Come i videogiochi migliorano l'intelligenza e altre abilità
Sono ormai diversi gli studi che confermano come i videogiochi migliorino le capacità delle persone anche nella vita reale. Eccone una rassegna.
di Rosario Grasso pubblicata il 21 Settembre 2015, alle 16:10 nel canale Videogames
35 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info- migliorano i profitti delle multinazionali che li producono
- peggiorano la vista e di molto anche (ne sono stato io l'esempio)
- rendono stupidi e passivi
- rendono asociali e aspergeriani
- sottraggono tempo prezioso ad altre attività più redditizie come coltivare amicizie, relazioni sentimentali o sessuali
- producono dipendenza e alienazione dalla vita reale
- provocano un calo del desiderio (ne sono stato io l'esempio)
- sono un cospicuo ed improduttivo investimento economico nel tempo.
Uscite, uscite, uscite...andate a conoscere gente, spegnete quei maledetti giochini e quando uscite spegnete smartphones e tablet. Parlate con la gente e guardatela negli occhi, sorridete, siate vivi.
Oddio scusa, io di solito non commento ma non so reistere devo scrivere; spero che sei un troll di dimensioni epocali o sto abboccando ad un bait; perchè sennò mi spiace per te
A leggerti mi sa che quello sbagliato sei tu mica i videogiochi. Loro sono lì sono un prodotto a uso e consumo se poi ci sei andato a distruggerti, cioè affari tuoi.
Io sono negli "enta" ormai, ho sempre giocato da quando avevo il Nintendo a circa 10 anni, e continuo tutt'ora; ma non mi è successo niente di quello che dici tu, anzi posso dire che grazie al mondo dei VG ho avuto una migliore conoscenza dell'inglese e dell'informatica rispetto a tutti i miei coetanei.
Ho passato le nottate a giocare fino all'alba a Unreal Tournament, mi sono sfasciato i pomeriggi a fare la base inespugnabile agli skirmish di Total Annihilation, giocare e rigiocare per la storia FreeSpace 1/2 e un paio di Final Fantasy, ultimamente ho buttato 1000 e passa ore a DOTA2... ma nel frattempo ho avuto amicizie, nottate passate a far casino e a guardare le stelle in spiaggia, vacanze al mare, storie d'amore, ho imparato anche mestieri, e ho sempre i miei hobby e sport all'aperto.
I VG sono sempre stati lì a farmi passare delle bellissime ore in mondi diversi dove potevo interagire, non li cambierei assolutamente per niente al mondo, anzi, io forse ho sempre avuto a che fare con loro e sono abituato; ora come dici tu "esco fuori" e trovo gente con gli occhi trapiantati dentro gli smartphone a spaccarsi a Clash of Clans o a Candy Crush o il solito giochetto della minkia, dopo ovviamente essersi fatti i selfie da mettere si Instagram all'ora dell'aperitivo; mi sono sempre permesso di rispondere a quelli che facevano i "fighi anti-nerd" quando poi la sera non hanno niente da fare che frullarsi il cervello in una montagna di spinelli e "IL TORNEO A PES" (vabbè ma loro sono "troppo giusti", gli hanno pure dedicato una canzone). E come alternativa, scazzottarsi verbalmente al bar perchè in televisione GIOCANO A PALLONE.
Scusa ma di cosa vogliamo parlare? Da una parte capisco il tuo sfogo (lamento?) ma se non ti sei saputo gestire una cosa come i VideoGames mi sa che devi guardarti un pò dentro, eh....
Ti giuro non voglio offenderti però se non stai trollando, mi spiace per te.
A leggerti mi sa che quello sbagliato sei tu mica i videogiochi. Loro sono lì sono un prodotto a uso e consumo se poi ci sei andato a distruggerti, cioè affari tuoi.
Io sono negli "enta" ormai, ho sempre giocato da quando avevo il Nintendo a circa 10 anni, e continuo tutt'ora; ma non mi è successo niente di quello che dici tu, anzi posso dire che grazie al mondo dei VG ho avuto una migliore conoscenza dell'inglese e dell'informatica rispetto a tutti i miei coetanei.
