Recensione FIFA 22: ecco com'è su Google Stadia
FIFA 22 introduce la nuova tecnologia HyperMotion, presente però solo sulle console di nuova generazione e nella versione Google Stadia, non in quella Windows PC. Ecco perché abbiamo deciso di provarlo su Stadia, incontrando però qualche limitazione...
di Rosario Grasso pubblicato il 14 Ottobre 2021 nel canale VideogamesElectronic ArtsFifaGoogleStadia
Quest'anno abbiamo deciso di recensire FIFA 22 sulla versione Google Stadia. Il perché è presto detto: questa versione del gioco, a differenza di quella PC, è di tipo next-gen: supporta, ovvero, la tecnologia HyperMotion, la quale, tramite il machine learning e l'intelligenza artificiale, migliora le animazioni dei calciatori e la loro reattività all'input. Benché HyperMotion sia presente anche sulle console di nuova generazione, abbiamo voluto provarla su Stadia, perché questa versione consente di giocare su PC, con il proprio controller preferito e tutti i vantaggi soliti della piattaforma con Windows.
Indice- FIFA 22
Nel corso dell'articolo valuteremo se FIFA 22 è effettivamente giocabile in cloud gaming, ovvero un sistema che porta necessariamente in dote una certa latenza. In multiplayer, FIFA è un gioco che richiede elevatissima reattività per poter essere competitivi e per fare in modo che all'input del giocatore corrisponda una reazione fedele da parte del gioco.
Ma prima di prestazioni in cloud gaming, vediamo quali sono le caratteristiche principali di questo FIFA 22. Iniziamo con il dire che non si tratta certamente di una rivoluzione rispetto alla versione dello scorso anno, anche se acquisisce maggiore maturità e solidità. Innanzitutto, la tecnologia HyperMotion, che costituisce una sorta di evoluzione del motion capture. EA Sports ha utilizzato nuove speciali tute per catturare i movimenti nella realtà degli atleti: si chiamano X-Sense e migliorano la fedeltà con cui il sistema di motion capture attinge ai movimenti originali.
HyperMotion
HyperMotion non è solo utile per rendere le animazioni fluide ma è ancora più importante nell'ottica di far corrispondere le giuste animazioni all'input del giocatore, e con il giusto tempismo. Fino a qualche anno fa FIFA era sì molto bello per gli occhi, ma si avvertivano dei ritardi o delle mancate associazioni tra input e animazioni. Adesso questi limiti sono, quasi completamente, superati.
Per quanto riguarda le annotazioni sulle meccaniche di gioco, FIFA 22 conferma il gameplay molto rapido delle precedenti versioni, con gli attaccanti più talentuosi che hanno ancora un vantaggio consistente sulla difesa. Quest'ultima, però, è notevolmente migliorata, e ora i difensori sono più abili a intercettare gli avversari e a interrompere le azioni eseguite tramite passaggi filtranti.
Allo stesso tempo, alcuni attaccanti sono diventati praticamente infallibili con i tiri a giro che partono a ridosso dell'area di rigore. Sono talmente forti che è probabile che questo vantaggio venga smorzato con uno dei prossimi aggiornamenti. EA Sports ha inserito anche nuove animazioni per i portieri che vanno a completare un comparto, quello dei movimenti dei giocatori sul campo, eccellente, come FIFA ci abitua ormai da qualche anno. I portieri ora risultano leggermente potenziati e ora fanno delle parate (soprattutto in situazioni di 1vs1 o tiri molto ravvicinati) che sfiorano i riflessi dell'Uomo Ragno. Allo stesso tempo, si ha la sensazione che alle nuove animazioni non corrisponda sempre un comportamento virtuoso, con i portieri che si fanno fin troppo spesso trafiggere in corrispondenza di certi tipi di giocata.
