Recensione Until Dawn PS5: un remake di cui non sentivamo la necessità

Recensione Until Dawn PS5: un remake di cui non sentivamo la necessità

Rilasciato pochi giorni fa su PlayStation 5 e PC, Until Dawn è il 'remake' dell'omonimo horror interattivo di Supermassive Games, rilasciato originariamente su PS4 nel 2015. Un'opera di restauro che convince solo a metà, non solo per i problemi rilevati sul fronte tecnico.

di pubblicato il nel canale Videogames
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Giusto in tempo per Halloween, Sony decide di riproporre uno dei giochi horror più popolari - e, probabilmente, uno dei pochi - presenti nel suo catalogo. Sono trascorsi circa 9 anni dal debutto di Until Dawn su PlayStation 4, portando con sé un'esperienza narrativa coinvolgente e un cast d'eccezione, che vede addirittura la presenza del premio Oscar Rami Malek e di altri altri volti noti, come quelli di Hayden Panettiere e Peter Stormare. A dirla tutta, l'horror interattivo di Supermassive Games non era poi invecchiato così male, eppure ciò non ha impedito a Sony di portare avanti la sua 'campagna' di rifacimenti di varia natura, come dimostrato prima con The Last of Us: Parte I e più recentemente con il remaster di Horizon: Zero Dawn, fresco d'annuncio.

Dopo aver trascorso diverse ore nella casa maledetta dei Washington, abbiamo tirato le somme su questa versione restaurata di Until Dawn, ora disponibile su PS5 e PC. Oggi non possiamo fare a meno di porci la seguente domanda: era davvero necessario?

Ritorno in quel di Blackwood Pines

La famiglia Washington possiede una baita sui monti di Blackwood Pines, in Canada, una location perfetta per delle feste coi fiocchi o per degli scherzi crudeli tra teenager. Dopo essere stata umiliata e derisa dai suoi stessi amici, Hannah Washington scappa in lacrime addentrandosi nei boschi che circondano il rifugio alpino. Sarà la sorella gemella Beth a rincorrerla nel tentativo di calmarla, ma, per una serie di sfortunati e misteriosi eventi, le due ragazze si ritroveranno sull'orlo di un precipizio: dopo pochi istanti, le vediamo precipitare verso la loro morte.

Questo evento a dir poco tragico segnerà le vite degli amici di Hannah e Beth. Questi sono tuttavia destinati a rivisitare i luoghi dell'incidente, non potendo rifiutare l'inaspettato invito recapitato da Josh Washington. Il fratello delle due ragazze ha infatti organizzato un'altra festa, riunendo tutti i suoi amici nonostante gli ormai delicati rapporti tra i presenti.

Senza anticiparvi ulteriori sviluppi della storia di Until Dawn, vi basti sapere che, già nel 2015, l'opera di Supermassive ci aveva colpito con la sua capacità di creare nuovi ed elaborati intrecci narrativi in base alle scelte prese dal giocatore, fino ad alterare il destino di ogni protagonista e il finale stesso. Una formula che richiamava in parte le più popolari avventure interattive di Quantic Dream, complice anche la presenza piuttosto massiccia di quick-time event (QTE).

Il gioco in sé era molto godibile ed era in grado di regalare ore di sano intrattenimento - e una manciata di 'jumpscare' - agli appassionati degli horror, omaggiando il genere con prevedibili cliché e con qualche colpo di scena sorprendentemente riuscito. Tuttavia, per Ballistic Moon il titolo di Supermassive Games poteva diventare ancora più coinvolgente e immersivo, al punto da rivaleggiare le più acclamate produzioni videoludiche rilasciate negli ultimi anni.

Quanto c'è di 'remake' in questo remake?

Lo studio britannico, incaricato di restaurare Until Dawn per PS5 e PC, non si è limitato a svecchiare la veste grafica e ha scelto di implementare alcune modifiche alquanto importanti.

Innanzitutto, l'incipit della storia è stato praticamente rifatto da zero, con cutscene rielaborate e QTE inediti che introducono una maggiore interattività. Ci sono persino dei nuovi finali sbloccabili e una nuova scena che, come probabilmente già saprete, sembra anticipare l'imminente arrivo di un sequel. Tutte aggiunte gradite per coloro che avevano già giocato, e apprezzato, Until Dawn.

C'è poi una nuova telecamera che va a sostituire le inquadrature statiche 'à la Resident Evil' vista nell'opera originale: è ora possibile controllare ogni personaggio attraverso una visuale ad altezza spalla che, almeno sulla carta, dovrebbe aumentare il coinvolgimento del giocatore. Il tutto viene poi esaltato visivamente dall'Unreal Engine 5, il potente e versatile motore di Epic Games che sostituisce il Decima Engine (Guerrilla) utilizzato da Supermassive per portare Until Dawn su PS4.

La nuova sequenza introduttiva diretta da Ballistic Moon si è rivelata appagante, ma non ci riteniamo altrettanto soddisfatti per quanto concerne la telecamera in terza persona. Sebbene questa consenta di avere un maggiore controllo sul personaggio e offra una visuale più ravvicinata sui rinnovati scenari di Blackwood, a parer nostro le visuali 'fisse' offrivano un approccio più originale all'esperienza interattiva, oltre a restituire un maggior impatto scenico.

Per giunta, manovrare i protagonisti con la nuova telecamera diventa un'esperienza a tratti frustrante: le animazioni che caratterizzano i loro movimenti sono legnose e vengono ulteriormente penalizzate da un, seppur lieve, fastidioso input lag. Come se ciò non bastasse, Ballistic Moon ha eliminato il comando che ci permetteva di far scattare il personaggio, limitandolo alla sola camminata che, alla lunga, può risultare troppo lenta. In tutta sincerità, fatichiamo a comprendere quest'altra scelta di design, vista l'utilità della corsa nelle sezioni esplorabili.

