Bungie ha vinto contro i cheater: la sentenza contro AimJunkies è definitiva
Bungie ha definitivamente vinto la causa contro AimJunkies, società produttrice dei cheat per Destiny 2. Quest'ultima dovrà risarcire 4,4 milioni di dollari alla software, la maggior parte motivati da una violazione del DMCA.
di Vittorio Rienzo pubblicata il 04 Settembre 2024, alle 18:30 nel canale VideogamesBungieDestiny
Bungie ha vinto "definitivamente" la prima battaglia contro i cheater di Destiny 2: due tribunali statunitensi hanno reso definitiva la sentenza a sfavore di AimJunkies. La società produttrice del software realizzato per barare nel titolo multiplayer dovrà risarcire la software house per 4,4 milioni di dollari.
La causa contro AimJunkies non è la prima intentata da Bungie contro i produttori di cheat: lo studio ha denunciato anche PerfectAim, GatorCheats e Ring-1. Tuttavia, quello di AimJunkies rappresenta un precedente importante che potrebbe aiutare altri sviluppatori nella lotta contro i giocatori disonesti.
Nel 2022, un tribunale statunitense aveva respinto la richiesta di risarcimento di Bungie per la violazione del copyright, rimandandola all'arbitrato. Nei giorni scorsi, quest'ultimo ha chiuso la richiesta a favore di Bungie confermando il risarcimento di 4,4 milioni di dollari, la maggior parte dei quali motivati dalla violazione del DMCA.
Un altro tribunale, invece, ha respinto il ricorso presentato da AimJunkies. Secondo la società, Bungie non sarebbe riuscita a dimostrare la violazione della proprietà intellettuale, ragione per cui veniva richiesta una revisione della sentenza o un nuovo processo.
Il 30 agosto, il tribunale ha ufficialmente respinto la mozione presentata da AimJunkies, ritenendo che le prove dirette e indiziarie sostanziali supportano la decisione della giuria. Per quanto riguarda il risarcimento, invece, AimJunkies si è opposta sostenendo che l'arbitrato non avesse preso in considerazione le prove materiali presentate. Tuttavia, il tribunale ha spiegato che l'avvocato non ha rispettato i termini per la presentazione della documentazione, ragione per cui anche la cifra da restituire è stata confermata per intero.
4 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoora è chiaro che se mi devo confrontare online con altri che non usano codici posso dire che sto barando ma il fatto che sia colpa dell'azienda che trova i codici no!
al massimo io penso che dovrebbero dare questi trucchi di default i produttori dei giochi (attivabili da menù solo se si è offline.
allora non avrebbero ragione di esistere aziende di Cheats
culo all'organizzazione che sta dietro all'uso di cheat; io seguo abbastanza
costantemente l'evolversi di warzone, ed è un disastro enorme da anni.
Si è scoperto ormai da qualche anno che parecchi streamer, specialmente
quelli più seguiti, fanno uso massiccio di cheat, macro e vpn. Ecco su questi
activision è spesso restia a bannare perchè il loro gioco è sponsorizzato
direttamente e indirettamente da questi ultimi; si è formato così un circolo
vizioso di streamer - cheater che da il voltastomaco.
Tutto questo per dire che i primi chiamati in causa a mantenere la bontà
del titolo è la software house stessa, se non fa abbastanza è perchè non
ne ha interesse.
ora è chiaro che se mi devo confrontare online con altri che non usano codici posso dire che sto barando ma il fatto che sia colpa dell'azienda che trova i codici no!
al massimo io penso che dovrebbero dare questi trucchi di default i produttori dei giochi (attivabili da menù solo se si è offline.
allora non avrebbero ragione di esistere aziende di Cheats
Non credo di avere capito bene il discorso. I cheats per i giochi MP competitivi
vengono creati per giocatori paganti che vogliono barare online. Non capisco
cosa centra averli in-game offline.
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