Annunciato Gothic 4

La software house austriaca JoWood annuncia l'esistenza di un progetto legato al proseguimento della popolare serie di RPG open-ended.
di Rosario Grasso pubblicata il 23 Maggio 2007, alle 15:03 nel canale VideogamesLa software house austriaca JoWood annuncia l'esistenza di un progetto legato al proseguimento della popolare serie di RPG open-ended.
di Rosario Grasso pubblicata il 23 Maggio 2007, alle 15:03 nel canale Videogames
56 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPrimo fra tutti lo sviluppo di giochi che utilizzano codice multi core/cpu/thread o come preferite chiamarlo, prima di avere le 2 console next gen in circolazione praticamente non esistevano giochi che nemmeno pensassero di sfruttare queste tecnologie o comuqnue erano piu degli esperimente che dei giochi sviluppati nativamente in questo modo, invece oggi essendo lo sviluppo sulle console pesantemente incentrato sul multicore questo obbliga gli sviluppatori finalmente a prendere in mano il problema.
se ci pensi tutti i motori next gen del UT3 al futuro valve e tutti i principali middleware come quelli di gestione della fisica sono sviluppati in questo modo dovendo per forza girare anche sulle console ma questo porta grandi vantaggi allo sviluppo su pc che invece non stava nemmeno ingranando verso un approccio del genere essendo comunque particolarmente piu complesso, e molto piu costoso da affrontare.
Pensa a giochi come half life 2 prima è nato sul pc ma senza sfruttare doverosamente il multocore, ora essendo la versione 360 e ps3 in uscita hanno rifatto il motore per poter girare anche su sistemi su 4+ core, risultato anche i prossimi progetti per pc avranno questo vantaggio che pero difficilemente sarebbe stato ottenuto con la stessa velocità senza la presenza del progetto per console. E' i benchmark messi in rete gia da tempo dimostranno che le cpu multi core traggono enorme vantaggio da questa nuova versione.
Sono d'accordo da questo punto di vista "tecnico", anche se con riserve, quello che intendevo è che per forza di cose, puntando di più al mercato delle console sta appiattendo il livello dei giochi verso il basso, dal punto di vista dei contenuti. Questa è la mia impressione da circa un paio d'anni a questa parte
Dopo Gothic 2 si sentiva il bisogno di un altro free romaing game e Oblivion sembrava essere la risposta. etc etc etc etc...
Ovviamente non mi trovo molto d'accordo, sostanzialmente perchè secondo me oggi gli RPG soffrono di una pecca colossale: sono vittima di clichès. Sembra esserci una definizione standard di RPG, tutto ciò che è al di fuori non è RPG. Onestamente non sono affatto d'accordo. Un esempio classico è il livellare. Ma chi l'ha detto che si debba livellare? Chi dice che per essere considerato un RPG un gioco debba avere dei livelli? Non potrebbe semplicemente diventare più difficile man mano che si va avanti? Pensateci bene: alla fine ci troviamo di fronte ad un meccanismo perverso: invece di impersonare qualcuno, invece di cercare di pensare in un modo diverso (cosa che dovrebbe essere l'essenza di un gioco di ruolo) i giochi di oggi ci permettono di potenziare artificialmente il nostro personaggio, donandoci esperienza in cambio dell'esecuzione di missioni di una banalità fenomenale. Ovviamente ciò rende possibile al più inetto ed imbecille di acquisire delle capacità stratosferiche, basta semplicemente aver la pazienza di macellare 2 milioni di insetti e finalmente avremo un personaggio potentissimo, completamente slegato dalle nostre reali capacità. E' molto bello, ma secondo me è anche molto noioso. In breve che gusto c'è? Giochiamo agli RPG per rivalerci su un mondo reale che ci sbeffeggia oppure lo facciamo per divertirci o meglio per imparare qualcosa di nuovo? Che