La dipendenza da videogiochi ora è ufficialmente una patologia certificata dall'OMS

La dipendenza da videogiochi ora è ufficialmente una patologia certificata dall'OMS

L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha inserito nell'ultima lista delle patologie quella del "gaming disorder", di fatto un disturbo che porta una parte dei videogiocatori all'estraniazione e al distacco dalla realtà che li circonda. Ecco qualche dettaglio in più.

di pubblicato il nel canale Videogames
 
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75 Commenti
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Xfire9022 Gennaio 2018, 18:42 #71
Originariamente inviato da: Max_R
Ciao, sono Max,
sono qui per parlarvi della mia dipendenza da videogiochi...
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scherzi a parte, ai tempi di Fallout, mi sono reso conto che non riuscivo a staccare. A quel punto la soluzione è stata: continuo 24/24h per finire prima, poi staccherò una volta per tutte. Da li mi sono mediato
La pheega è più un miraggio che altro, almeno qui da noi

Quello mi è successo anche leggendo alcuni libri, non riuscivo più andare a dormire una volta che cominciavo.
Ma non ho mai sofferto di astinenza da videogiochi, anche perché il gioco deve essere bello per i miei standard, non mi basta vedere e cliccare qualcosa sullo schermo.
Certo oggi c'è un sacco di roba di scarsa qualità, anche tripla A, che non merita di essere giocata manco gratis.
Adriatic25 Marzo 2018, 13:11 #72
Insegno in un istituto superiore, ed è impressionante vedere come, durante l'intervallo, i ragazzi stiano ciascuno con il proprio smartphone a giocare, e come sia dura farli smettere al termine dell'intervallo stesso.
Abbiamo anche casi di ragazzi dipendenti da internet: c'è chi è finito all'ospedale dopo ore e ore trascorse on line fino allo sfinimento (parlo di ragazzi di 14 - 15 anni) e chi, a detta delle famiglie, rimane alzato fino alle due di notte a guardare siti ci un certo genere...
I genitori intervengono, ma in certi casi siamo di fronte a vere e proprie dipendenze patologiche, al punto che abbiamo avviato delle attività in collaborazione con il Servizio di Medicina delle Dipendenze dell'ospedale della nostra città per monitorare la situazione e rendere più consapevoli i ragazzi e le famiglie su un uso "intelligente" della Rete.
In molti casi i genitori chiedono consiglio anche a noi insegnanti su come impedire ai figli di navigare su certi siti, o di usare la Rete in modo improprio, ma è un compito arduo, perché siamo in un istituto tecnico industriale in cui si diplomano periti informatici, quindi i ragazzi sanno benissimo come aggirare i vari blocchi.
Parlando con genitori e ragazzi ho imparato che Open DNS lo aggirano facilmente cambiando le impostazioni, che K9 lo disinstallano anche senza conoscere la password, avviando il pc in modalità provvisoria, che il file hosts lo cancellano, e via dicendo. Spesso, del resto, i genitori non sanno o non osano creare per i loro pc degli account separati per i figli, anche perché in casa il ragazzo è generalmente l'unico che sa intervenire se il computer ha qualche problema, e per molte famiglie va bene che possa "smanettare" per trarre d'impiccio genitori, nonni e quant'altri in crisi con la tecnologia. A volte vorrei poter consigliare loro qualcosa, ma non sono un informatico, e del resto medici e psicologi concordano nell'affermare che una vera guarigione dall'uso compulsivo del computer si ha quando uno sa regolarsi da solo, senza bisogno di blocchi, e che un blocco realmente non aggirabile non esiste; tuttavia, ammettono anche che durante i periodi di "disintossicazione" dalla Rete occorre impedire l'accesso a certi siti ai ragazzi.
Non è possibile privarli del computer, perché serve loro per le attività scolastiche e i compiti, e se anche non avessero il pc navigherebbero con lo smartphone (dove però almeno c'è il limite imposto dal traffico di rete disponibile, anche se possono sfruttare il wi - fi di casa).
Non è nemmeno pensabile consigliare impostazioni a livello di router, sia perché molti non lo saprebbero fare, sia perché la maggior parte dei router "tradizionali" forniti dalle compagnie telefoniche non è configurabile.
Il modo migliore per educare i ragazzi a un uso consapevole della Rete e del pc è parlare loro seriamente, ma spesso questo non funziona: è come dire a un bambino che mangiare troppi dolci fa male e sperare che, una volta che si trovi da solo in casa e davanti a una dispensa piena di caramelle e torte non ne tocchi neanche una...
Adriatic25 Marzo 2018, 22:17 #73
Originariamente inviato da: Dinofly
Molto più produttive le ore passate ad imparare a capirne di tecnologia che le ore buttare sui libri di italiano a imparare inutili poesie a memoria (che sono ben contento di aver dimenticato).

Circa le poesie a memoria, non sono poi così inutili se le guardi non come poesie in sé, ma come modo per allenare la mente.
Un noto allenatore italiano di Serie A, qualche tempo fa, ha detto che la cosa più utile che abbia imparato a scuola è stato il latino, perché gli ha dato una flessibilità mentale indispensabile per il suo lavoro. Non a caso, in moltissimi Paesi europei il latino rimane una materia fondamentale, anche se sembra quanto più distante possibile dalla tecnologia.
Considera poi che per il lavoro ti serve conoscere la tecnologia, ma tu non sei nato solo per lavorare, ma per avere una formazione come persona: e la poesia ti dà anche questo e, perché no, ti aiuta a ragionare e destreggiarti meglio nelle scelte che la vita ti può imporre. È ovvio che a un datore di lavoro non interessa se sai o meno una poesia (anche se la cultura è sempre apprezzata), ma a un datore di lavoro interessi come individuo che produce e che gli fa guadagnare, non come persona. Le competenze tecnologiche le devi al tuo datore di lavoro, quelle culturali le devi a te stesso
Quindi ben venga la cultura tecnologica, la sua importanza è indiscutibile, ma ben venga anche un po' di cultura letteraria: forse è anche quella a farci essere più intelligenti rispetto a un computer...

E poi, se esci con una bella ragazza, pensi di colpirla di più con una frase poetica o con un test comparativo sugli antivirus?
wolverine26 Marzo 2018, 12:53 #74
Originariamente inviato da: Adriatic
E poi, se esci con una bella ragazza, pensi di colpirla di più con una frase poetica o con un test comparativo sugli antivirus?


Dipende dalla ragazza, se trovi quella che basta un "zibidibuda come se fosse antani o posterdati per cefalo con poesia" o quella che se provi col romanticismo ti manda aff..
Adriatic26 Marzo 2018, 15:14 #75

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