La dipendenza da videogiochi ora è ufficialmente una patologia certificata dall'OMS
L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha inserito nell'ultima lista delle patologie quella del "gaming disorder", di fatto un disturbo che porta una parte dei videogiocatori all'estraniazione e al distacco dalla realtà che li circonda. Ecco qualche dettaglio in più.
di Alessandro Bordin pubblicato il 18 Gennaio 2018 nel canale Videogames
75 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoL'unica cosa che non ho capito perchè non viene definita come dipendenza quando il mio capo mi dice che devo fare doppio turno ppure 2/3 ore di straordinario.
Vaaa beh tornaiamo alla dipendenza vah.
..
se vabbe, buon 2018.. avanti cristo
Con ciò voglio dire che va tutto misurato.
I miei figli fanno sport(basket e pallavolo) entrambi da quando avevano 4 anni, ma non ho mai lesinato(sotto controllo) l'uso di smartphone per giocare quei rari casi in cui mi é stato chiesto.
"Nascondere" le nuove tecnologie , non é positivo perché lo vedranno da un amico e diventerà l'oggetto del desiderio.
Concludo dicendo che tutto ,in eccesso, fa male.
concordo con l'analisi.. dubito fortemente che dire al proprio figlio "la tecnologia non esiste" o "è creata dal demonio" risolva alcunchè, anzi si perde solo credibilità nei confronti dello stesso, e poi quella non te la ridarà gratis, tutt'altro
di sicuro se non tocca un telefono resterà ignorante circa l'oggetto stesso e soprattutto circa il suo utilizzo ( cosa da cui non può essere tenuto lontano nel 2018 -ameno che venga cresciuto in mezzo agli amish..- semmai educazione alla tecnologia, perchè il proibizionismo/dittatura non ha mai risolto nulla)
Poi è chiaro anche i sociologi e psicologi devono lavorare, i videogame fanno male....caxxo ci sono dipendenze molto più serie (alcool,droga,sigarette,gioco d'azzardo) ma ogni tanto puntualmente fuoriesce questa notizia
Passare tante ore al giorno davanti a un videogioco (o a un PC),per un certo periodo della vostra vita,non significa automaticamente e per forza essere dipendenti.
La dipendenza da videogiochi non si misura in ore.
È giustissimo fare attenzione e dare la giusta importanza a chi ha avuto problemi seri,ma vediamo anche di non creare allarmismi inutili.
I videogiochi,oggi come ieri,se utilizzati nel modo giusto possono essere utili e fare molto bene. Anche questo è provato scientificamente.
Passare un mese o due davanti a un videogioco,come già hanno detto altri prima di me(ma, purtroppo,troppo pochi), non significa nulla di per sè.
Anche io ho avuto periodi in cui mi fissavo con qualcosa e passavo le giornate a giocare.
Così come ho passato ore e ore davanti a libri o fumetti avvincenti,o a guardare serie TV.
Poi il periodo di fissa mi passava,e tornavo a fare altro,come sempre.
Fosse stata dipendenza sarei ancora lì davanti.
Non fate l errore di pensare sia così facile,e non fate l errore di credere che tutte le dipendenze si sviluppino in modo uguale.
Fumassi,bevessi o mi drogassi per lo stesso quantitativo di tempo che passo giocando,quando ho tempo e non c'è altro da fare,ora probabilmente sarei fregato.
D altra parte,passassi ore a fare attività fisica,sesso o shopping,uscirei sicuramente distrutto (per un motivo o per l altro)dalla maratona ma difficilmente avrei voglia di continuare a farlo, conoscendomi.
Se vedete che,passati parecchi mesi, continuate a giocare, fregandovene di tutto il resto, compromettendo la vostra vita studentesca/lavorativa e le amicizie e reagendo male con chi prova a farvi smettere,allora iniziate a preoccuparvi e chiedete aiuto.
Altrimenti,parliamo di semplice esagerazione.
E magari pure pigrizia,direi io.
La dipendenza è un altra cosa è,almeno in questo ambito,credo sia anche molto più rara.
Grazie a Dio.
ma chi giornalista può concepire una cosa del genere???mi sto rotolando dalle risate pensando a ken il guerriero che combatte ad uno svincolo autostradale o da mazzate al casellante???e perchè non l'anno detto a rai isoradio-infotraffico ?!?!
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