PES 2018 rinnova la sfida a Fifa 18 e migliora su PC

PES 2018 rinnova la sfida a Fifa 18 e migliora su PC

Konami ha portato in Italia la demo E3 di PES 2018 che ha mostrato all'E3 di Los Angeles. Dopo qualche match ecco le nostre prime impressioni sul rivale di sempre di Fifa, che quest'anno è basato su Fox Engine anche per quanto riguarda la versione PC

di pubblicato il nel canale Videogames
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PES 2018 vs Fifa 18: la sfida si rinnova, e come potrebbe essere altrimenti! Quest'anno PES è basato su Fox Engine anche per quanto riguarda la versione PC che è stata di tipo old-gen fino all'anno scorso. Questo vuol dire che su PC fino a oggi si è giocato come se davanti al giocatore ci fosse una PS3 o una Xbox 360. E questo ha indotto la stessa Konami a promuovere il meno possibile la versione PC del gioco. Ma con PES 2018 tutto questo è destinato a cambiare, con una versione PC che ha gli stessi contenuti e la stessa sostanza tecnica delle controparti PS4/Xbox One. Anzi Kei Masuda, Assistant Producer di PES presente all'evento a Milano, afferma che la qualità su PC "sarà almeno allo stesso livello della versione PS4, se non superiore a seconda della configurazione".

Versione PC che ha gli stessi contenuti e la stessa sostanza tecnica delle controparti PS4/Xbox One
Konami ha impiegato tre anni per sviluppare PES 2018: questo vuol dire che non si tratta di un semplice restyling rispetto alle precedenti edizioni come spesso accade con i giochi di calcio che si rinnovano di anno in anno. PES 2018 è un gioco completamente nuovo, che appare in maniera differente rispetto all'edizione dell'anno scorso, e che può vantare un livello qualitativo molto alto.

Bolt sarà utilizzabile all'interno della modalità MyClub
Usain Bolt è l'uomo simbolo di PES 2018, per quanto possa apparire strano visto che il famoso centometrista non è un calciatore professionista. Konami ha realizzato sessioni di motion capture per riprodurre fedelmente le movenze sul campo di Bolt, il quale sarà utilizzabile all'interno del team personalizzato nella Master League e nella modalità MyClub. L'importanza di Bolt è trasmessa anche dal fatto che si tratta dell'unico atleta inserito nell'incentivo al pre-order di PES 2018. Konami ha voluto garantire la massima qualità possibile con questo contenuto e, per questo, ha realizzato delle sessioni di scansione facciale al fine di assicurarsi che le fattezze di Bolt fossero correttamente riprodotte nel gioco.

Discorso analogo riguarda Diego Armando Maradona, disponibile nelle modalità Master League e MyClub. Il produttore giapponese ha raggiunto un accordo con il campione argentino, che gli consentirà di usufruire dei suoi diritti di immagine fino al 2020. Maradona ci sarà anche in Fifa 18, ma la notizia dell'accordo con Konami è comunque rilevante perché qualche settimana fa l'ex Pibe de Oro aveva accusato il produttore nipponico di usare la sua immagine senza disporre dei diritti ufficiali. Konami e Maradona hanno recentemente raggiunto un accordo sulla base di un'importante somma di denaro, che rende Maradona ambassador di PES 2018.

Il produttore giapponese ha raggiunto un accordo con Diego Armando Maradona, che gli consentirà di usufruire dei suoi diritti di immagine fino al 2020
Passiamo alle cose più concrete di gioco: per la prima volta in 8 anni c'è una beta online per PES che serve a introdurre e a testare la nuova modalità 3 contro 3. I dati raccolti tramite la beta verranno usati a scopo di sviluppo, per migliorare ulteriormente questa modalità e le altre caratteristiche di gioco di PES 2018. La beta si svolgerà dal 20 al 31 luglio su PS4 e Xbox One e permetterà di provare una delle nuove modalità co-op online. PES 2018 introduce, infatti, nuove modalità di gioco co-op online, come 3vs3, 2vs2 e 3vsCPU. Le squadre potranno competere online con altre squadre con il loro stesso livello di esperienza: i risultati, infatti, verranno salvati, e questo permetterà di conoscere l'avversario contro cui si gioca durante la fase di matchmaking. I giocatori dovranno adattare il proprio stile di gioco a quello dei compagni e sfruttare le sinergie per ottimizzare le prestazioni.

Abbiamo chiesto ad Adam Bhatti, volto iconico di PES e Product Manager del gioco, come mai la beta non ci sarà su PC, visto il rinnovato focus sulla piattaforma con Windows. "Fondamentalmente per una questione di sicurezza", ci ha detto il Product Manager. "Già con la demo di PES 2017 abbiamo avuto problemi di data mining. Sono cose che su PC succedono frequentemente. L'altro grande motivo riguarda il fatto che il 90% della fanbase più legata a PES si trova su console, per via del fatto che le versioni migliori del gioco, fino all'anno scorso, erano su console. In questa fase ci interessa soprattutto il loro feedback".