L'Unreal Engine 5 compie un buon lavoro nel proporre un comparto visivo convincente e allineato con le produzioni videoludiche più recenti. C'è un nuovo sistema d'illuminazione che migliora notevolmente l'immersività durante alcune sequenze, in particolare durante le prime battute dell'avventura, quando, all'alba, i ragazzi si incamminano verso la baita dei Washington. Rispetto alla versione originale troviamo inoltre una palette di colori più calda che incrementa il contrasto generale, migliorando anche la visibilità dell'ambiente esplorabile.

Il livello di dettaglio è certamente elevato, grazie alla rimodellazione dei volti dei personaggi - che mantengono tuttavia le 'vecchie' animazioni in motion capture - e nuove texture in alta definizione per gli scenari. L'UE5 va inoltre a integrare ulteriori dettagli pressoché assenti nell'opera originale, come le impronte lasciate sul manto innevato o la vegetazione che reagisce ai movimenti dei protagonisti. Eppure abbiamo avuto la sensazione che Ballistic Moon non sia riuscita a sfruttare appieno il motore di Epic e a implementarne tutte le avanzate funzionalità.

Dopo pochi minuti di gioco iniziamo quindi a notare i difetti più evidenti del comparto tecnico. Quello più grave riguarda senza dubbio il frame rate, limitato inspiegabilmente ai 30 fotogrammi al secondo su PlayStation 5, dove abbiamo effettuato il nostro test. Un'altra scelta che riteniamo quantomeno insensata, considerando che, sulla stessa piattaforma, l'edizione orginale di Until Dawn può essere riprodotta in retrocompatibilità a circa 60 fps, con occasionali cali a 50 fps.

Cali che si verificano inaspettatamente anche nel remake in questione, ad una frequenza inaccettabile. Questo avviene durante le sequenze interattive e ancora di più nelle cutscene renderizzate col motore di gioco, con i filmati che 'scattano' visibilmente. Questi problemi potrebbero trovare una risoluzione, integrale o parziale, con le future patch correttive, ma per il momento continuano a compromettere l'intera esperienza confezionata da Ballistic Moon.

Osservando più da vicino la nuova veste grafica di Until Dawn si possono immediatamente notare ulteriori nei. L'effetto pellicola (o grana) aggiunge troppo rumore alle immagini, diventando molto fastidioso alla vista e ottenendo, di fatto, un risultato opposto a quello sperato. Un problema simile, ma meno grave, riguarda l'aberrazione cromatica: anche questa opzione andrebbe disabilitata per godersi appieno questo titolo sul fronte visivo. Poco si può fare, invece, per l'anti-aliasing, che non compie un lavoro sufficiente nel smussare i contorni marcati delle figure.

Se non altro, mettendo da parte i suddetti 'intoppi', Until Dawn può sempre restituire una discreta dose di spettacolarità in diversi frangenti dell'avventura. In particolare, Ballistic Moon ha voluto rendere ancora più violente e scenografiche le morti dei malcapitati protagonisti.

Al fine di rinfrescare l'esperienza di gioco per i veterani, gli sviluppatori hanno anche rimescolato la posizione dei totem premonitori, i quali offrono preziosi indizi su ciò che accadrà ai personaggi. Peccato solo che la nuova meccanica legata a questi collezionabili sia inutilmente macchinosa: interagendo con un totem sarà necessario maneggiarlo per un po' prima di innescare la sua premonizione, il che potrebbe richiedere più tempo del solito.

Un'operazione tutt'altro che convincente - Conclusioni

Bisogna dare credito a Sony per la sua decisione di non inserire la parola 'remake' nel titolo di questo gioco. Questo perché, di fatto, il lavoro di Ballistic Moon rispecchia più un'operazione di remaster che un rifacimento vero e proprio del prodotto originale.

L'adozione dell'Unreal Engine 5 porta senz'altro diversi vantaggi, immediatamente distinguibili nel nuovo sistema d'illuminazione e nella gradita aggiunta di ulteriori effetti visivi. Non passa inosservata la nuova modellazione dei volti, come sempre evidenziati in primo piano attraverso le coinvolgenti sequenze da film slasher. L'esecuzione non è stata però delle migliori, a giudicare dai frequenti cali di frame rate e da ulteriori imperfezioni grafiche. Non convince nemmeno la nuova telecamera, che ci fa un po' rimpiangere le visuali fisse del gioco del 2015.

A tal proposito, è arrivato il momento di affrontare l'elefante nella stanza: il prezzo del 'nuovo' Until Dawn. Il gioco è stato rilasciato su PlayStation Store e Steam al prezzo consigliato di 69,99 euro, decisamente troppo alto per una riedizione che non rivoluziona affatto la produzione di Supermassive Games. Se si considera, peraltro, che la versione originale del gioco per PS4 - attualmente disponibile a 19,99 euro - gode di prestazioni superiori sulla più moderna PS5,

Un prezzo più accessibile, così come la possibilità di effettuare un upgrade dall'edizione originale a quella next-gen, avrebbe senz'altro giovato all'ultima release di Sony. Dopotutto, il franchise di Supermassive riceverà ben presto un adattamento cinematografico e dovrebbe anche tornare a intrattenere i giocatori con un sequel diretto. Il 'remake' di Ballistic Moon non rappresenta proprio una buona pubblicità per l'horror interattivo e, al riguardo, ci riteniamo alquanto perplessi.

2 Commenti
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carloUba14 Ottobre 2024, 14:56 #1
Invece degli altri sì...
Max_R14 Ottobre 2024, 14:56 #2
Lo prendo volentieri su pc
A 10 euro dato che ce l'ho già su PS4 e l'ho già finito una volta

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