Ho passato le nottate a giocare fino all'alba a Unreal Tournament, mi sono sfasciato i pomeriggi a fare la base inespugnabile agli skirmish di Total Annihilation, giocare e rigiocare per la storia FreeSpace 1/2 e un paio di Final Fantasy, ultimamente ho buttato 1000 e passa ore a DOTA2... ma nel frattempo ho avuto amicizie, nottate passate a far casino e a guardare le stelle in spiaggia, vacanze al mare, storie d'amore, ho imparato anche mestieri, e ho sempre i miei hobby e sport all'aperto.
I VG sono sempre stati lì a farmi passare delle bellissime ore in mondi diversi dove potevo interagire, non li cambierei assolutamente per niente al mondo, anzi, io forse ho sempre avuto a che fare con loro e sono abituato; ora come dici tu "esco fuori" e trovo gente con gli occhi trapiantati dentro gli smartphone a spaccarsi a Clash of Clans o a Candy Crush o il solito giochetto della minkia, dopo ovviamente essersi fatti i selfie da mettere si Instagram all'ora dell'aperitivo; mi sono sempre permesso di rispondere a quelli che facevano i "fighi anti-nerd" quando poi la sera non hanno niente da fare che frullarsi il cervello in una montagna di spinelli e "IL TORNEO A PES" (vabbè ma loro sono "troppo giusti", gli hanno pure dedicato una canzone). E come alternativa, scazzottarsi verbalmente al bar perchè in televisione GIOCANO A PALLONE.
Scusa ma di cosa vogliamo parlare? Da una parte capisco il tuo sfogo (lamento?) ma se non ti sei saputo gestire una cosa come i VideoGames mi sa che devi guardarti un pò dentro, eh....
Ti giuro non voglio offenderti però se non stai trollando, mi spiace per te.
Beh, appunto ho scritto anche che i videogiochi creano dipendenza e io purtroppo ne ho avuta parecchia. E' difficile dire basta, vieni catapultato in quel mondo, provi piacere a starci sempre di più, perché ti senti un eroe, quell'eroe che nella vita quotidiana non puoi essere. Io ho subìto danni irreparabili dai videogiochi e non solo io, anche tantissime persone che conosco, sia amici stretti sia persone di cui ho saputo nella mia città e in realtà vicine. Con il tempo ne sono uscito, ma i danni che ho avuto sono stati ingenti e ancora oggi gran parte dell'introversione che mi porto dentro e del vivere per conto mio sono dovuti a questa passione che è diventata dipendenza. Un amore malato. Perciò dico, lasciate perdere, i videogiochi non migliorano nessuna capacità cognitiva né intellettiva, ma migliorano solo le tasche delle multinazionali che li producono (per giunta sempre più uguali a se stessi e ripetitivi). Tu stesso, anche se hai una vita sociale e affettiva attiva, se non avessi perso tutte quelle ore ad Unreal Tournament e a DOTA 2 avresti fatto ancora più esperienze nella vita reale, perché è quella che conta davvero. Spesso oggi ce ne dimentichiamo, immersi come siamo nei nostri smartphone, tablet e selfie in ogni dove. E anche il fatto di parlarci qui, dietro ad un anonimo monitor anziché a 4 occhi dal vivo, la dice lunga su come sono diventati i rapporti umani oggi. Sono molto pessimista per il futuro.
mamma mia che concentrato di banalità....
Ma che discorsi ... il troppo stroppia in qualsiasi contesto. Non è smettendo i videogiocare/fumare/bere che si risolvono i problemi di questo tipo, ma trovando un equilibrio interiore che permetta di godere di tutto senza esagerare.
- migliorano i profitti delle multinazionali che li producono
- peggiorano la vista e di molto anche (ne sono stato io l'esempio)
- rendono stupidi e passivi
- rendono asociali e aspergeriani
- sottraggono tempo prezioso ad altre attività più redditizie come coltivare amicizie, relazioni sentimentali o sessuali
- producono dipendenza e alienazione dalla vita reale
- provocano un calo del desiderio (ne sono stato io l'esempio)
- sono un cospicuo ed improduttivo investimento economico nel tempo.