Adam Bhatti

Adam Bhatti, Brand Manager PES

PES 2018 migliorerà sensibilmente sul piano del gameplay, con importanti cambiamenti nel controllo del pallone. I giocatori avranno la sensazione di avere un controllo più profondo quando in possesso, con piccoli movimenti impartibili allo scopo di preservare il controllo del pallone o conquistare gli spazi. Masuda ha parlato di dribbling strategico, con la possibilità di usare nuovi tipi di movimenti e di spostamenti del corpo per disorientare il marcatore. Ci saranno differenze anche in termini di rappresentazione fisica, con il giocatore in possesso che avrà modo di mantenere il pallone distante rispetto ai giocatori fisicamente più prestanti.

Adam Bhatti ha portato l'esempio di Marco Verratti, un calciatore che ha un fisico minuto ma la capacità tecnica di mantenere il controllo del pallone tenendolo lontano dai marcatori più arcigni. "Fra le nuove caratteristiche di PES 2018 è quella che preferisco", ha detto Bhatti durante l'evento, "perché esprime al meglio le differenze tra le caratteristiche tecniche e atletiche che sussitono fra i vari calciatori".

Il nuovo Real Touch+, invece, porta i calciatori a usare varie parti del corpo, anche il torace, lo stomaco e le gambe, per aiutarsi a gestire il controllo del pallone. Mentre nei precedenti PES questo tipo di controllo portava a un rallentamento delle giocate, adesso possono essere eseguite in maniera più reattiva, anche per velocizzare l'avanzamento dell'azione. Inoltre, il realismo è ulteriormente corroborato da una fisica del pallone migliorata. Ci sarà più varieta nei modi in cui è possibile calciare il pallone, il che evidenzierà l'individualità dei calciatori.

Per quanto riguarda i calci d'angolo, i calci di punizione e i calci di rigore non ci sarà più la linea guida ad aiutare il giocatore nell'indirizzare la traiettoria del pallone. Inoltre, nuove inquadrature permetteranno di calciare in maniera più naturale e intuitiva. Con il joystick destro, infatti, sarà possibile alzare o abbassare l'inquadratura in fase di battuta del calcio di punizione, il che migliorerà il controllo sul tiro. Si preme sul joystick per passare da un tipo di inquadratura disponibile all'altro: una più ravvicinata e l'altra lontana come da tradizione. Per quanto riguarda i calci d'angolo, ci sono inoltre nuove opzioni tattiche: tra le altre cose, ad esempio, la possibilità di richiamare a sé due compagni di squadra invece che uno. Dopo le critiche ricevute l'anno scorso su questa componente, Konami vuole dunque offrire più controllo e garantire maggiore profondità tattica sia in fase di attacco che di difesa.

Il nuovo Real Touch+ porta i calciatori a usare varie parti del corpo, anche il torace, lo stomaco e le gambe, per aiutarsi a gestire il controllo del pallone
Per quanto riguarda i portieri, adesso gestiscono la palla in maniera più naturale dopo una parata e si muovono meglio all'interno dell'area di rigore. Il comportamento del portiere sarà più credibile in una moltitudine di casi: non rimarrà mai fermo, cercherà di avvertire i difensori di eventuali pericoli e si muoverà in maniera apprensiva durante le situazioni di gioco più complesse da districare.

Utilizzando, poi, dati di scanning provenienti dalla realtà la fedeltà fisica dei calciatori più famosi sarà maggiore. Questo vale sia per le inquadrature ravvicinate che i momenti con punto di visione particolarmente distante rispetto all'atleta. Le animazioni, inoltre, sono state rifatte da zero, ha affermato Masuda-san, a partire dai movimenti di base come la camminata, il girarsi su sé stessi e la postura del corpo. Il Producer ha detto che si potrebbero aggiungere altre animazioni o altri movimenti, ma il succo di questa componente riguarda proprio i movimenti basilari: solamente migliorando questi ultimi si ottiene una percezione di controllo veramente efficace.

Solamente migliorando i movimenti basilari si ottiene una percezione di controllo veramente efficace
Per quanto riguarda le animazioni facciali, è stato fatto un grosso lavoro al fine di rappresentare meglio le emozioni dei calciatori e permettere ai giocatori di distinguere emozioni differenti e passaggi da un sentimento all'altro. La parte grafica avrà altri tipi di miglioramenti: per esempio, l'atmosfera dei vari stadi in giro per il mondo sarà catturata in maniera più efficace, anche grazie al materiale visivo inoltrato a Konami dai suoi partner provenienti dal mondo del calcio. Questo vale anche per gli spogliatoi, che trasmetteranno meglio la squadra alla quale appartengono, grazie a una riproduzione dettagliata. Miglioramenti analoghi si registreranno per la folla sugli spalti: più modelli poligonali differenti e reazioni più credibili e variegate rispetto a ciò che succede sul rettangolo verde. Konami ha migliorato, poi, la presentazione ai match con nuovi elementi per quanto riguarda l'interfaccia utente, statistiche sulle performance e fotografie in grafica dei giocatori reali.