EA Sports ha lavorato sulla reazione di tutta la squadra al comportamento del calciatore che porta il pallone e, conseguentemente, a come agiscono gli avversari. Soprattutto nei momenti in cui si cerca un compagno che sia libero per potergli passare il pallone, ci si rende conto del grosso lavoro che è stato fatto in termini di IA. Le soluzioni di passaggio diventano numerose o comunque c'è sempre un modo per aggirare la difesa avversaria e trovare l'azione vincente.
I compagni di squadra, inoltre, interagiscono tra di loro anche a livello estetico, chiamando la palla e proponendosi negli spazi. Tutto questo aumenta il realismo e la naturalezza dell'azione di gioco. Per quanto riguarda la gestione delle tattiche, invece, adesso risulta divisa tra i momenti in cui la squadra è in possesso di palla e i momenti in cui non ha il controllo del gioco. Si potrà decidere di arretrare la difesa e, viceversa, di avere una linea di attacco molto in profondità, cercando di individuare uno stile di gioco ben preciso.
Nonostante tutte le tattiche, tuttavia, il gameplay in attacco è ancora molto incentrato sulle peculiarità fisiche degli attaccanti. Soprattutto se il difensore non è ben allineato, è spesso difficile recuperare nella corsa un giocatore particolarmente veloce e prestante che entra in possesso del pallone. Per questo giocatori come Lukaku, Cristiano Ronaldo e Messi faranno sempre la differenza in un gioco che, come negli ultimi anni, conferma un certo sbilanciamento verso l'immediatezza e il protagonismo dei campioni.
EA Sports ha lavorato molto anche sull'atmosfera della partita di calcio, con nuovi effetti sonori provenienti dagli spalti e le cosiddette "cutscene" che catturano diversi tipi di situazioni sul rettangolo di gioco, trasmettendo le stesse emozioni delle partite di calcio viste in TV. Alimentato dal motore Frostbite, FIFA 22 riesce a riprodurre le emozioni sul volto dei calciatori in maniera decisamente credibile. I loro occhi seguono la traiettoria del pallone e reagiscono a ciò che succede sul campo.
VOLTA Football
Per quanto riguarda le modalità di gioco non ci sono grosse introduzioni rispetto agli anni passati, se non un miglioramento di VOLTA Football. Questa è la modalità più arcade di FIFA e porta i giocatori a sfidarsi nel cosiddetto calcio di strada. Ci sono i nuovi mini-giochi in cui bisogna districarsi tra mosse speciali e azioni ardite.
VOLTA Football è poi il regno della personalizzazione, un posto digitale in cui EA ha coniugato esigenze di marketing e di gameplay. Vi si trovano i capi sportivi alla moda e le più recenti sneaker in modo da poter creare il proprio calciatore virtuale ideale. Lo sviluppo di questo ultimo corrisponde a ciò che si trova nella Modalità Carriera o nel Pro Club. Ci sono infatti 6 alberi di abilità da navigare e all'interno dei quali scegliere le capacità del proprio giocatore da migliorare. Durante le partite, inoltre, si possono sbloccare dei perk per conferire al calciatore peculiari aspetti personali o modifiche per l'intera squadra. Ad esempio, i difensori potranno migliorare temporaneamente le statistiche di intercettamento del pallone dei compagni di reparto, mentre gli attaccanti miglioreranno l'abilità nel tiro dei colleghi.
Ci sono poi le mosse speciali, come il supertiro, la supervelocità e la super spinta. Si tratta, lo ribadiamo, della modalità più appariscente, quasi più un biglietto da visita per attrarre nuovi giocatori che un'esperienza di gioco che si regge in autonomia. Il vero FIFA è un altro. Lo è di più la modalità Pro Club, dove si può creare un calciatore o una calciatrice per affrontare partite 11 contro 11 che coinvolgono altri giocatori. Nella Modalità Carriera, invece, ci sono molte meno novità. Una di queste è quella che consente di personalizzare lo stadio, inserendo striscioni e cori che sono visibili e udibili anche dagli altri giocatori nel multiplayer online. La personalizzazione dello stadio, infatti, è presente anche nella modalità FIFA Ultimate Team.
