Artisti dei videogiochi in sciopero: non c'è l'accordo sull'uso (smisurato) dell'IA
Un nuovo sciopero è stato indetto dal SAG-AFTRA e stavolta coinvolge il settore dei videogiochi. Il sindacato ritiene inaccettabili le condizioni proposte dai produttori che, secondo i rappresentanti dei lavoratori, consentirebbero ai publisher di abusare dell'intelligenza artificiale.
di Vittorio Rienzo pubblicata il 26 Luglio 2024, alle 10:49 nel canale VideogamesIl SAG-AFTRA, il sindacato statunitense che rappresenta gli artisti di numerosi settori tra cui cinema, videogiochi e spettacolo ha indetto un nuovo sciopero. Stavolta, il blocco delle attività investe i performer del settore videoludico per i quali non è stato trovato l'accordo sull'utilizzo dell'intelligenza artificiale.
Lo sciopero entrerà in vigore oggi a partire dalle 12:01 e avrà un impatto su interpreti, doppiatori e attori del motion capture tra gli altri. Naturalmente, il blocco avrà un impatto anche sui progetti dei grandi publisher come Electronic Arts, Activision Blizzard, Insomniac Games, Warner Bros. Games e molti altri studi situati sul suolo americano.
"Non accetteremo un contratto che consente alle aziende di abusare dell'IA a scapito dei nostri membri. Quando queste aziende inizieranno a impegnarsi seriamente per offrire un accordo con cui i nostri membri possano convivere (e lavorare), noi saremo qui, pronti a negoziare" ha affermato il presidente del sindacato Fran Drescher.
Sul sito del SAG-AFTRA è stato pubblicato un lungo elenco di attività vietate agli iscritti durante il periodo di sciopero che includono: doppiaggio, recitazione, canto, ballo e perfino le audizioni. Tuttavia, il sindacato ha specificato che, data l'imminenza del San Diego Comic-Con, le attività relative alla manifestazione sono esenti dal regolamento riportato.
Non si è fatta attendere, però, la risposta di un rappresentante dei produttori di videogiochi tramite The Verge, i quali si sono detti delusi dalla scelta del SAG-AFTRA. Secondo quanto dichiarato, le trattative procedevano in maniera positiva ed erano favorevoli alla tutela dei lavoratori del settore.
"Siamo delusi dal fatto che il sindacato abbia scelto di allontanarsi quando eravamo così vicini a un accordo e siamo pronti a riprendere le trattative. Abbiamo già trovato un'intesa su 24 delle 25 proposte, tra cui aumenti salariali storici e disposizioni sulla sicurezza aggiuntive. La nostra offerta risponde alle preoccupazioni del SAG-AFTRA ed estende la tutela nei confronti dell'IA includendo la richiesta del consenso e un equo compenso a tutti gli artisti che lavorano sotto l'IMA. Questi termini sono tra i più forti nel settore dell'intrattenimento" ha dichiarato Audry Cooling, portavoce dei produttori di videogiochi.
Lo scontro tra artisti e intelligenza artificiale, insomma, prosegue a ritmo serrato e sembra che l'accordo sia ancora lontano. Solo l'anno scorso il SAG-AFTRA aveva indetto uno sciopero simile nel contesto hollywoodiano che ha portato migliaia di sceneggiatori, doppiatori e altri lavoratori coinvolti nel settore cinematografico a interrompere le proprie attività con conseguenti ritardi nella road map delle case di produzione.
All'inizio di quest'anno, invece, il SAG-AFTRA ha stretto un accordo con Replica Studios, società specializzata nella sintesi vocale per un utilizzo responsabile dell'IA. Il contratto consente allo studio di replicare digitalmente la voce degli interpreti, ma assicura a questi ultimi che non venga utilizzata senza il loro esplicito consenso. Tuttavia, si tratta di un singolo accordo in un contesto decisamente più ampio e variegato.
È innegabile che l'IA rappresenti un enorme cambiamento nell'ambito dell'intrattenimento. Se da un lato l'utilizzo dell'intelligenza artificiale apre le porte a nuove esperienze per l'utente finale, dall'altro è innegabile che molti produttori guardano a quest'innovazione come un'opportunità per ridurre i costi e massimizzare i profitti.
Tuttavia, definire una regolamentazione che stabilisca le linee guida sull'uso dell'intelligenza artificiale è davvero complesso. Ed è solo uno dei problemi che si aggiunge a una delle crisi più profonde che il mondo dei videogiochi abbia mai affrontato.
7 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoinnegabile, però mi raccontavano che alcuni studi stanno notando che se l'AI viene usata in maniera "pesante" in ambito artistico, i modelli nel tempo integrano lavori di altre AI nei modelli di training e dopo n iterazioni questo sembra portare ad un generale appiattimento dei contenuti.
sostanzialmente usando l'AI per generare contenuti artistici col tempo si finisce ad avere lavori che sono tutti simili gli uni agli altri.
però alla fine è tutto in costante divenire quindi chi lo sa
sostanzialmente usando l'AI per generare contenuti artistici col tempo si finisce ad avere lavori che sono tutti simili gli uni agli altri.
però alla fine è tutto in costante divenire quindi chi lo sa
Mi pare che già oggi ci sia un generale appiattimento delle produzioni AAA, con seguiti e design tutto sommato molto simili.
purtroppo è una realtà
non dico che faranno la fine dei dipendenti kodak ma sicuro verranno ridimensionate di molto le risorse
chiaro come notate ci potrebbe essere il rischio di un appiattimento generale della diversità e qualità
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Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".