Death Stranding 2, l'ultimo trailer svela la data di uscita. Nel cast Luca Marinelli: 'è Snake'

Death Stranding 2 ha finalmente una data di uscita ufficiale. Il sequel dell'ultima IP di Hideo Kojima promette grandi colpi di scena e, anche questa volta, un cast stellare. Quest'ultimo vede la presenza di due volti familiari: Luca Marinelli e Alissa Jung.
di Pasquale Fusco pubblicata il 10 Marzo 2025, alle 12:31 nel canale VideogamesKojima ProductionsDeath StrandingPlaystation
44 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoD'altro canto chi conosce il personaggio sa perfettamente che Kojima ha sempre voluto fare il regista e che il mondo videoludico è stato un ripiego. Settore dove oggi, rispetto a quando uscì il primo MGS, ti permette di realizzare un prodotto che sembra davvero un film pur rientrando "sulla carta" nell'ambito videoludico.
Il primo DS ne è appunto un esempio lampante, ci sono decine di ore di filmati che hanno un'impostazione del tutto cinematografica, ci sono fasi "di gioco" dove passi anche 2 ore di fila a guardare filmati. Questo DS2 sarà sulla stessa falsa riga, d'altro canto questo stesso trailer che ha ricevuto critiche positive ovunque ne è il perfetto manifesto.
E' un videogioco con tutti i crismi. Semplicemente non e' un videogioco con il gameplay che ti aspetti. Sto fatto che diciate che non e' un videogioco perche' non ha il gameplay che piace a voi semplicemente conferma tutto quello che ho detto.
Sicuramente meno noioso di quella ciofeca di hellblade
Questo è il motivo per cui evito generalmente di parlare di questo gioco. Appena si fa notare che il gameplay è mediocre e monotono, nonostante sulla carta ci siano anche diverse idee interessanti, subito la levata di scudi. Non è questione di piacere o meno, cosa della quale a me frega una mazza (anche perchè è un discorso del tutto soggettivo), ma di come è strutturato e realizzato il gioco.
Che a te, o ad altri, potrà anche piacere, così come ad altri potrà non piacere: ma è appunto irrilevante. Ma quello che offre sarebbe evidente se ci si soffermasse a guardare, e non a parlare per partito preso. Il gameplay è secondario a (citando te) storie, musiche, atmosfera; e ci aggiungo a dialoghi, recitazione, trama, narrativa, personaggi.
Gameplay, meccaniche, level design... tutti elementi secondari, cosa che già di per se ti fa capire che il focus non è il "gioco", ma appunto il film. D'altro canto Kojima voleva per l'appunto trasmettere messaggi e sensazioni emotive generati da questi elementi, non certo fornire un gameplay interessante e articolato.
Anzi, il gameplay stesso e le sue meccaniche sono "asservite", costruite sulla carta per gli elementi principali; lo stesso sistema di online asincrono è studiato secondo quei principi. E dico "sulla carta" perchè per come poi si sviluppa la parte giocata a mio avviso fallisce.
Paradossalmente le parti di gioco più riuscite sono quelle previste dalla storia in cui sei costretto alla parte shooter, ma si tratta solo di 3 momenti ben distinti dell'intera esperienza e creati in istanze al di fuori della mappa di gioco.
Per cui il discorso è molto semplice: se parliamo di un'opera multimediale nel senso più ampio del termine DS si merita a mio avviso volti altissimi, ma se lo valutiamo come mero videogioco per quanto mi riguarda è insufficiente. Il problema è che dovrebbe essere un videogioco, o almeno è considerato tale.
E questo non ha nulla a che vedere col fatto che possa piacere o meno.
Ma è ovvio che se compro un videogioco è per giocarci, non per guardare un film. Qui il discorso non è la disattesa sul tipo di gioco, ma sul fatto che il gioco non c'è.
Questo è il motivo per cui evito generalmente di parlare di questo gioco. Appena si fa notare che il gameplay è mediocre e monotono, nonostante sulla carta ci siano anche diverse idee interessanti, subito la levata di scudi. Non è questione di piacere o meno, cosa della quale a me frega una mazza (anche perchè è un discorso del tutto soggettivo), ma di come è strutturato e realizzato il gioco.