FIFA Ultimate Team
Una delle modalità più richieste rimane FIFA Ultimate Team che, come al solito, spinge i giocatori ad assemblare una squadra collezionando delle figurine e mettendo insieme queste ultime in funzione della chimica di squadra. Ci sono ancora le Weekend League da affrontare nel fine settimana e vengono confermati i pacchetti in anteprima, che EA aveva già introdotto per rispettare le regole contro il gioco d'azzardo. Prima, infatti, i giocatori erano invogliati a spendere per acquistare i pacchetti di figurine nella speranza di trovare proprio il calciatore che serviva a loro, mentre adesso possono consultare un'anteprima dei contenuti prima di procedere agli acquisti.
Test su Google Stadia
Tornando alle nostre prove su Google Stadia, dobbiamo purtroppo dire che la piattaforma di cloud gaming non è l'ideale per il gioco competitivo di alto livello. Ha dei grandi punti di forza: per esempio, è impressionante poter lanciare subito FIFA 22 da una scheda di Chrome senza doverlo scaricare e attendere i tempi di installazione. Giocare in alta definizione a qualcosa di così tanto complesso su Chrome è decisamente impattante.
Allo stesso tempo, ci sono diversi punti di debolezza. L'azione di gioco soffre in molti momenti di stuttering, con le immagini che vanno a scatti e con la latenza che risente della problematica in maniera diversa da un momento all'altro. Questo impedisce a tratti di prevedere l'esito dell'interazione. Inoltre, se erroneamente pensavamo che la monotonia del manto erboso in verde potesse venire in soccorso dell'algoritmo di compressione delle immagini di Stadia, ci siamo dovuti ricredere.
Il manto erboso è infatti irregolare e, da qualche anno a questa parte, cambia dinamicamente nel corso della partita in funzione delle azioni dei calciatori che calpestano l'erba. L'algoritmo di compressione deve fare un grosso lavoro per conformarsi a tutti questi cambiamenti (è un po' lo stesso problema che si presenta guardando le partite di calcio su un canale digitale per la TV). A confermare tutto questo è il test di consumo di banda che abbiamo voluto realizzare con il video sottostante.
Si può notare, infatti, come Stadia richieda tra i 35 Mbps e i 40 Mbps durante il gameplay in 4K. Durante le cutscene, dove i giocatori appaiono al massimo dettaglio e la grafica è più spettacolare, invece, il consumo di banda scende a circa 20 Mbps. Questo dipende anche dal fatto che le cutscene girano a un frame rate inferiore e fisso, ma sicuramente incide anche la difficoltà a rendere il manto erboso da parte dell'argoritmo di compressione delle immagini.
Ad ogni modo, si noti come questo equivalga a dire a un consumo di banda di circa 9-10 Gbps per una singola partita di 4 minuti. Inoltre, il 4K con Stadia è disponibile solo sottoscrivendo l'abbonamento Stadia Pro dal costo di 9,99 Euro, che vanno ovviamente aggiunti al costo del gioco di 69,99 Euro per quanto riguarda la Standard Edition. Bisogna poi considerare che non si tratta di risoluzioni fisse: la stessa Google specifica "fino a 1080p" nel caso di Google Stadia Base (gratuito) e "fino a 4K" nel caso dell'abbonamento a pagamento. Ovviamente, la risoluzione con la quale arrivano le immagini dipende dalla bontà della connessione a internet (da quanto sia congestionata la rete e da altri fattori) e questo vuol dire che, in assenza di connessioni gaming, molto spesso si gioca a una risoluzione inferiore rispetto ai 1080p nel caso di Stadia Base e inferiore rispetto ai 4K nel caso di Stadia Pro.