Uscite, uscite, uscite...andate a conoscere gente, spegnete quei maledetti giochini e quando uscite spegnete smartphones e tablet. Parlate con la gente e guardatela negli occhi, sorridete, siate vivi.
Che accumulo di idiozie e luoghi comuni.
Il problema sei TU, non certo i videogiochi.
Tralasciando le implicazioni sulla salute che sono solo sciocchezze, i videogiochi non creano alcun problema alla vista e sicuramente non possono indurre la sindrome di asperger.
Tantomeno la stupidità, quella è mi dispiace dirtelo, una limitazione innata e genetica.
Trattandosi di un'attività piuttosto piacevole e divertente (il videogioco), così come guardare serie tv o un film, drogarsi o andare in discoteca o quellochevuoi in alcune circostanze può diventare l'unica situazione di divertimento e svago, da qui nasce la "dipendenza".
Attenzione però che il problema non è il videogioco, la dipendenza poteva scaturire dal videopoker, dalla prostituzione, dall'alcolismo, abuso di droghe, etc. Il corpo va a cercare quelle sensazioni che non trova altrove.
Ci sono alcune persone che sono molto ricettive, come ho detto la combinazioni di fattori risiede in una vita monotona e la predisposizione personale (l'incapacità di controllarsi).
Riguardo le amicizie le relazioni sentimentali o sessuali, innanzitutto è da vedere cosa sia auspicabile e cosa non lo sia, questo è alla libera determinazione delle persone.
Ad esempio non è scritto da nessuna parte che sia meglio avere decine di amicizie piuttosto che averne "poche ma buone", così come non è scritto da nessuna parte che una ricerca ossessiva di partner sessuali diversia sia una cosa buona.
È evidente come nella tua percezione ci sia un modello mentale a cui ambire, a cui le tue esperienze hanno associato la figura di "vincente".
Probabilmente era il ragazzo più popolare del liceo o altre amenità simili, beh io ti dirò, di ragazzi che per caratteristiche non se lo potevano permettere e che si sono "rovinati" su tale ossessione ne ho visti tanti, sicuramente più di quanti ne ho visti rovinarsi per i videogiochi.
Mi dispiace per te ma è facile dare la colpa "agli altri".
Perchè piuttosto non ammetti a te stesso che non sei stato capace di utilizzare i videogiochi in maniera adeguata?
CVD, tu eri esattamente l'archetipo della persona sensibile alle dipendenze.
Che siano stati i VG o l'eroina dipende solo dal fatto che ti è venuto più facile entrare in contatto con i primi. Il problema paradossalmente è che i videogiochi hanno, per lo meno inizialmente, migliorato talmente tanto la tua vita che ne sono diventata la prima ragione.
I problemi erano ben altri, e ti dirò sono pronto a scommetterci che la vita sociale attiva che hai in mente per te sarà un obiettivo totalmente irraggiungibile, in quanto se tu avessi avuto le caratteristiche necessarie a viverla non avresti avuto questi problemi in principio, e su cui costruirai un ossessione che ti porterà alla rovina ancora di più.
Cerca di trovare degli interessi nella tua vita che SIANO TUOI, cerca di capire davvero cosa ti interessa, e poniti OBIETTIVI realistici.
Parliamoci chiaro, se ti sei chiuso in camera a giocare a DOTA è perchè non avevi i mezzi per diventare il trombatore di fighe del liceo, nulla di male, cercati un ambiente in cui hai i mezzi per fare bene altrimenti sarai un frustrato per tutta la vita.
Secondo me dare la colpa ai videogiochi è stupido e limitato, e ti costruisce un alibi che non ti spingerà mai a cercare la vera ragione sottostante ai tuoi problemi. I videogiochi sono stati un caso, come ti ho già detto.
A leggerti mi sa che quello sbagliato sei tu mica i videogiochi. Loro sono lì sono un prodotto a uso e consumo se poi ci sei andato a distruggerti, cioè affari tuoi.
Io sono negli "enta" ormai, ho sempre giocato da quando avevo il Nintendo a circa 10 anni, e continuo tutt'ora; ma non mi è successo niente di quello che dici tu, anzi posso dire che grazie al mondo dei VG ho avuto una migliore conoscenza dell'inglese e dell'informatica rispetto a tutti i miei coetanei.
