln di copie nel primo mese, quindi chi lo doveva comprare l'ha comprato. Se non avesse avuto la modalità offline avrebbe venduto di più? Difficile dirlo, ma secondo me l'equazione 1 gioco non piratabile = 1 copia vendutà in più non regge. Chi ruba ruba a prescindere, c'è gente che scarica le app pirata da 1€...
2) La struttura del codice. Blizzard ha sempre dichiarato che, per come è stato sviluppato, parte locale e parte server, non sarebbe stato possibile inserire una modalità offline in D3. Allora quale miracolo ha fatto in modo che PS3-XBOX360 avessero una modalità offline?
3) Casa d'aste a valuta reale. Dare in mano il codice agli hacker avrebbe ( in teoria, non è più il BNET fallato di 20 anni fa ) potuto creare incovenienti a tutti i giocatori.
Per l'ultima valutazione, ci posso anche stare. Ma vista che hanno totalmente rimosso la casa d'aste in tutte le valute, chi doveva acquistare l'ha acquistato, il codice si può modificare come dimostrano i fatti...cosa vieta a Blizzard di inserire una modalità offline DOPO l'uscita di questa espansione e la relativa entrata economica?
su console ha senso infatti a parte il fatto che tra un paio di mesi nessuno piu ci giocherà, li si gioca in multi a schermo condiviso...è tutto un altro mondo rispetto al pc e va bene cosi visto il target di utenza completamente diverso!
Posso capire in certi casi l'antipatia per Blizzard, però a volte annebbia la vista...
Blizzard guadagna parecchio con la casa d'aste a valuta reale (chi ha un minimo di esperienza sul tema, ne è consapevole), ma se questo sistema, sul lungo termine, rischia di deteriorare una delle sole 3 proprietà intellettuali che possiede, è ovvio che corrano ai ripari e ascoltino le critiche di una larga fetta di pubblico che si è disaffezionato.
Forse bastava chiudere solo la casa d'aste a valuta reale, visto che è quella che attira speculatori finanziari e sfruttatori di schiavi asiatici, e rappresenta la principale fonte di problemi.
Se dovessero scegliere di mantenere la connessione permanente, con i personaggi salvati online, complicheranno la vita ad eventuali case d'asta "non ufficiali".
Diablo III non avrà mai abbonamenti a pagamento o roba simile, il genere di gioco non si presta a questo modello di business.
Certo, sparirà una bella fetta di utenti, tutti quelli interessati solo a lucrare con la casa d'aste, ma sarà un bene per il gioco e molti ritorneranno...
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