Il manto erboso, infatti, presenta artefatti e compromessi legati alla compressione, ma anche il pallone non è sempre perfetto e i calciatori e gli altri elementi grafici non così definiti come ci si aspetterebbe soprattutto con il flusso di immagini a 4K. Questo non vuol dire che FIFA 22 sia ingiocabile su Stadia, anzi la maggior parte dei giocatori non si accorgerà dei difetti e godrà comunque di un'esperienza appagante. Tuttavia, per il giocatore più esigente sul piano della grafica e dell'esperienza multiplayer competitiva, tutto questo potrebbe rappresentare un freno.
Un altro dubbio che ci è sorto durante i test riguarda l'esecuzione di Stadia tramite Chrome. Abbiamo dunque provato a farlo girare su un dispositivo Chromecast, con risultati molto interessanti. Mentre Chromecast è in grado di eseguire l'app Android di Stadia, infatti, su Windows non è presente (per ignoti motivi) un'app di Stadia ottimizzata. Far girare un gioco in cloud gaming su Chrome compromette ulteriormente le prestazioni, aumentando drasticamente lo stuttering e, conseguentemente, le latenze.
Abbiamo realizzato un video per mostrare come gira Stadia su Chromecast (catturato tramite scheda d'acquisizione 4K), in modo che sia possibile fare un confronto con il video realizzato su Chrome. Purtroppo, in questo modo è meno facile individuare le differenze nelle prestazioni tra le due modalità di visualizzazione mentre, gamepad a mano, l'esperienza tramite Chromecast è sensibilmente superiore, accorciando di molto il gap rispetto al tradizionale gaming offline. Ci sono dei momenti in cui si verifica comunque lo stuttering, con conseguente momentaneo aumento della latenza, ma appunto sono molto meno frequenti.
Tutto questo per dire che l'esperienza completa con Stadia la sia ha solamente sottoscrivendo Stadia Pro e acquistando Stadia Premiere Edition (che include Chromecast Ultra e il controller Stadia), ovvero il pacchetto completo previsto da Google per il suo servizio di cloud gaming. Non è un caso che la stessa Google, quando ci sono rilasci importanti come FIFA 22 (ma era successo anche per Cyberpunk 2077 e Resident Evil Village) porti avanti iniziative promozionali come quella segnalata qui, fondamentalmente regalando la Premiere Edition all'acquisto del gioco.
Conclusioni
Per quanto riguarda FIFA 22, come quasi ogni anno, ci sono pochissime novità concrete rispetto alle precedenti edizioni. Il gioco rimane divertente e accessibile per qualsiasi tipo di giocatore, con un'impostazione veloce e immediata che si sposa bene soprattutto con la modalità FIFA Ultimate Team. Certo, come abbiamo visto nel corso dell'articolo, ci sono tante piccole cose da sistemare a livello di meccaniche di gioco e, come ogni anno, anche FIFA 22 passerà al vaglio dei programmatori di EA Sports che lo adegueranno progressivamente sulla base del feedback della community. Al solito, poi, FIFA rimane un gioco basato su algoritmi che incidono sui risultati dei match multiplayer e che, come sospetta da sempre la community, puntano ad equilibrare le sorti delle partite per non tagliare completamente fuori dalla sfida i giocatori alle prime armi.
Detto questo, FIFA 22 gode tantissimo anche dell'auto-eliminazione di PES: con eFootball, Konami è passata al modello free-to-play ma con risultati disastrosi sul piano del gameplay, rendendo fondamentalmente FIFA 22 l'unico gioco di calcio avanzato sul piano della fisica, della reattività e delle meccaniche di gioco.
2 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoCalcolando che l'unico vantaggio del PC è il modding (col quale si ovvia a porcate tipo Bergamo FC, Piemonte Calcio e via dicendo), e che su Stadia il modding dubito si possa fare...
Vabbé dai, facciamo finta di niente.
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