Il face scanning non sarà esclusiva dei giocatori più forti a partire da quest'anno: anzi, sarà esteso anche ad atleti di minore importanza. Durante la presentazione, a tal proposito, è stato annunciato che i calciatori Aguero, Zappacosta, Otamendi, Diego Costa e Perin vanteranno in-game volti dettagliati grazie alle tecnologie di scansione facciale di Konami.

Come sempre durante queste presentazioni, si ha la sensazione che molte di queste promesse siano fumose e non abbiano riscontro diretto nel gameplay. Tra gli annunci, però, ci sono novità che cambiano veramente gli equilibri, e che quindi saranno cruciali per i giocatori con maggiore esperienza che dedicano la maggior parte del loro tempo videoludico ai giochi calcistici.

Naturalmente è determinante il giocato in prima persona, che solitamente in queste occasioni viene concesso al termine della presentazione. All'evento erano presenti due tipi di postazione: con PC e con PS4, ovviamente abbiamo propeso per la prima. L'impatto è subito confortante: il gioco gira benissimo su PC alla risoluzione 1080p e a 60fps, ovvero nelle medesime modalità della versione PS4. I Producer di Konami ci hanno detto che negli altri eventi della serie PES 2018 World Tour è stato fatto girare anche a 4K e a 60fps senza problemi, e ci crediamo, ovviamente in funzione della configurazione, viste le prestazioni mostrate all'evento di Milano.

Adam Bhatti

Il gioco gira benissimo su PC alla risoluzione 1080p e a 60fps, ovvero nelle medesime modalità della versione PS4
La versione PC sembra effettivamente completamente speculare a quella PS4. Inoltre, il gioco dà l'idea di proseguire sull'ottima strada tracciata sulle console next-gen con la scorsa edizione, con calciatori se possibile ancora più fluidi nelle movenze e reattivi all'input del giocatore. Rispetto a Fifa, inoltre, conferma l'impostazione più simulativa: ovvero, si ha una maggiore sensazione di difficoltà degli atleti sul campo da gioco nel controllare e domare il pallone, così come nel trovare le soluzioni giuste per andare a rete.

Adam Bhatti

Gestire fitte ragnatele di passaggi in PES è difficile, e occorre necessariamente "stoppare" il pallone con l'analogico sinistro, ovvero indirizzare leggermente quest'ultimo nella direzione opposta rispetto a quella dalla quale sta arrivando. Stesso discorso riguarda la conclusione a rete: i portieri sono reattivi e se non ci si trova nelle condizioni giuste e nella posizione corretta rispetto al movimento della palla è difficile metterla dentro. Inoltre, c'è una maggiore varietà nelle conclusioni a rete rispetto a quanto avviene in Fifa.

Certo, le animazioni sono ancora inferiori rispetto a quelle del rivale, ma PES sta passando al motion capture e, come detto, di versione in versione diventa sempre più fluido anche da questo punto di vista. Migliora anche la grafica con volti dei calciatori veramente molto realistici e la possibilità di personalizzare le condizioni del campo, il momento della giornata in cui si gioca con conseguenti cambiamenti all'illuminazione, e le condizioni meteo.

Fra le novità abbiamo notato la presenza di un triangolo trasparente sulla testa di uno dei calciatori non direttamente controllati dal giocatore. Si tratta del calciatore del quale si prenderà il controllo nel momento della pressione del pulsante per il cambio del calciatore attivo controllato. Un'informazione ovviamente molto utile, che permette di avere una visione più chiara di quello che sta per succedere e di organizzare meglio le manovre sia in attacco che in difesa.

All'evento di Milano abbiamo avuto modo di giocare su PC due partite. La prima tra Atletico Madrid e Liverpool è terminata per 0-0, mentre nella seconda abbiamo perso per 2-1 con squadre selezionate Borussia Dortmund e Barcellona.

Altra cosa che ci sembra giusto segnalare riguarda la disposizione dei calciatori sul campo di gioco. L'IA di PES sembra prestare ancora il fianco a qualche critica, perché c'era sempre molto spazio tra centrocampisti e difensori. Le altre disposizioni erano invece più convincenti, con uno schieramento adeguato in fase difensiva in termini di copertura del campo in senso latitudinale.