gusto c'è ad avanzare di livello se questo succede solo al di là dello schermo? Cos'abbiamo imparato NOI GIOCATORI alla cinquantesima vittima? In questo senso non ho apprezzato Gothic 3: è costruito, artefatto. Ogni oggetto sembra avere uno scopo e una funzione, ogni luogo sembra organizzato secondo dei criteri molto rigidi, finalizzato all'evolversi del personaggio, alla sua crescita. Andrebbe tutto benissimo se ci trovassimo di fronte ad un gioco che ti accompagna per mano lungo una storia, senza digressioni. Il percorso di crescita del giocatore è chiaro, il gioco ha uhn significato e un messaggio. Ma nel momento in cui ci troviamo in un gioco freeroaming, è ovvio che quest approccio è un grosso limite. Un gioco che ti metta di fronte ad un mondo deve essere in grado di nascondere il messaggio nel mondo stesso, donando la capacità a chi gioca di assorbire questo messaggio in modo indipendente, in piena libertà. Per questo i giochi free roaming (quando sono fatti bene) sono eccezionali: si passa dalla lettura più o meno diretta di un messaggio ad una vera esperienza di vita. Gothic in questo senso pecca, proprio perchè non riesce a donare la necessaria libertà a chi gioca di poter riflettere su quanto apprende. Il giocatore è costantemente distratto da "meccaniche" evidenti, attaccato, portato per mano. Ed in questo senso il gioco fallisce. Non ti accompagna per mano, non ti racconta qualcosa, ma allo stesso tempo non ti rende libero. Allo stesso modo, riflettendo su two worlds, onestamente non mi sento proprio di esprimere giudizi positivi. E' una noia perchè chi l'ha fatto non è stato in grado di comunicare niente che valesse veramente la pena apprendere. E' un gioco di maniera, nel quale gli sviluppatori non sono stati in grado di esprimere nulla che fosse realmente genuino, ma dove il mondo è una copia della copia di altri mondi. Prendete GOthic: è ovvio che chi l'ha fatto è tedesco. E' lampante, evidente anche solo dall' interfaccia. Ci sono tratti che sembrano presi dalla foresta nera piuttosto che dalle campagne intorno a Berlino. Chi ha realizzato i villaggi è un appassionato di architettura medievale e, da bravo tedesco, ha un gusto speciale per le sporcature, il tratto duro e l'illuminazione netta, con i neri ben saturi. E' cultura anche questa. E in Two worlds? niente di niente.
Apprezzo molto la tua osservazione a riguardo. PRG per me è essenzialmente la presenza di personaggi carismatici, dialoghi scritti bene e trama che "ti dice qualcosa" come intendi anche tu, in ultimo anche un livello illustrativo degno. La base è questa. scontri, combattimenti ed esploarzione non sono prettamente basilari (come sembrano esserlo ad es. in Oblivion). in un Action RPG, in quanto tale, invece le cose elencate devono essere molto ben bilanciate e godibili tutte e in questo trovo, perlomeno i primi due gothic molto meglio della serie Elder scrolls. Su G3 non mi esprimo perchè non l'ho affatto giocato. Leggendo del livello di innovazione che hanno cercato di impostare nel motore di gioco, riguarda la parziale assenza di strutturazione degli eventi della trama, se riescono a migliorarlo in G4 e a garantire nel contempo una buona dinamica di gioco con questo appoccio allora lo stato dell'arte dei gdr avrà raggiunto un livello più sofisticato. Dinamico VS Strutturato.
Gothic, Oblivion, Ultima 7, Ultima Underworld, Torment etc etc, tutti questi sono crpg, ovvero computer role playing games, non sono rpg.
Un crpg prende spunto da un rpg ma è impossibile, per sua stessa natura che un crpg diventi un rpg, e questo perchè l'rpg basa tutto sull'interpretazione, elemento che può esistere solo con la fantasia, la creatività, doti irraggiungibili per una routine di codice, anche la più avanzata e complessa dell'universo.