Ho passato le nottate a giocare fino all'alba a Unreal Tournament, mi sono sfasciato i pomeriggi a fare la base inespugnabile agli skirmish di Total Annihilation, giocare e rigiocare per la storia FreeSpace 1/2 e un paio di Final Fantasy, ultimamente ho buttato 1000 e passa ore a DOTA2... ma nel frattempo ho avuto amicizie, nottate passate a far casino e a guardare le stelle in spiaggia, vacanze al mare, storie d'amore, ho imparato anche mestieri, e ho sempre i miei hobby e sport all'aperto.
I VG sono sempre stati lì a farmi passare delle bellissime ore in mondi diversi dove potevo interagire, non li cambierei assolutamente per niente al mondo, anzi, io forse ho sempre avuto a che fare con loro e sono abituato; ora come dici tu "esco fuori" e trovo gente con gli occhi trapiantati dentro gli smartphone a spaccarsi a Clash of Clans o a Candy Crush o il solito giochetto della minkia, dopo ovviamente essersi fatti i selfie da mettere si Instagram all'ora dell'aperitivo; mi sono sempre permesso di rispondere a quelli che facevano i "fighi anti-nerd" quando poi la sera non hanno niente da fare che frullarsi il cervello in una montagna di spinelli e "IL TORNEO A PES" (vabbè ma loro sono "troppo giusti", gli hanno pure dedicato una canzone). E come alternativa, scazzottarsi verbalmente al bar perchè in televisione GIOCANO A PALLONE.
Scusa ma di cosa vogliamo parlare? Da una parte capisco il tuo sfogo (lamento?) ma se non ti sei saputo gestire una cosa come i VideoGames mi sa che devi guardarti un pò dentro, eh....
Ti giuro non voglio offenderti però se non stai trollando, mi spiace per te.
80 ore di applausi
- migliorano i profitti delle multinazionali che li producono
- peggiorano la vista e di molto anche (ne sono stato io l'esempio)
- rendono stupidi e passivi
- rendono asociali e aspergeriani
- sottraggono tempo prezioso ad altre attività più redditizie come coltivare amicizie, relazioni sentimentali o sessuali
- producono dipendenza e alienazione dalla vita reale
- provocano un calo del desiderio (ne sono stato io l'esempio)
- sono un cospicuo ed improduttivo investimento economico nel tempo.
Uscite, uscite, uscite...andate a conoscere gente, spegnete quei maledetti giochini e quando uscite spegnete smartphones e tablet. Parlate con la gente e guardatela negli occhi, sorridete, siate vivi.
Tu pensi davvero che sia colpa dei videogiochi? La tua era una dipendenza e come tale ha fatto danni, ovvio.
Ma le dipendenze esistono perchè uno prova piacere a fare una determinata cosa.
Potevi anche finire drogato, alcoolizzato, giocatore d'azzardo, anoressico/bulimico o malato di sesso. Eri, e sei tutt'ora, un soggetto che può diventare dipendente da qualsiasi cosa ti circondi. E' nel tuo DNA e dovrai sempre controllarti per evitare ricadute.
Evidentemente nella tua vita non avevi sufficienti stimoli per fare dell'altro.
Prova ne è che, pur anche avendo una ragazza, davi precedenza ad un videogioco. Era il tuo cervello che secerneva più endorfine per i videogiochi che per la compagnia della tua ragazza e probabilmente ti manca un qualcosa che ne fermi la produzione. Queste vengono prodotte anche durante l'orgasmo, ed è quindi naturale che avessi un calo del desiderio sessuale, in quanto ne eri già saturo.
https://it.wikipedia.org/wiki/Endorfine
Ma non puoi banalizzare videogiochi = dipendenza distruttiva.
PS: una relazione puramente sessuale è dannosa a prescindere.
Verissimo, ma ci sono soggetti che sono più sensibili di altri e non riescono a controllarsi.
Giusto, però anche gioiafilippo non si è trattenuto dal farci una specie di paternale.
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