Deadlock: se imbrogli vieni trasformato in una rana
Valve ha rilasciato una patch per il suo sparatutto con eroi Deadlock ancora in lavorazione. Una patch che include una misura anti-cheat piuttosto brillante
di Rosario Grasso pubblicata il 27 Settembre 2024, alle 17:01 nel canale VideogamesValve
Le note sulla nuova patch dello sparatutto Valve Deadlock fanno riferimento a un elenco piuttosto ampio di modifiche e aggiustamenti, così come l'introduzione di un nuovo eroe chiamato Mirage. Ma il punto forte è di gran lunga la suddetta misura anti-cheat. Ora, quando un giocatore viene sorpreso a usare cheat può essere trasformato in una rana. Se il sistema anti-cheat interno al gioco lo individua, infatti, dà la possibilità ai suoi avversari di scegliere se bannarlo immediatamente o se trasformarlo in una rana per il resto della partita.
Al termine della partita, comunque, il giocatore che usava i cheat viene comunque bannato da Deadlock. "Il sistema è impostato in maniera conservativa mentre lavoriamo su un sistema anti-cheat v2 più esteso", si legge nelle note della patch. "Attiveremo il ban degli utenti un paio di giorni dopo l'uscita della patch. Quando una partita termina in questo modo, i risultati non conteranno per gli altri giocatori".
Valve non sta scherzando: usa veramente il sistema delle rane per mettere alla berlina i giocatori che usano i cheat e vogliono in questo modo ottenere vantaggi competitivi sugli altri. Lo testimoniano alcuni video caricati sui social.
Guys do you ever get this weird glitch in deadlock pic.twitter.com/KxFqBJBg39
— Poggu (@poggu__) September 26, 2024
Deadlock è uno shooter competitivo 6 contro 6 con diversi elementi MOBA su cui Valve lavora da parecchio tempo, ma che ha rivelato con poco clamore solamente ad agosto. Prima dell'annuncio c'è anche stato un play test che ha coinvolto migliaia di giocatori, e che di fatto ha reso nota l'esistenza del progetto. Evidentemente, la software house di Gabe Newell vuole essere molto cauta con questo progetto e verificare come verrà accolto dai giocatori prima di lanciarlo su vasta scala. È una procedura pressoché standard nel mondo del mobile gaming, ma effettivamente scarsamente usata per i titoli desktop: vediamo se Valve farà scuola anche in tal senso.
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