Ogni crpg deve avere degli elementi, dei pilastri che lo distinguono dagli altri generi, non c'è una definizione precisa (quantomeno in tanti anni di frequentazione di icg.rpg e anche chiaccherando quotidianamente con coloro che hanno creato il newsgroup stesso, non siamo mai riusciti a formulare una definizione precisa), storicamente questi elementi includono, trama, evoluzione dei pg, inventario, combattimento, esplorazione, dialoghi, testi, meccaniche di gioco e tante altre cose.
Un action crpg non è affatto caratterizzato da un equilibrio tra questi elementi, ma da uno squilibrio notevole verso il combattimento e verso l'acquisizione di oggetti, e il potenziamento degli attributi, un videogioco che non ha tra le sue basi tutti gli elementi di cui sopra (per cui sia trama, dialoghi, png credibili ma anche combattimenti e meccaniche) non è semplicemente un crpg, se ha trama, dialoghi, png credibili e ambientazioni ben fatte magari sarà un'ottima avventura grafica, ma non è un gioco di ruolo per computer.
Gothic, Oblivion, Ultima 7, Ultima Underworld, Torment etc etc, tutti questi sono crpg, ovvero computer role playing games, non sono rpg.
Un crpg prende spunto da un rpg ma è impossibile, per sua stessa natura che un crpg diventi un rpg, e questo perchè l'rpg basa tutto sull'interpretazione, elemento che può esistere solo con la fantasia, la creatività, doti irraggiungibili per una routine di codice, anche la più avanzata e complessa dell'universo.
Ogni crpg deve avere degli elementi, dei pilastri che lo distinguono dagli altri generi, non c'è una definizione precisa (quantomeno in tanti anni di frequentazione di icg.rpg e anche chiaccherando quotidianamente con coloro che hanno creato il newsgroup stesso, non siamo mai riusciti a formulare una definizione precisa), storicamente questi elementi includono, trama, evoluzione dei pg, inventario, combattimento, esplorazione, dialoghi, testi, meccaniche di gioco e tante altre cose.
Un action crpg non è affatto caratterizzato da un equilibrio tra questi elementi, ma da uno squilibrio notevole verso il combattimento e verso l'acquisizione di oggetti, e il potenziamento degli attributi, un videogioco che non ha tra le sue basi tutti gli elementi di cui sopra (per cui sia trama, dialoghi, png credibili ma anche combattimenti e meccaniche) non è semplicemente un crpg, se ha trama, dialoghi, png credibili e ambientazioni ben fatte magari sarà un'ottima avventura grafica, ma non è un gioco di ruolo per computer.
hehehe... daccordo per il c-rpg, ma ovviamente parliamo proprio di videogiochi no? Per il resto non condivido tutto. Una componente di interpretazione in un crpg c'è, seppur doverosamente limitata. Altrimenti non ci sarebbe un buon livello di coinvolgimento. [U]Io in gothic ho trovato un buon livello di tutto ciò che ho descritto prima, imho parlando. Un action-crpg per me è godibile solo in questo verso[/U], altrimenti alla lunga non dice nulla se troppo votato al combattimento e all'esplorazione "libera".
Obly lo chiamano anche "gdr ambientale" ironicamente parlando. Gothic con tutti i difetti che può avere alla fine riesce ad avere più spessore ed è questo che cerco.
Comunque se limiti a tal punto i crpg allora davvero sono tutti avventure grafiche con un po di combattimento e regole di modellazione eventi e sviluppo personaggio di troppo, regole e combattimento fanno nè un buon c-rpg, nè una buona sessione di rpg ma lo fa un buon DM, programmato o umano che sia.
Tipo codemaster con flashpoint e i bohemia?
Io sono una fan di flashpoint ma arma non lo comprerei manco morto...dopo che l'ho provato...mi sono chiesto ma prendono per i fondelli?
Hanno solo pompato il motore grafico...bah...flashpoint senza il FFUR ha tantissimo problemi...tralasciando che loro hanno un concetto tutto particolare di simulazione....
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