Blizzard rilascia i nuovi Warcraft, e GOG è costretta a rimuovere i suoi senza DRM
Le nuove versioni dei primi due Warcraft hanno costretto GOG a rivedere le politiche del suo Preservation Program, ovvero il programma per la preservazione dei grandi giochi del passato
di Rosario Grasso pubblicata il 03 Dicembre 2024, alle 14:43 nel canale VideogamesBlizzardWarcraft
Blizzard, che ha recentemente pubblicato versioni rimasterizzate di Warcraft e Warcraft II a 9,99 euro e 14,99 euro rispettivamente, ha chiesto a GOG di rimuovere il suo bundle con le versioni non rimasterizzate e senza DRM dei primi due Warcraft (da 13,69€) a partire dal 13 dicembre.
GOG (conosciuta anche come Good Old Games), che recentemente aveva incluso Warcraft I e II nel suo Preservation Program con lo slogan "Make Games Live Forever" (Rendere i Giochi Eterni), si trova improvvisamente a dover definire una nuova politica. Per questo motivo, GOG ha messo in saldo il bundle di Warcraft I & II (con il codice sconto "MakeWarcraftLiveForever" che taglia il prezzo di 2 euro) e informa i giocatori che, se acquistano il bundle prima del 13 dicembre, continueranno ad avervi accesso anche dopo la rimozione dallo store. Fornirà programmi di installazione che consentiranno di accedere ai due grandi RTS del passato anche offline.
"Da ora in avanti, anche se un gioco non sarà più disponibile per l'acquisto su GOG all'interno del Preservation Program di GOG, continueremo a mantenerlo e aggiornarlo, e garantiremo la compatibilità con i sistemi moderni e futuri", si legge nel post che abbiamo prima segnalato, che evidenzia come la nuova politica non riguarderà solo i primi due Warcraft, ma anche gli altri titoli che si ritroveranno in una situazione simile. Il che non è certo improbabile, visto il proliferare delle versioni rimasterizzate.
Le versioni che sono disponibili su GOG non sono rimasterizzate come le nuove ora rilasciate da Blizzard, ma al tempo stesso sono superiori alle precedenti versioni di Warcraft: Orcs and Humans e di Warcraft II diffuse tramite Battle.net. GOG, infatti, ha apportato modifiche specifiche al codice di rete per Warcraft I e migliorato il wrapper DirectX per Warcraft II per ottimizzarne la grafica per i monitor moderni.
GOG, che è una piattaforma gestita dalla software house polacca CD Projekt (Cyberpunk 2077, The Witcher 3), si è sempre proposta di agire in un modo che potesse essere considerato favorevole da parte dei giocatori. Oltre a fornire questi giochi senza DRM, ovvero senza intrusivi programmi per assicurarne l'originalità e combattere la pirateria, si impegna ad aggiornare i titoli che ha ospitato nel suo catalogo anche se, per motivi come quello che stiamo riportando qui, non possono più essere venduti online, e sui quali non è quindi più possibile fare profitti.
Oltre al fatto di non voler usare il servizio online di Blizzard, ci sono altri motivi per cui i fan di Warcraft potrebbero voler conservare le versioni originali fornite da GOG. Il rilascio nel 2020 di Warcraft III Reforged da parte di Blizzard è stato ampiamente criticato, perché quella versione del gioco non veniva considerata soddisfacente e perché l'uscita aveva comportato la rimozione del Warcraft III originale dagli store online. Con un update 2.0 rilasciato pochi giorni fa, Warcraft III Reforged è stato quasi completamente rivisto, ma i fan rimangono divisi su molte delle scelte di Blizzard, soprattutto per quanto riguarda il lato artistico.
6 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoImmagino abbiano ben poca voce in capitolo ed è tanto che siano riusciti a portarli, seppur per un breve periodo..
Rimpiango gli inizi, dove gli oldies arrivavano in gran quantità per tutto l'anno
Fortuna che ho letto la notizia!
Conviene quasi più aspettare un forte sconto della Battle Chest Remastered su Battle.net che contiene tutti e tre i Warcraft rimasterizzati + i due vecchi
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