Atari in bancarotta: uno dei più famosi brand videoludici in gravi difficoltà

La divisione americana di Atari ha avviato la procedura di bancarotta con l'obiettivo di distaccarsi dalla divisione francese, che ha accumulato una grossa mole di debiti negli ultimi anni.
di Rosario Grasso pubblicata il 21 Gennaio 2013, alle 14:40 nel canale VideogamesAtari
Atari si è avvalsa della legge fallimentare degli Stati Uniti "Chapter 11", che la tutela nello svolgimento delle normali attività lavorative durante la procedura di amministrazione controllata.
La divisione americana di Atari vuole distaccarsi dalla holding centrale del gruppo, che ha sede in Europa. Quest'ultima è una delle software house di maggiore tradizione del mondo dei videogiochi, ed è in maggioranza controllata da Infogrames Entertainment SA. Atari è una compagnia originariamente fondata con il nome di GT Interactive, poi acquisita da Infogrames nel 1999. Infogrames, successivamente, acquisisce il marchio Atari da Hasbro Interactive e inizia ad utilizzarlo nel 2003, insieme ad alcune proprietà intellettuali della storica Atari che così diventano di sua proprietà. Si tratta, quindi, di una Atari diversa rispetto alla defunta società originale, fondata da Nolan Bushnell e Ted Dabney nel 1972.
Secondo il documento che mette Atari in amministrazione controllata alcune delle proprietà intellettuali appena menzionate non sono tutelate. Fanno parte della procedura di fallimento anche diverse controllate della divisione statunitense di Atari come Atari Interactive Inc., Humongous, Inc. e California US Holdings, Inc.
"Con questa mossa, cerchiamo di svincolare le operazioni di Atari negli Stati Uniti dai vincoli finanziari della società madre Atari SA (ex Infogrames SA) e di assicurarci del capitale indipendente per finanziare la crescita futura, principalmente nei settori dei giochi digitali e mobile", si legge in un comunicato stampa diramato dal gruppo.
Atari prevede di vendere tutti gli asset secondo la sezione 363 del codice fallimentare statunitense tra cui il logo del brand, che è considerato familiare dal 90% degli americani, ma anche proprietà intellettuali come Pong, Asteroids, Centipede, Missile Command, Battlezone, Test Drive, Backyard Sports, Humongous e Tempest.
Atari ha già portato a termine la transizione tra mercato retail a mercato digitale e delle licenze. Si sta focalizzando sullo sviluppo di giochi mobile basati sulle sue vecchie proprietà intellettuali, che sono oltre 200. Gli ultimi titoli di Atari che appartengono a questa categoria sono Atari Greatest Hits, Outlaw, Breakout e Asteroids Gunner.
Il gruppo franco-americano si trova in questa situazione dopo che per due anni consecutivi ha registrato entrate in calo, prima del 34 e poi del 42%. Ma il potenziale di crescita della società è stato tagliato dalla dipendenza quasi totale dalla società finanziaria BlueBay Asset di Londra. Quest'ultima ha erogato credito per 28 milioni di dollari, ma al termine del periodo di validità dell'accordo, 31 dicembre, ha lasciato la società senza le risorse per rilasciare i giochi attualmente in lavorazione, tra i quali c'è anche un gioco d'azzardo digitale con soldi reali chiamato Atari Casino.
Di seguito trovate una copia dell'istanza di fallimento depositata da Atari al tribunale fallimentare degli Stati Uniti:
16 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoUn po' come Kodak con la fotografia digitale.
Vabbè... l' ATARI 2600 rimarrà comunque sempre nel mio cuore
Quattro volte "bancarotta dichiarata" dal Jaguar a oggi.
dai su fateci un ultimo regalo ...........un bel humble ATARI bundle!!!:P
Le major stanno distruggendo le major.
Link ad immagine (click per visualizzarla)
Comunque e' brutto vedere certi nomi fallire... Commodore, Kodak, Atari... sperodinomacredoanche Nokia...
Quando uno ci cresce insieme... C64C, Kodak usa e getta (e i rullini), videogiochi, cellulari... In effetti mette un po' di tristezza...
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".