Caos Bungie, il team si rivolge ai giocatori di Destiny 2: ''Sappiamo di avervi deluso''
Si torna a parlare della caotica situazione di Bungie, compagnia che pochi giorni fa ha annunciato il licenziamento di circa 100 dipendenti. Il team di sviluppo si è rivolto ai giocatori di Destiny 2 ammettendo i propri errori. Vengono inoltre svelati nuovi retroscena sui tagli al personale.
di Pasquale Fusco pubblicata il 03 Novembre 2023, alle 18:11 nel canale VideogamesDestinyBungie
È indubbiamente un periodo nero per Bungie, ma lo è ancora di più per la community di Destiny 2. I giocatori dello Shared World Shooter hanno seguito le notizie diffuse nelle ultime ore: la software house che ha dato i natali ad Halo e Destiny ha recentemente licenziato un centinaio di dipendenti, ovvero l'8% del suo staff composto da 1200 persone. Come diretta conseguenza dei licenziamenti, progetti quali La Forma Ultima e Marathon hanno subito notevoli ritardi.
Mentre in rete vengono condivisi ulteriori retroscena legati alle scelte prese dai dirigenti di Bungie, poche ore fa il team di sviluppo si è rivolto ai giocatori di Destiny 2.
Destiny 2: "La strada da seguire"
S'intitola così il post pubblicato dal 'dev team' di Destiny 2, formato da quegli sviluppatori che qualche giorno fa hanno dovuto salutare colleghi e amici coinvolti nei tagli. Tra questi ultimi, ricordiamo, ci sono anche alcuni veterani della software house che hanno servito Bungie sin dagli albori della compagnia, primo fra tutti Michael Salvatori, co-autore delle iconiche soundtrack di Halo e principale compositore di Destiny 2 e delle relative espansioni.
"Questa settimana è stata una delle più difficili che il nostro studio abbia mai conosciuto, perché abbiamo dovuto salutare delle persone che rispettiamo e ammiriamo", si apre così il post condiviso sul sito ufficiale di Bungie. "È stata una settimana all'insegna del supporto, non solo nei confronti di coloro che sono qui allo studio, ma anche degli amici e dei colleghi che ci hanno lasciato".
Bungie sembra essere consapevole delle 'misure' adottate da molti giocatori in questi giorni. In molti avrebbero annullato il pre-ordine de La Forma Ultima, prossima espansione di Destiny 2 originariamente prevista per il febbraio 2023 e posticipata, in seguito ai licenziamenti, al mese di giugno. Altri utenti hanno invece dichiarato di aver disinstallato il gioco.
Il messaggio lasciato sul sito ufficiale sembra essere riferito a queste reazioni e, al tempo stesso, ai feedback tiepidi ricevuti dopo il reveal dell'espansione. "Capiamo le vostre considerazioni su L'Eclissi e le ultime stagioni, così come le vostre reazioni all'anteprima de La Forma Ultima. Sappiamo di avervi enormemente deluso. Destiny deve sorprendere e far divertire. E in questo abbiamo perlopiù fallito, ma rimedieremo". Bungie ha quindi rinnovato il suo impegno nel produrre la migliore esperienza di gioco possibile.
La software house ha poi rivelato un dettaglio interessante: sono 650 le persone attualmente coinvolte nello sviluppo de La Forma Ultima e degli 'episodi' che popoleranno la roadmap del prossimo anno - sostituendo, di fatto, il tradizionale format delle Stagioni. Bungie ha concluso promettendo ulteriori informazioni sui prossimi piani relativi a Destiny 2, a cominciare dalla nuova Stagione - la cui uscita è prevista per martedì 28 novembre.
Paul Tassi svela nuovi retroscena
Più recentemente, questo pomeriggio sono circolate su X (ex Twitter) nuovi dettagli sul caso Bungie. Stando alle informazioni raccolte da Paul Tassi, giornalista di Forbes, la software house di Bellevue aveva preso in considerazione altre opzioni per evitare i licenziamenti, ma nessuna di queste soluzioni riguardava la retribuzione dei dirigenti.
Bungie has gotten back to me after publication to say that Pete Parsons and some execs gave up annual bonuses before this. But that was not shared with others at the company until yesterday. Unclear $ amount https://t.co/GOliU0akhk
— Paul Tassi (@PaulTassi) November 3, 2023
Viene inoltre sottolineato che, internamente, "nessuno incolpa Sony" per quanto concerne i tagli al personale. Al contrario, ad alcuni dipendenti è stato detto che, senza l'acquisizione da parte di PlayStation, Bungie si sarebbe ritrovata in una situazione di "pericolo" se avesse mantenuto la sua indipendenza.
Per quanto riguarda la questione dei compensi, pochi minuti fa Bungie ha risposto a Paul Tassi dichiarando che alcuni dirigenti, tra cui il CEO Pete Parsons, avevano rinunciato ai propri bonus annuali prima ancora di ufficializzare i licenziamenti. Tuttavia, come scrive Tassi, "queste informazioni non erano state condivise con gli altri membri dell'azienda fino a ieri". Non si sa, inoltre, a quanto ammonterebbe l'importo dei bonus a cui avrebbero rinunciato i dirigenti.
2 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoBungie da quando si è separata da microsoft ha creato un clone di Halo, ci ha solo abbinato un nuovo approccio commerciale attorno, ma l'opera è e resta penosa sia graficamente e troppo semplice come gameplay.
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