Da Konami uno sparatutto ambientato nella guerra in Iraq

Lo sviluppatore ha realizzato diverse ricerche in modo da riprodurre con accuratezza i fatti e le ambientazioni. Ha sentito le testimonianze di diversi soldati americani impegnati nel conflitto e ricostruito le loro vicende personali attraverso diari, foto, video e racconti. Il sergente dei marine Eddie Garcia è il consulente del progetto, e ha dichiarato che si tratta di un prodotto che intende rendere anche "gli aspetti umani del conflitto".

Atomic Games ha pensato a un motore fisico di nuova generazione in modo da riprodurre accuratamente la distruzione degli edifici e dei veicoli. La ricreazione fedele degli ambienti è uno degli elementi che è stato maggiormente curato, visto che lo sviluppatore si è servito anche di immagini provenienti dai satelliti.

Il giocatore fa parte di un team d'assalto composto da quattro soldati e deve coordinarsi con i membri gestiti dall'intelligenza artificiale, che il più possibile si rifaranno a reali tattiche militari. Il motore grafico è stato disegnato per l'occorrenza ed è prodotto internamente da Atomic Games.

Non è stato deciso ancora se verrà data ai giocatori la possibilità di interpretare i soldati iracheni. "Non ci interessa produrre polemiche e non siamo a favore della guerra", puntualizza Anthony Crouts, vice presidente della divisione marketing di Konami. "Non vogliamo creare un prodotto scomodo, ma solamente un titolo di intrattenimento che possa essere il più realistico possibile. Alla fine, sarà semplicemente un videogioco".