BioWare illustra la tecnologia di Dragon Age II

Il cambio di stile artistico rispetto al primo capitolo ha comportato la rivisitazione di tanti elementi della grafica e del modo in cui sono gestiti. Differenze tra versioni DX 9 e DX 11.
di Rosario Grasso pubblicata il 07 Marzo 2011, alle 09:42 nel canale VideogamesCome descrive sul suo blog qui e qui, la tecnologia è stata uno dei punti su cui BioWare si è concentrata maggiormente nel passaggio tra Origins e Dragon Age II. Dopo che il team artistico ha presentato la nuova visione sullo stile artistico del nuovo rpg, è risultato evidente che servivano nuovi strumenti.
Ci sono tante migliorie al motore grafico di Dragon Age II rispetto a quello del predecessore. "Queste migliorie possono essere apprezzate da tutti i giocatori, a prescindere dalla piattaforma con cui giocano se è XBox 360, PlayStation 3 o PC con scheda video DirectX 9", si legge nel blog. "Il discorso è diverso per i PC con hardware DirectX 11".
BioWare spiega di aver speso diverso tempo sul sistema di illuminazione, perché è l'elemento cruciale per rendere lo stile artistico che si voleva avere con questo seguito. Il sistema di illuminazione si basa su una tecnica di rendering di illuminazione globale che crea lightmap di alta qualità.
La bontà del nuovo sistema di illuminazione si misura nei livelli di gioco ambientati in spazi chiusi, come i dungeon. In questi casi la luce penetra dalle piccole fessure che ci sono nelle pareti, riproducendo una parte dell'illuminazione globale esterna anche all'interno dello spazio chiuso. Il risultato sono immagini più pulite e realistiche di quelle del predecessore, a detta di BioWare.
Secondo il blog, poi, le luci sono un sistema fondamentale per produrre emozioni nel giocatore, visto che ogni scenario di gioco ha adesso una propria personalità e può essere vissuto ed esplorato dal giocatore con grande coinvolgimento.
BioWare ha lavorato anche sull'editing dei terreni, in modo da costruire una tecnologia che permettesse agli artisti di personalizzare a piacimento ogni scenario di gioco. Variazioni del terreno, scenari e cielo, a detta degli sviluppatori di Dragon Age II, sono elementi determinanti per dare il giocatore il senso della grandezza del mondo di gioco.
A complemento del tool di editing dei terreni, BioWare ha pensato anche a uno strumento di configurazione delle nuvole e a una nuova tecnologia di rendering dei volumi d'acqua. Queste ultime possono avere riflessioni realistiche della luce e hanno una propria fisica, interagendo con altri oggetti.
Il motore gestisce adesso anche i banchi di nebbia in senso verticale e offre un livello di dettaglio maggiormente sostenuto in molti ambienti di gioco. Il sistema di illuminazione globale, oltre che agire sugli oggetti statici, ha un suo impatto sugli oggetti dinamici, e quindi sui personaggi. Questi ultimi sono collocati in maniera realistica all'interno degli scenari, senza che il giocatore possa rendersi conto che sono in realtà gestiti in maniera diversa rispetto agli oggetti statici. Le illuminazioni dei personaggi comprendono anche tecnologia di gestione delle ombre calcolate in tempo reale, con supporto adesso anche per le soft shadow, che consentono di avere ombre più realistiche soprattutto nelle sequenze cinematografiche.
Il primo obiettivo di BioWare è stato avere un gioco valido graficamente su tutte le piattaforme. Una volta raggiunto questo primo obiettivo, si è passati all'ottimizzazione in modo da sfruttare pienamente l'hardware degli ultimi PC, e quindi le DirectX 11. Se si dispone di scheda video compatibile DirectX 10, DirectX 10.1 o DirectX 11, e Windows Vista SP2 o Windows 7, si beneficia degli effetti visivi che andiamo ad analizzare.
Con le GPU di ultima generazione si può trarre beneficio dalla rinnovata potenza computazionale di queste soluzioni, impostando il livello di dettaglio grafico su "alto". Il sistema, ad esempio, smussa gli angoli delle particelle in modo da armonizzarsi meglio con l'ambiente e senza presentare bordi duri nei punti di contatto.
Con hardware DirectX 11, inoltre, si hanno effetti di illuminazione dinamica per le magie completamente rifatti. Se la tecnica di rendering di base supporta due o tre luci dinamiche per ogni effetto visivo, la tecnica di rendering DX 11 supporta centinaia di luci dinamiche. Questa feature migliora sensibilmente l'aspetto visivo di molte magie con fuoco ed altri effetti di luce. Inoltre, certe magie generano ombre nello scenario di gioco.
C'è inoltre uno strato aggiuntivo di nuvole. A detta di BioWare, molti effetti tra quelli descritti funzionano anche con hardware DirectX 10, mentre per lo strato aggiuntivo di nuvole serve hardware DirectX 11, ovvero il livello di dettaglio "molto alto".
Una delle feature più importanti delle DirectX 11 è Tessellation, che viene usata in Dragon Age II principalmente per avere terreni più dettagliati, con un numero di dettagli notevolmente superiore rispetto a quello delle versioni del gioco DX 9. Il motore supporta anche tecniche di displacement mapping per avere maggiore dettaglio sui muri, sui pavimenti e sui pilastri. Queste due tecnologie inseriscono dettagli microscopici che rendono queste superfici più realistiche.
Screen space ambient occlusion, inoltre, inserisce ombre di tipo soft shadow per tutti gli oggetti dello scenario. Coloro che dispongono di hardware DirectX 11, inoltre, possono godere del nuovo effetto diffusion depth of field. L'effetto si attiva durante il normale gameplay e serve per sfumare gli oggetti vicini all'inquadratura e per mettere gli oggetti in lontananza fuori fuoco. Offre un impatto grafico notevolmente migliorato soprattutto quando c'è nebbia in lontananza.
Dragon Age II sarà disponibile da venerdì nei formati PC, PlayStation 3 e XBox 360.
21 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoMa il problema principale e' la struttura del gioco che non convince per niente gli amanti degli rpg strategici....
Staremo a vedere, io di sicuro non lo compro e aspetto the witcher 2
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