Che a te, o ad altri, potrà anche piacere, così come ad altri potrà non piacere: ma è appunto irrilevante. Ma quello che offre sarebbe evidente se ci si soffermasse a guardare, e non a parlare per partito preso. Il gameplay è secondario a (citando te) storie, musiche, atmosfera; e ci aggiungo a dialoghi, recitazione, trama, narrativa, personaggi.
Gameplay, meccaniche, level design... tutti elementi secondari, cosa che già di per se ti fa capire che il focus non è il "gioco", ma appunto il film. D'altro canto Kojima voleva per l'appunto trasmettere messaggi e sensazioni emotive generati da questi elementi, non certo fornire un gameplay interessante e articolato.
Anzi, il gameplay stesso e le sue meccaniche sono "asservite", costruite sulla carta per gli elementi principali; lo stesso sistema di online asincrono è studiato secondo quei principi. E dico "sulla carta" perchè per come poi si sviluppa la parte giocata a mio avviso fallisce.
Paradossalmente le parti di gioco più riuscite sono quelle previste dalla storia in cui sei costretto alla parte shooter, ma si tratta solo di 3 momenti ben distinti dell'intera esperienza e creati in istanze al di fuori della mappa di gioco.
Per cui il discorso è molto semplice: se parliamo di un'opera multimediale nel senso più ampio del termine DS si merita a mio avviso volti altissimi, ma se lo valutiamo come mero videogioco per quanto mi riguarda è insufficiente. Il problema è che dovrebbe essere un videogioco, o almeno è considerato tale.
E questo non ha nulla a che vedere col fatto che possa piacere o meno.
Ma è ovvio che se compro un videogioco è per giocarci, non per guardare un film. Qui il discorso non è la disattesa sul tipo di gioco, ma sul fatto che il gioco non c'è.
Per me l'unica volta che kojima l'ha fatta veramente fuori dal vaso con la quantità di cutscene è stato con mgs4 dove erano veramente esagerate, il primo ds per me è stata una ventata d'aria fresca incredibile in un mondo di gameplay stantio all'inverosimile, ci sta che possa non piacere ma dire che le parti shooter sono quelle più riuscite vuol dire non aver capito veramente nulla del gioco.
Quelli che dopo anni continuano con (l'originalissima) battuta del corriere amazon invece mi affascinano, si sono attaccati a sta minchiata e continuano a pappagallo dal 2019 non si capisce bene con quale scopo.
Probabilmente lo sono i director dei vari fifa e assassin creed
Vi meritate 350 sequel di Far Cry.
Che è ben diverso.
D'altro canto chi conosce il personaggio sa perfettamente che Kojima ha sempre voluto fare il regista e che il mondo videoludico è stato un ripiego. Settore dove oggi, rispetto a quando uscì il primo MGS, ti permette di realizzare un prodotto che sembra davvero un film pur rientrando "sulla carta" nell'ambito videoludico.
Il primo DS ne è appunto un esempio lampante, ci sono decine di ore di filmati che hanno un'impostazione del tutto cinematografica, ci sono fasi "di gioco" dove passi anche 2 ore di fila a guardare filmati. Questo DS2 sarà sulla stessa falsa riga, d'altro canto questo stesso trailer che ha ricevuto critiche positive ovunque ne è il perfetto manifesto.
Non mini cutscene ogni 3 per 2, nè i 1000 messaggi che apparivano ad ogni passo all'inizio del titolo e gli altrettanti riepiloghi ad ogni fine missione.
MA SOPRATTUTTO mi il gameplay di Death Stranding è imbarazzante, il trasporto era di una noia mortale sempre e il combat system mediocre se non fosse che devi evitare di uccidere la gente.
Le boss fight fra le più imbarazzanti mai viste, con i bambini angioletti che sbucano dal catrame e ti lanciano le armi.
Anche Hellblade 1 non mi è piaciuto ma almeno lì il gameplay era quasi assente ( che è meglio di un gameplay pessimo ) e soprattutto durava poco.
Che è ben diverso.
Quello non possiamo saperlo, ma di sicuro, da quando si sono divisi Konami non ha più combinato un cazzo, se non dei remake di giochi vecchi.
Non "potevamo" saperlo.
Vista la differenza fra le produzioni quando era sotto Konami ed ora è chiaro che questa si confonde, ogni tanto qualcuno in studio dovrebbe svegliarlo per fargli capire che non sta ad Hollywood.
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