In definitiva, PES 2018 sembra molto promettente: più che una rivoluzione, come detto nel corso della presentazione dai Producer di PES, ci sembra un consolidamento di quanto di buono era stato fatto con la precedente versione. Anche perché PES era già migliorato molto nelle scorse edizioni anche in termini di gioco online, netcode e matchmaking. Insomma, la sfida con Fifa è sempre più arcigna, e se PES nelle ultime edizioni ha intrapreso un cambiamento volto a renderlo più simile al rivale in termini di fluidità e di reattività, ci sembra possa anche superarlo dal punto di vista delle sensazioni percepite dal giocatore in fase di controllo del pallone e modalità per andare a segno. Proprio perché è una simulazione più contenuta, senza eccessi nel comportamento sul campo dei calciatori per quanto riguarda la loro esplosività atletica.

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13 Commenti
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Thunder-7403 Luglio 2017, 16:13 #1
Era ora che su PC fosse posta più attenzione... spero che supporti anche i 21:9
bonomork03 Luglio 2017, 16:23 #2
Originariamente inviato da: Thunder-74
Era ora che su PC fosse posta più attenzione... spero che supporti anche i 21:9


stavo per scrivere la stessa cosa! QUOTONE
ramses7703 Luglio 2017, 17:43 #3
Ero un pessaro da PC passato a fifa da qualche anno. Fa piacere sapere che quest'anno investigando ancora sulla versione PC dopo ancoraggi veramente bui. Ciò nonostante i gameplay sul tubo non mi convincono ancora. Luci e ombre con effetto cartone animato, pubblico fatto di persone vicine uguali che si muovono sincronizzate, reti ridicole che se fai un tiro centrale o leggermente a destra la palla rimbalza tutta a sinistra etc. Poi c'è il gameplay e qui va a gusti e non resta che provarlo.
Thunder-7403 Luglio 2017, 18:11 #4
Originariamente inviato da: bonomork
stavo per scrivere la stessa cosa! QUOTONE


mirkonorroz03 Luglio 2017, 18:36 #5
Quest'anno PES è basato su Fox Engine anche per quanto riguarda la versione PC che è stata di tipo old-gen fino all'anno scorso




Ma io pensavo che dal 2014 fosse usato il Fox Engine anche su PC, PS3 e XBOX, solo che su PS3 e XBOX la grafica era castrata di brutto e su PC lo era causa porting da PS3 e XBOX. Ed e' proprio questo che faceva arrabbiare: pigrizia e discriminazione deliberata, con la scusa del pirataggio.

Altrimenti che motore avevano il 14,15,16 e 17? Come si chiamava?
Non penso fosse quello dei precedenti <= pes 2013
*aLe04 Luglio 2017, 08:35 #6
Originariamente inviato da: mirkonorroz
Ma io pensavo che dal 2014 fosse usato il Fox Engine anche su PC, PS3 e XBOX, solo che su PS3 e XBOX la grafica era castrata di brutto e su PC lo era causa porting da PS3 e XBOX.
Esatto. Il Fox Engine era già in PES 2014 (che infatti era "pari" tra PC, PS3 e Xbox 360.
Quando hanno rilasciato PES 2015 per PS4 e Xbox One hanno usato sempre il Fox Engine (come per le versioni old-gen) ma con delle migliorìe (soprattutto grafiche) che su PC/PS3/360 non sono state implementate.

MA sempre di Fox Engine si trattava, anche se "castrato".
monkey.d.rufy04 Luglio 2017, 09:37 #7
ecco che dopo 3 anni, potrebbero riavere i miei soldi
trattidigitali04 Luglio 2017, 16:17 #8

e le licenze???

Fatemi capire come dovrei considerare questo articolo attendibile, quando non fate nessun accenno al VERO ed ENORME distacco che c'è rispetto a FIFA... cioè le licenze...
Quali campionati saranno sotto licenza?, e visto l'anno scorso, saranno comprese tutte le squadre di quel campionato?
Vi prego non dite che ci sarà il solito editor o i soliti files... se costa quanto FIFA pretendo almeno le licenze ufficiali dei campionati più importanti ITALIA, SPAGNA, INGHILTERRA, GERMANIA, e possibilmente con le relative serie B.
LORENZ004 Luglio 2017, 18:09 #9

tre anni?!

"Konami ha impiegato tre anni per sviluppare PES 2018"

...ma se esce un PES all'anno...mah...
Falcon8804 Luglio 2017, 21:06 #10
Pes è imbarazzante...
Ci sono ancora i nomi delle squadre e le divise farlocche?
Ci sono ancora errori clamorosi sulle stats dei gicoatori, come gagliardini a 58, mbappé a 75, shick a 61, conti dell'atalanta a 57 e mooolti altri?

C'è ancora il problema nella master che dal secondo anno nessuno ti fa offerte impedendoti di cedere giocatori?

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