Assassin's Creed Shadows senza pace: al gruppo Sekigahara Teppo-tai le scuse non bastano
Il gruppo di rievocazione storica Sekigahara Teppo-tai ha risposto alle scuse pubbliche di Ubisoft Japan chiedendo la rimozione del loro stendardo anche dall'artbook della Collector's Edition. Al momento, però, Ubisoft non ha ancora fornito alcun aggiornamento.
di Vittorio Rienzo pubblicata il 13 Luglio 2024, alle 09:01 nel canale VideogamesUbisoftAssassin's Creed
Sono trascorsi solo due giorni da quando Ubisoft Japan ha condiviso pubblicamente le sue scuse al gruppo Sekigahara Teppo-tai per l'uso non autorizzato di una loro bandiera. Dopo una prima fase di perplessità, l'associazione di rievocazione storica è giunta alla conclusione che le scuse non bastano.
In sintesi, Ubisoft ha utilizzato lo stendardo del gruppo per alcuni artwork pubblicitari senza alcuna autorizzazione. La questione non è passata inosservata e, una volta emerso l'errore, lo studio giapponese si è scusato chiarendo che il suddetto stendardo non sarebbe più stato diffuso o utilizzato.
Tuttavia, ha anche chiarito che questo appare tra le pagine dell'artbook che accompagna l'edizione da collezione, le cui copie sono già state stampate e confezionate. Per tale ragione, non sarebbe più possibile rimuovere le immagini.
Sfortunatamente, come ha scritto l'utente X (Twitter) matchlock_kage che ci aggiorna sulla questione, i membri della Sekigahara Teppo-tai hanno discusso nuovamente della questione e hanno richiesto a Ubisoft la rimozione della bandiera e degli altri loghi proprietari dalle pagine dell'artbook.
追記です
— 影山@関ケ原鉄砲隊 (@matchlock_kage) July 11, 2024
関ケ原鉄砲隊内で再度話し合いを行いました
そしてUBIソフト様へコレクターズエディションのアートブックに使用されている絵の削除を依頼しました
可能なことかはわかりませんが、サポートを通して連絡しております
"Abbiamo avuto un'altra discussione all'interno del Sekigahara Teppo-tai e abbiamo richiesto a Ubisoft di rimuovere le immagini dall'artbook della Collector's Edition. Non so se questo sia possibile, ma chiedo gentilmente di contattarmi attraverso il servizio di supporto" ha scritto l'utente ieri. Oggi ha aggiornato il post scrivendo che l'ufficio di supporto giapponese non ha fornito ancora nessuna risposta.
L'utente ha anche commentato le lamentele sulle imprecisioni storiche riportate da Ubisoft, spiegando che l'unico argomento di discussione è esclusivamente l'uso non autorizzato della bandiera che appartiene all'associazione. Su tutto il resto, il gruppo ritiene non vi siano i presupposti per aprire una discussione con lo sviluppatore trattandosi di un'opera di fantasia che non si propone di ricreare accuratamente il contesto e gli eventi storici documentati.
Insomma, nonostante alcune scelte di Ubisoft non siano state particolarmente apprezzate, chi supportava il proprio malcontento con il dissenso del pubblico giapponese e lanciando false petizioni dovrà trovare motivazioni più convincenti.
3 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSi sono fatti venire in mente idee malsane ma il peggio è che si ostinano a non volerle rimuovere.
Bastavs poco per mettere a tacere tutto.
Ok, non hanno chiesto il permesso all'associazione ma alla fine è tutta pubblicità gratuita no? Potrebbero semplicemente mettersi d'accordo per una "donazione" all'associazione e finita lì.
Ok, non hanno chiesto il permesso all'associazione ma alla fine è tutta pubblicità gratuita no? Potrebbero semplicemente mettersi d'accordo per una "donazione" all'associazione e finita lì.
Di questi tempi fare la vittima o il perseguitato porta a se sempre più attenzioni.
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